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Frate Indovino

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Venerdì 24 Dicembre

S. Paola Elisabetta Cerioli vedova
S. Tarsilla vergine

SANTA PAOLA ELISABETTA CERIOLI vedova e fondatrice
Nata col nome di Costanza nel 1816 a Soncino, in una nobile famiglia, maturò ben presto le virtù inculcatele dalla madre. Fu affidata all’educandato delle monache della Visitazione, distinguendosi per la bontà dell’animo e la diligenza nello studio. A diciannove anni accettò di sposare Gaetano Busecchi, 58enne, facoltoso proprietario terriero. I primi due figli morirono presto, il terzo nacque morto e il quarto, prima di morire a sedici anni, le predisse che Dio le avrebbe dato tanti altri figli a cui provvedere. A trentanove anni rimase anche vedova con un ricco patrimonio. Capì che dalle sue disgrazie doveva trarre qualcosa di buono e si dedicò alle opere di carità: curava i malati e apriva la sua casa ai bisognosi. Decise, in particolare, di curare le orfanelle. Ne radunò tante che il vescovo Mons. Speranza le diede un metodo di vita da seguire. Nacque così l’Istituto delle Figlie di San Giuseppe. Due anni dopo, Costanza si consacrò a Dio col nome di suor Paola Elisabetta e fondò l’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia, per dare agli orfani ciò che la vita gli aveva tolto.FB_IMG_1640339202009.jpg
 

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Sabato 25 Dicembre

NATALE DI GESÙ
S. Anastasia martire

NATALE DEL SIGNORE
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e sulla terra pace agli uomini di buona volontà" (Lc 2,14), è l’Alleluia che gli Angeli cantano per glorificare Dio, nella notte più lunga della storia dell’umanità. Parole importanti per l’uomo, perché gli fanno comprendere che è possibile aver pace in Terra solo rendendo gloria a Dio e se si possiede buona volontà. Senza queste due condizioni, la speranza giunta nella notte di Natale resta vana, illusoria. In questa notte, Dio concepito dallo Spirito Santo e nato dalla Vergine Maria, si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo agli uomini: l’eterno che entra nel tempo per far partecipare gli uomini alla vita divina. Oggi, Cielo e Terra, divino e umano si incontrano per divenire una cosa sola nel progetto della redenzione. Nella grotta adoriamo il Bambino, la sua divinità, la sua regalità, la sua onnipotenza, ma soprattutto, l’insondabile mistero di Dio, che nasce nell’anima dell’uomo. E con gli Angeli, al grido gioioso dell’Alleluia, canta l’intera creazione!FB_IMG_1640424513204.jpg
 

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Domenica 26 Dicembre

S. FAMIGLIA di Nazareth
S. Stefano diac. Primo Martire

SANTO STEFANO primo martire
Stefano gode del titolo di Protomartire, cioè il primo Martire cristiano che testimoniò con la morte la certezza della vita eterna. Per questo motivo, la sua celebrazione è stata fissata il giorno seguente la festa della manifestazione del Signore. Stefano era di origine greca e notizie su di lui le troviamo negli “Atti degli Apostoli” di san Luca. Questi racconta che la comunità di Gerusalemme era molto cresciuta e gli Apostoli non riuscivano ad adempiere a tutti i compiti. Proposero così di continuare essi a predicare la Parola di Dio, ad occuparsi della preghiera, della dottrina e di eleggere sette diaconi, in qualità di collaboratori nel ministero, che badassero alle opere di carità, all’assistenza alle vedove e agli orfani. Fra i sette diaconi fu scelto Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo. Fu proprio lo Spirito Santo che lo spinse a parlare e a compiere prodigi tra il popolo. Gli Ebrei furono scandalizzati per il numero di conversioni che vi furono, così fu arrestato e condannato. Portato davanti al Sinedrio, egli parlò con parole di fuoco, il fuoco della fede pura, libera, che cancella ogni paura. Si legge, anche, che Stefano avesse il volto trasfigurato come di angelo. Fu, poi trascinato nella valle del Cedron, fuori Gerusalemme, per essere lapidato e mentre moriva, pregava per i suoi persecutori.FB_IMG_1640506335767.jpg
 

