mihael
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SAN GIOVANNI DA CAPESTRANO frate minore
Giovanni nacque in Abruzzo, nel 1386, da buona famiglia. Di buona cultura, terminati gli studi di legge, fu giudice a Perugia. Operò senza cedere alle minacce o alla corruzione, conquistando l’amore dei deboli e l’odio dei potenti. Fu incarcerato da fuoriusciti che avevano preso la città con la forza e, in prigione, ebbe una visione: san Francesco lo esortava a entrare nel suo Ordine. Fu così che, nel 1417, divenne frate Minore e più tardi, fu ordinato sacerdote. Fu nominato inquisitore dei cosiddetti Fratelli, eretici, oppositori dell’ordine morale e sociale. Gli furono affidati diversi incarichi delicati dai superiori, da sovrani e dal papa. Si trovò a girare l’Europa intera: eresse conventi, pacificò città, combatté eresie e soprusi, difese san Bernardino da Siena dall’accusa di eresia. Propagò la devozione al Nome di Gesù, predicava e compiva prodigi. Quando i Turchi presero Costantinopoli, organizzò un esercito crociato per difenderla. I crociati affrontarono gli invasori a Belgrado ed ebbero su di loro la meglio. A causa delle fatiche eccessive, si ammalò e morì nel 1456.
Giovanni nacque in Abruzzo, nel 1386, da buona famiglia. Di buona cultura, terminati gli studi di legge, fu giudice a Perugia. Operò senza cedere alle minacce o alla corruzione, conquistando l’amore dei deboli e l’odio dei potenti. Fu incarcerato da fuoriusciti che avevano preso la città con la forza e, in prigione, ebbe una visione: san Francesco lo esortava a entrare nel suo Ordine. Fu così che, nel 1417, divenne frate Minore e più tardi, fu ordinato sacerdote. Fu nominato inquisitore dei cosiddetti Fratelli, eretici, oppositori dell’ordine morale e sociale. Gli furono affidati diversi incarichi delicati dai superiori, da sovrani e dal papa. Si trovò a girare l’Europa intera: eresse conventi, pacificò città, combatté eresie e soprusi, difese san Bernardino da Siena dall’accusa di eresia. Propagò la devozione al Nome di Gesù, predicava e compiva prodigi. Quando i Turchi presero Costantinopoli, organizzò un esercito crociato per difenderla. I crociati affrontarono gli invasori a Belgrado ed ebbero su di loro la meglio. A causa delle fatiche eccessive, si ammalò e morì nel 1456.