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Immigrati

Basta immigrazione senza controllo: ecco la soluzione

8 giugno – La situazione degli sbarchi sta diventando insostenibile da un lato, insopportabile dall’altro. In mezzo ci sono i migranti, e tra i migranti: ci sono ANCHE i profughi, ci sono coloro che fuggono dalle guerre; ci sono quelli che emigrano per cercare una vita migliore di quella che lasciano; ci sono gli invasori sponsorizzati dai totalitarismi islamici che perseguono l’obiettivo di invadere l’Occidente per avere il dominio del mondo intero; ci sono jihadisti che vengono in Italia (per loro zona franca) e in Europa per reclutare e formare nuovi adepti e soprattutto, per addestrare nuovi talebani da inviare alla ‘guerra santa’ in Siria come in altri territori; poi per ultimo ci sono i disperati. Tutta questa gente è gestita da organizzazioni criminali che continuano ad ammassarli sulle coste libiche in attesa di incassare i soldi estorti per poi farli salire su una carretta del mare, conla certezza di partire ma non di arrivare.

Le organizzazioni criminali sfruttano questo fenomeno in costante aumento grazie alla complicità inconsapevole (spero) di tante organizzazioni umanitarie che si occupano di aiutare i migranti all’arrivo. Nessuno si è mai chiesto perché tante organizzazioni umanitarie all’arrivo e nessuna alla partenza. Io me lo sono chiesto e mi sono dato anche la risposta che omissis…
Inoltre, non potete non essere d’accordo sul fatto inconfutabile che il fenomeno è aumentato in modo esponenziale da quando qualcuno ha avuto l’infelice idea di dare vita all’operazione Mare Nostrum. Una organizzazione dello Stato italiano che va a prelevare i migranti, fin nelle acque antistanti il Golfo di Bengasi in Libia. E questo sarebbe il loro SOCCORRERE i natanti in difficoltà? In questo modo non fanno altro che appoggiare, offrire gratuitamente la loro collaborazione alle organizzazioni criminali che sfruttano il business della migrazione.
La politica, oltre ad essere incapace è anche collusa. C’è un solo modo per fermare questo fenomeno criminale. Ed è solo ‘tagliando le gambe’ alle organizzazioni criminali che sfruttano, lucrano, ricattano, costringono, violentano i migranti facendogli pagare somme impensabili per l’attraversamento del Cimiterraneo. Somme, che vanno dai 2mila, fino anche ai 10mila euro. Soldi che continuano ad alimentare il business della criminalità organizzata e che la rendono sempre più forte.

Una volta abolito il reato di ‘immigrazione clandestina’, chiunque può arrivare in Italia senza dover rendere conto a nessuno. Non importa se fuggono dalle guerre o perché hanno appena trucidato dei cristiani. Non importa se cercano davvero un lavoro per una vita migliore o se vengono solo per delinquere. Non importa se sono affetti da malattie che abbiamo debellato decine di anni fa o se vengono solo per invaderci e islamizzarci. L’unica cosa che importa è: aiutarli. L’unica cosa che conta è: ce lo chiede l’Europa.
Ora aldilà di cosa ne pensano i buonisti a orologeria, è fondamentale dare un taglio netto a questa drammatica realtà ed è quindi necessario organizzare dei flussi migratori’ ma direttamente dai paesi del Magreb, dai Paesi da dove partono. I cosiddetti Cie che abbiamo in Italia, non hanno motivo di esistere, ma devono essere fatti in Libia, in Egitto, in Turchia, in Algeria, in Tunisia insomma nei luoghi da dove partono i migranti.

I CIE, i Centri di Identificazione Emigranti (e non i Cie Centri di Identificazione ed Espulsione), devono innanzitutto identificare i profughi, i rifugiati, poi tutti gli altri migranti. I CIE, devono acquisire più informazioni possibili dal migrante: dal Paese che vuole raggiungere, agli studi conseguiti, al lavoro svolto o che vuole svolgere. Il CIE deve soprattutto ospitare un centro medico avanzato nel quale, attraverso i controlli medici, si possa verificare se il migrante è portatore sano di malattie trasmissibili e in quel caso, si possa procedere alla profilassi e cura.