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Lunedì 27 Dicembre

S. Giovanni apostolo evangelista
S. Teodoro sacerdote martire
S. Fabiola vedova

SAN GIOVANNI evangelista
Giovanni era nato in Galilea, sul lago di Tiberiade. Figlio di Zebedeo e Salome, fratello di Giacomo il Maggiore, era pescatore. Egli era discepolo del Battista, quando insieme ad Andrea, vide passare Gesù e fu così che i due cominciarono a seguire il Messia. Giovanni era stato il più vicino al Signore per comunione di cuori, l’aveva seguito sul Calvario insieme alle donne, mentre gli altri apostoli si erano nascosti. E, a lui, il più giovane, il Maestro affidò Maria come madre, nel momento più drammatico della storia. Giovanni fu testimone dei prodigi di Gesù: alle nozze di Cana, sul Tabor era presente alla Trasfigurazione, come alla preghiera nel Getsemani. Durante l’ultima Cena, è colui che appoggiò il capo sul petto di Gesù, potendo ascoltare i palpiti d’amore di quel cuore che si stava donando a noi. Ospitò, a lungo, la Madonna nella sua casa a Efeso, fu vescovo della città, grande evangelizzatore e a causa di ciò fu esiliato nell’isola di Patmos. Ebbe le terribili e consolanti visioni che trascrisse nell’Apocalisse, libro portatore di un messaggio di speranza. Fu autore anche del quarto Vangelo. Giovanni ha come simbolo l’aquila, perché come l’aquila può fissare il sole, anche lui nel suo Vangelo fissò la profondità della divinità. Egli, infatti, ci presenta e ci parla di un Dio amore, in cui è la salvezza.FB_IMG_1640600244008.jpg
 

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Martedì 28 Dicembre

Ss. Innocenti martiri
B. Mattia Nazzareni badessa francescana

SANTI INNOCENTI martiri
Oggi celebriamo la memoria di quei bimbi innocenti fatti uccidere da Erode dopo la nascita di Gesù. Quando questi si accorse di essere stato ingannato dai Re Magi, che ripartirono da Betlemme prendendo un’altra via, decise di sterminare i bambini maschi fino ai due anni di età. Un episodio feroce, ordinato da un re violento e assassino già dei suoi tre figli; ma anche un episodio commovente, di fanciulli strappati alle braccia delle mamme per passare a quelle degli angeli e creare un girotondo di gloria intorno a Gesù Bambino. Gli Innocenti di Betlemme non possono essere definiti testimoni della fede, ma semplicemente vittime ignare che partecipano, ugualmente, della Redenzione. Il vero innocente agli occhi di Dio è la creatura che non conosce malizia, non conosce menzogna, non conosce bruttura e nessuno è più innocente di un bambino che si affida totalmente, perdutamente e con amore a sua madre.FB_IMG_1640683588507.jpg
 

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Mercoledì 29 Dicembre

S. Tommaso Becket vescovo martire
B. Gerardo Cagnoli francescano

SAN TOMMASO BECKET vescovo martire
Tommaso nacque a Londra intorno al 1120, da famiglia agiata, che gli permise di ricevere una buona educazione. Lavorò con l’arcivescovo di Canterbury, Teobaldo, ricoprendo importanti incarichi in un’Inghilterra compromessa da contrasti politici e bisognosa di essere ben governata. Enrico II salì al trono grazie all’appoggio di Teobaldo e chiamò come Cancelliere del Regno, Tommaso. Questi fu fedele consigliere del sovrano, ne assecondò la politica di rafforzamento, mettendo al suo servizio le proprie conoscenze politiche e diplomatiche. Morto Teobaldo, Tommaso fu eletto arcivescovo di Canterbury, ossia divenne primate della Chiesa inglese. Da allora in avanti, egli desiderò solo essere pastore di anime, rinunciando così alla carica di cancelliere. Impegno dell’arcivescovo fu quello di garantire i diritti e la libertà della Chiesa contro la volontà di Enrico di affermare il dominio della corona nelle vicende ecclesiastiche. Ma, Tommaso era molto intransigente nei confronti della corona e si giunse a una rottura. La faccenda si concluse con l’accettazione da parte del clero di alcune prerogative del re sulla Chiesa e la partenza di Tommaso che si rifugiò in Francia. Egli mantenne, comunque ferme le sue posizioni. Finalmente, il sovrano decise di incontrare l’arcivescovo per trattare una riconciliazione e il suo ritorno in Inghilterra. Le relazioni fra i due, però, continuarono a inasprirsi, fino a quando, una sera, quattro cavalieri del re entrarono in chiesa e colpirono a morte Tommaso.FB_IMG_1640767877148.jpg
 

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Venerdì 31 Dicembre 2021

S. Silvestro I papa
S. Caterina Labouré vergine
S. Melania

SAN SILVESTRO I papa
Celebriamo l’ultimo santo dell’anno: Silvestro. Egli fu Papa (314-335) al tempo dell’Imperatore Costantino e fu il primo Papa di una Chiesa non più terribilmente perseguitata. Nell’anno 313, infatti, gli Imperatori Costantino e Licinio emanarono gli Editti sulla libertà di culto per i cristiani. A Silvestro, Costantino donò la residenza di Palazzo del Laterano, con la Basilica di San Giovanni e costruì la prima Basilica di San Pietro. Costantino fu un personaggio di grande autorità che esercitò anche in campo religioso: praticò continue ingerenze negli affari della Chiesa e arrivò ad occuparsi, addirittura, di questioni di dottrina. Questo atteggiamento oscurò la figura del Vescovo di Roma, forse, ingiustamente. Il Papa fu semplicemente schiacciato dagli eventi, ma lasciò una testimonianza meritevole. Infatti, appena morto, venne onorato come “Confessore” (primo a ricevere questo titolo), riconosciuto a chi, pur senza martirio, ha trascorso una vita sacrificata a Cristo.FB_IMG_1640943379528.jpg
 

