mihael
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SANTA BIBIANA martire
Bibiana nacque all’incirca nel 347, figlia di Flaviano, prefetto di Roma e della nobile Dafrosa e crebbe con la sorella Demetria nella fede cristiana. Il padre fu deposto dal pagano Aproniano, che diede inizio alle persecuzioni. Flaviano si impegnò nella cura dei bisognosi, dei perseguitati e nella sepoltura dei martiri. Scoperto, non abiurò e fu condannato a essere schiavo, ma perse la vita. Private dei loro beni, le tre donne condussero una vita di intensa preghiera, pronte a sopportare la persecuzione contro i cristiani. Esse rifiutarono di sacrificare agli dei e vennero rinchiuse nella loro casa senza acqua e viveri, ma non persero la salute. La madre Dafrosa fu la prima a essere decapitata per un altro rifiuto a sacrificare agli dei, mentre le due sorelle vennero chiuse nella casa paterna. Quando per l’ennesima volta si chiese loro di offrire agli idoli, Demetria, cominciò a cantare le glorie di Dio: era a tal punto rapita in un’estasi di felicità, forte era il desiderio di unirsi allo Sposo Celeste, che si inginocchiò e morì tra le braccia della sorella. Aproniano ne rimase turbato e affidò Bibiana a una matrona, perché la corrompesse. Inutili furono i tentativi, così fu condannata alla flagellazione e il suo corpo esposto in città. Ma lo Sposo Celeste non permise che quel corpo venisse profanato. Così, un presbitero lo raccolse e lo seppellì insieme ai corpi della madre e della sorella.
Bibiana nacque all’incirca nel 347, figlia di Flaviano, prefetto di Roma e della nobile Dafrosa e crebbe con la sorella Demetria nella fede cristiana. Il padre fu deposto dal pagano Aproniano, che diede inizio alle persecuzioni. Flaviano si impegnò nella cura dei bisognosi, dei perseguitati e nella sepoltura dei martiri. Scoperto, non abiurò e fu condannato a essere schiavo, ma perse la vita. Private dei loro beni, le tre donne condussero una vita di intensa preghiera, pronte a sopportare la persecuzione contro i cristiani. Esse rifiutarono di sacrificare agli dei e vennero rinchiuse nella loro casa senza acqua e viveri, ma non persero la salute. La madre Dafrosa fu la prima a essere decapitata per un altro rifiuto a sacrificare agli dei, mentre le due sorelle vennero chiuse nella casa paterna. Quando per l’ennesima volta si chiese loro di offrire agli idoli, Demetria, cominciò a cantare le glorie di Dio: era a tal punto rapita in un’estasi di felicità, forte era il desiderio di unirsi allo Sposo Celeste, che si inginocchiò e morì tra le braccia della sorella. Aproniano ne rimase turbato e affidò Bibiana a una matrona, perché la corrompesse. Inutili furono i tentativi, così fu condannata alla flagellazione e il suo corpo esposto in città. Ma lo Sposo Celeste non permise che quel corpo venisse profanato. Così, un presbitero lo raccolse e lo seppellì insieme ai corpi della madre e della sorella.