Una volta identificati, i migranti potranno ricevere un permesso di soggiorno di 3 mesi per il Paese prescelto e un ticket per salire gratuitamente su Traghetti o Grandi Navi Veloci messi a disposizioni dalla Ue, che collegano il porto di partenza al porto di arrivo. Se dopo 3 mesi di permanenza nel Paese sognato, non avranno trovato un lavoro, devono rimpatriare volontariamente o in maniera coatta. Nel caso in cui l’immigrato si sia reso responsabile di reati, deve essere giudicato per direttissima e se condannato, deve essere rimpatriato per scontare la pena nelle carceri del Paese d’origine.
Questa operazione è troppo semplice per essere accolta perché consente innanzitutto di eliminare la criminalità organizzata che ora guadagna milioni di euro al giorno e di cui qualcuno è complice. Consente di ottimizzare quelle risorse economiche che oggi sono messe a disposizione di Mare Nostrum senza ottenere alcun beneficio per nessuno delle parti in causa, ma che a qualcuno fa comodo. Consente di non riempire le carceri di immigrati che delinquono che anche questo a qualcuno fa del buono.
Armando Manocchia

ed è questo il vero motivo perche e stato abolito il reato di clandestinita perche le carceri italiane erano
al punto di collasso..tanto e che hanno fatto un decreto legge svuota carceri..
vi rendete conto in che paese viviamo.. qui sta diventando tutto insostenibile e tutto insopportabile...
e lo Stato ne e complice di tutto questo..
leggete e divulgate se potete questo articolo .. gli italiani devono sapere quello che sta succedendo
con la questione di immigrazione selvaggia.. cose che la tv pubblica nn vi dira mai.... vi fanno vedere l isola dei famosi ..
 
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Immigrazione selvaggia senza controllo e le pensioni di ricongiungimento di 500 euro agli immigrati

Operazione Mare Nostrum ha causato l'immigrazione senza controllo e la spesa delle pensioni di ricongiungimento sociali.

Il terzo governo Renzi, dopo aver abolito il reato di clandestinità, con l'Operazione Mare Nostrum ha provocato in Italia l'arrivo di un esercito di 56 mila immigrati, per l'80% con diritto d'asilo politico, causando una vera e propria emergenza immigrazione: inoltre, agli extracomunitari over 65, grazie al ricongiungimento familiare, dopo 10 anni di residenza in Italia, vengono erogate pensioni minime sociali di 500 euro, pagate dai lavoratori e dai contribuenti italiani.
 
Sovraffollamento carceri: mentre si continua a discutere dei ddl per indulto e amnistia 2014 al Senato e mentre si attendono le prime scarcerazioni previste dal decreto svuota carceri del Governo Renzi che prevede sconti di pena e risarcimenti in denaro per i detenuti, continuano a registrarsi gravi disagi e aggressioni all'interno degli istituti penitenziari italiani.
 
Milano, studentessa straniera
picchiata e stuprata in strada
Luisa De Montis
Fermato per l'aggressione un ventenne d'origini romene. Si cerca un complice. Potrebbe essere fuggito all'estero

Una studentessa ventitreenne è stata picchiata e violentata a Milano in un giardinetto in piazzetta Santissima Trinità, non lontano dall'Arco della Pace. È successo il 28 giugno scorso, ma la notizia è stata data dalle forze dell'ordine soltanto oggi, dopo l'arresto di uno dei due responsabili.

La ragazza, una giovane polacca in Italia con il programma universitario Erasmus, tornava da una festa in un locale di via Speri a tarda notte, quando è stata fermata da due giovani di origine romena, uno dei quali aveva tentato poco prima di abbordarla ed era stato respinto.

Aggredita e ferita, la studentessa è stata trascinata dall'uomo, accompagnato da un connazionale della stessa età, nel parco di piazzetta Santissima Trinità, dove entrambi hanno abusato di lei, abbandonandola sanguinante.

La ragazza è riuscita a raggiungere la stazione dei Carabinieri di Sempione ed è stata poi soccorsa all'ospedale Mangiagalli, dove le analisi hanno confermato che entrambi i giovani romeni hanno abusato di lei. Uno dei due, 20enne, è stato arrestato grazie alla prova del Dna e al riscontro fornito da alcune telecamere di sorveglianza.