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Sabato 1 Gennaio 2022

CAPODANNO
SANTA MADRE di DIO

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
La solennità di “Maria SS. Madre di Dio” è la prima festa che la Chiesa, storicamente, ha dedicato alla Madonna. Ella era venerata col titolo di “Madre di Dio” già dai tempi antichi. Il “Natale Sanctae Mariae” cominciò a essere celebrato verso il VI secolo, il primo gennaio, col nome di “in octava Domini”: si faceva memoria del rito della circoncisione, compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù, come riportato nel Vangelo di Luca. Nel Concilio di Efeso (431), venne sancita la verità solenne che “Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio”. Infatti, “il Verbo vivente esiste da tutta l'eternità... Ma, nel tempo, Egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”. Gesù, Figlio di Dio, è nato da Maria. Ecco che possiamo dire: “Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente” (Lumen Gentium, 56).FB_IMG_1641029401745.jpg
 

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Domenica 2 Gennaio

Ss. BASILIO Magno e GREGORIO N. vv. dott.

Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori.FB_IMG_1641110548737.jpg
 
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Lunedì 3 Gennaio 2022

SS. Nome di Gesù
S. Antero p.
S. Ciriaco Elia Chavara sac.

SANTISSIMO NOME DI GESÙ
Il Messia, nella sua vita terrena, ha portato il nome di Gesù, datogli da san Giuseppe, che aveva ricevuto indicazione dall’angelo in sogno. Il significato del nome Gesù è quello di salvatore. In tutta la Bibbia molte sono le citazioni sul significato e la potenza del Nome di Gesù. Si pensi che, nel corso della sua vita pubblica, i discepoli appellandosi al suo nome, guarivano malati, cacciavano demoni e compivano ogni sorta di prodigi. I primi cristiani riconobbero Gesù come Signore e invocavano il suo nome: nel nome di Gesù essi si riunivano, accoglievano, rendevano grazie a Dio, furono disposti a soffrire. Il SS. Nome di Gesù fu sempre venerato nella Chiesa fin dai primi tempi, ma solo nel XIV secolo fu riconosciuto il culto liturgico. Grande predicatore di questo culto fu il francescano san Bernardino da Siena. Nel 1721, papa Innocenzo XIII autorizzò la diffusione della celebrazione, ormai presente in varie località e in tutta la Chiesa.FB_IMG_1641196727973.jpg
 

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Martedì 4 Gennaio

S. Angela da Foligno ved. fr.
B. Cristiana Menabuoi vr.

SANT’ANGELA DA FOLIGNO terziaria francescana
Angela nacque a Foligno, nel 1248, ma della sua giovinezza non si hanno notizie. Si sa solo che si sposò in giovane età e condusse una vita dissoluta e adultera. Fu forse nel 1285 che dopo una confessione col cappellano del vescovo, si convertì. Alcuni anni dopo, persi il marito, la figlia e la madre, entrò nel Terzo Ordine Francescano, vivendo sull’esempio di Francesco d’Assisi: in penitenza e nella radicale imitazione di Cristo, meditando la sua Passione. Per verificare le sue esperienze mistiche, si confidava con padre Arnaldo, suo consigliere spirituale, che scrisse un “Memoriale”: una sorta di “autobiografia spirituale”, che descrive i trenta passi che l’anima compie per raggiungere l’intima comunione con Dio. Tale comunione si ottiene attraverso la meditazione sui misteri di Cristo, sull’Eucaristia, sulle tentazioni e sulle penitenze. Morì nel 1309. È venerata come “Magistra Theologorum”, cioè “Maestra dei Teologi”, perché intorno a lei si era raccolto un Cenacolo di figli spirituali.FB_IMG_1641279854051.jpg
 
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Giovedì 6 Gennaio

EPIFANIA di N.S.G.C.
S. Raffaella Maria vr.

EPIFANIA DEL SIGNORE (6 gennaio)
“Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino” (Mt. 2, 9). I Magi, esperti astronomi, venivano guidati dalla stella per partecipare all’evento che mutò il destino dell’umanità. Per essere a Betlemme, per conoscere il Re dell’Universo, che si manifestava al Mondo (Epifania). L’Epifania celebra l’universalità della Chiesa: Emmanuele, «Dio con noi», è giunto in terra per chiamarci alla Verità e per indicarci la strada attraverso cui raggiungere la salvezza. I Re Magi, appartenenti alla casta sacerdotale della religione zoroastriana, credettero nei segni celesti, li decifrarono e con fede fecero un lungo viaggio e adorarono Cristo Re. Essi non proposero a Gesù la loro religione, non portarono la loro esperienza, le loro interpretazioni, ma questi sapienti, umilmente, si prostrarono alla Verità, all’Amore, alla Bellezza e si sottomisero al Bambino Divino che avevano cercato. La stella ha lasciato, oggi, il posto al Vangelo, che invita gli uomini di tutta la Terra alla conversione in Cristo.FB_IMG_1641461869900.jpg
 

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