Ancora latitante il complice del ventenne. Gli investigatori stanno allargando le ricerche anche all'estero, convinti che possa essere fuggito in Romania dopo i fatti.
 
Milano, studentessa polacca stuprata da due romeni ubriachi

Una studentessa 23enne polacca è stata violentata a Milano da due ventenni romeni che dormivano nei condotti di areazione della metropolitana. L'episodio risale all'8 giugno scorso ma i carabinieri hanno diffuso soltanto ora la notizia. La giovane, in Italia nell'ambito del progetto universitario Erasmus, è stata stuprata in un giardinetto in piazzetta Santissima Trinità, davanti casa. Uno dei due aggressori è stato arrestato, il secondo è ricercato

La violenza subita dalla ragazza è stata confermata dai medici. La 23enne era uscita da poco da un locale in via Tito Speri dove aveva partecipato a una serata dedicata agli studenti fuori sede, ma lungo la strada è stata avvicinata dai due sconosciuti che hanno prima tentato un approccio verbale e poi, arrivati in piazzetta, l'hanno spinta dietro un cespuglio. La studentessa è stata colpita con pugni al volto e stuprata da entrambi.

la colpa e dello Stato che nn e in grado di tutelare i cittadini sul suo territorio
la gente dovrebbe scendere in piazza e protestare contro lo Stato
per questi episodi intolleranti e inaccettabili.
 
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IN CENTRO A MILANO
Studentessa Erasmus picchiata
e violentata in strada, un arresto

È successo in piazza Santissima
Trinità (nella foto), tra l’Arco della Pace e il Monumentale. Preso uno dei due responsabili: si tratta di un ventenne di origine romena che viveva di rapine nella zona della movida
 
BASTA CON LE IPOCRISIE
Vicenza, la Chiesa arruola i vigilantes contro i rom: "Integrarli è impossibile"

Decine di senzatetto nelle ultime settimane sono stati accolti per la notte sotto i portici della chiesa vicentina di San Pio X: anziché dormire e ringraziare la comunità per il misericordioso gesto, hanno sporcato, insozzato i muri e disturbato con schiamazzi il riposo degli abitanti delle case attorno. Insomma, si sono comportati come hanno voluto. Il parroco, don Ferdinando Pistore, dopo aver lasciato correre per un bel pezzo sperando che prima o poi obbedissero ai suoi richiami, ha deciso di chiudere i cancelli ogni sera alle 23.30. Ma non è bastato. Il gruppo di barboni, principalmente romeni, ha sempre cercato il modo di intrufolarsi. Ovviamente se ne sono fregati del cartello affisso sul sagrato che indica il divieto di accesso. Il sacerdote, esasperato per la mancanza di un minimo di civiltà da parte degli "ospiti" - ben lontani dal volere collaborare per una convivenza civile - per garantire la sicurezza e il decoro ha quindi deciso di affidarsi a un servizio di sorveglianza. E ora tocca ai vigilantes tenere a bada i maleducati clochard e riportare un po' di ordine nella zona. Il provvedimento è stato preso dopo un confronto col consiglio pastorale parrocchiale aperto a tutti i cittadini.

lo Stato e ipocrita...
 
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Stuprata a Milano, Salvini rilancia la castrazione chimica
Il segretario della Lega dopo la notizia della studentessa violentata: "Così il romeno non ride più"


Giovanni Corato - Ven, 11/07/2014 - 12:34
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Il caso della studentessa polacca, in Italia grazie al progetto Erasmus, stuprata nel pieno centro di Milano ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nelle città e sulle pene da comminare a chi commette abusi sessuali.

Così Matteo Salvini torna sul tema della castrazione chimica, sottolineando come nel Belpaese non ci sia la certezza della pena: "Lo scorso giugno, in pieno centro nella mia povera Milano, una ragazza è stata violentata. Uno dei bastardi è stato preso, un romeno di 20 anni. Ai carabinieri, ridendo, avrebbe detto tanto esco subito. Capito come fa paura questo Stato ai delinquenti?", ha scritto il segretario della Lega Nord su Facebook, "Fosse per me, CASTRAZIONE CHIMICA e non ride più"
 
Arrestati per tentato omicidio due giovani bosniaci. A un posto di blocco hanno tentato di travolgere uno dei due agenti della volante di polizia
di Roberta Rampini

Rho, 8 luglio 2014 - Viaggiavano a bordo di un’auto rubata, a folle velocità e contromano in via Magenta a Rho. Intercettati da una volante del Commissariato di Rho-Pero sono scappati e, per sfuggire al posto di blocco, hanno tentato di investire un agente di polizia. Con l’accusa di tentato omicidio, ricettazione, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale, domenica sera sono stati arrestati due bosniaci di 27 e 22 anni, irregolari sul territorio, senza fissa dimora e pluripregiudicati. È successo intorno alle ventidue. Una pattuglia della polizia, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha notato la Citroën Xsara con a bordo due uomini che transitava in contromano.

Gli agenti hanno invertito il senso di marcia, raggiunto l’auto sospetta e comunicato alla centrale operativa la targa: pochi istanti dopo è stato comunicato loro che la macchina era rubata. A quel punto hanno intimato ai due bosniaci di fermarsi attivando i dispositivi luminosi, ma loro anziché rallentare hanno accellerato dandosi alla fuga sulla via Dei Fontanili in direzione Milano. C’è stato un rocambolesco inseguimento. Sul posto è arrivata un’altra pattuglia del Commissariato che ha tentato di bloccare la fuga dei malviventi mettendo la volante in mezzo alla strada, con due agenti in piedi accanto all’auto. Ma quando la macchina dei fuggitivi è arrivata a fortissima velocità, inseguita da un’altra pattuglia della polizia, alla vista della strada bloccata ha fatto una violenta sterzata puntando l’auto in direzione di uno degli agenti, «con la chiara volontà di investirlo per poter proseguire quindi la fuga», spiegano gli inquirenti. Solo la pronta reazione e l’abilità dell’agente di polizia, che con un salto si è buttato nell’aiuola poco distante, ha evitato una tragedia. Il conducente della Citroën completamente indifferente e senza scrupoli ha continuato la fuga andando a scontrarsi prima con il marciapiede e poi contro una Peugeot 207 che arrivava dalla direzione opposta. Anche questo incidente, senza gravi conseguenze per il malcapitato automobilista, non è bastato a rallentare la fuga dei bosniaci.

Solo dopo qualche centinaia di metri sono andati a sbattere contro un’auto in sosta e un albero all’incrocio con la via San Martino, ribaltandosi con la macchina. È stato a quel punto che da una portiera posteriore dell’auto capovolta e distrutta, i due bosniaci sono scesi. Illesi e tutt’altro che arrendevoli sono scappati a piedi per i campi. Dopo qualche minuto sono stati raggiunti e bloccati dagli agenti. Accompagnati negli uffici del commissariato e identificati sono stati arrestati. Il Pm di turno, considerata la gravità dei fatti e delle accuse, ha disposto il loro trasferimento immediato nel carcere milanese San Vittore.
 
Siamo il Paese dei profughi:
frontiere spalancate per tutti
Tiziana Paolocci

Afghani e pakistani ottengono lo status di rifugiato senza alcun controllo o verifica e gli altri governi ci mandano gli immigrati. La polizia denuncia: bomba a orologeria

il governo ne prende atto e ne paghera le conseguenze
 
Oslo caccia i clandestini,
Roma caccia i soldi
Mentre noi sprechiamo milioni per l'operazione Mare Nostrum, la Norvegia respinge gli stranieri

trovate le differenze..
 
Aggrediscono anziano e suo figlio
non vedente e lo derubano: presi

Hanno aggredito un anziano e suo figlio non vedente alle spalle. Li hanno scaraventati a terra, hanno derubato l'uomo di 78 anni strappandogli una catenina d'oro e sono fuggiti.

Ma i carabinieri sono riusciti a rintracciarli e li hanno arrestati. Una coppia di nomadi di 14 e 22 anni, senza fissa dimora di etnia bosniaca, è stata arrestata dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l'accusa d rapina aggravata in concorso.
 
L’ALLARME SCHOCK LANCIATO DA MENTANA: E’ IN ARRIVO IL CAOS SOCIALE! UN VIDEO CHE TUTTI DOVREBBERO VEDERE
Quella che la politica ci nasconde. Guardate e ascoltate con attenzione.
 
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ROMA: GLI ZINGARI VANNO ALL’UNIVERSITA’. A VIVERE. BAGNI SFASCIATI, AUTO DERUBATE NEI PARCHEGGI.
LA FOTOGALLERY DELLA VERGOGNA

NOMADI E SENZATETTO «MATRICOLE» A ROMA TRE
DOCCE NEI BAGNI DELL’ATENEO, ARMADIETTI FORZATI E DISTRIBUTORI DI BEVANDE MANOMESSI
NOMADI PADRONI ANCHE ALL’UNIVERSITÀ, DOVE UTILIZZANO I BAGNI PER LAVARSI, I CORRIDOI (IN SELLA ALLE BICI) PER SPOSTAMENTI PIÙ RAPIDI DA UN ACCAMPAMENTO ALL’ALTRO, LE MACCHINETTE DEL CAFFÈ PER IL RIFORNIMENTO ECONOMICO. SUCCEDE A ROMA TRE, NEI DIPARTIMENTI DI INGEGNERIA, MATEMATICA E SCIENZE DI VIA DELLA VASCA NAVALE A MARCONI, UNA ZONA IN PIÙ PUNTI SPORCATA DA INSEDIAMENTI ABUSIVI PIÙ O MENO TOLLERATI CHE FINISCONO COL CREARE PROBLEMI A TUTTO CIÒ CHE SORGE INTORNO, IN PRIMIS LA SEDE DELL’UNIVERSITÀ GIÀ CIRCONDATA DA ROULOTTE, DISCARICHE AD OGNI INCROCIO E PARCHEGGIATORI ABUSIVI.
 
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TENTA IL BORSEGGIO, MUORE LINCIATO DA ALCUNI PASSEGGERI. GIUSTIZIA FAI DA TE NELLA METRO DI ROMA
E’ finito in tragedia un tentato borseggio nella metropolitana di Roma. Un romeno di 52 anni, infatti, secondo la prima ricostruzione della squadra mobile del commissariato Esquilino, che ha raccolto alcune testimonianze, sarebbe stato picchiato brutalmente da alcuni viaggiatori che avevano subito uno scippo poco prima. A trovare lo straniero in fin di vita è stato il personale di vigilanza in servizio alla fermata della linea A di piazza Vittorio.
 
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LA DOLCE VITA DEI CLANDESTINI: VILLETTA, PARABOLA CONDIZIONATORE E COMMERCIO ABUSIVO. TUTTO PAGATO DAGLI ITALIANI! GUARDA LA FOTOGALLERY!
Oggi vi presentiamo il centro di accoglienza di Mineo, in Sicilia. La nostra “guida” è Matteo Salvini. Vi si è recato stamattina, ed ha postato foto e commenti di quello che ha visto, la visita è avvenuta per comprendere come funzioni questa “fabbrica” di clandestini, in quali condizioni vivano, e che fine facciano le centinaia di milioni di Euro che Renzi e Alfano (con la complicità di quasi tutti i parlamentari di quasi tutti i partiti) spendono alla faccia nostra, arrichendo le “loro” cooperative, sia bianche che rosse.
 
TENTA IL BORSEGGIO, MUORE LINCIATO DA ALCUNI PASSEGGERI. GIUSTIZIA FAI DA TE NELLA METRO DI ROMA
E’ finito in tragedia un tentato borseggio nella metropolitana di Roma. Un romeno di 52 anni, infatti, secondo la prima ricostruzione della squadra mobile del commissariato Esquilino, che ha raccolto alcune testimonianze, sarebbe stato picchiato brutalmente da alcuni viaggiatori che avevano subito uno scippo poco prima. A trovare lo straniero in fin di vita è stato il personale di vigilanza in servizio alla fermata della linea A di piazza Vittorio.

acc.....gli Italiani si sono svegliati............ma se siamo 5/10 mila nessuno ci fa nulla anzi ci rispettano..........
 
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