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☼ ☼ INTER 2019-2020 - E ALTRO ☼ ☼

Roberto57

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Alle 15 scatta la prima giornata di ritorno.
Inter a Lecce con Young in panchina.
Juve contro il Parma privo di Gervinho.
Nel Napoli torna titolare Luperto contro la Fiorentina di Cutrone


18 gennaio - 8:48 - Milano

Archiviato il girone d'andata e gli ottavi di finale di Coppa Italia, il campionato è pronto a vivere la prima di ritorno, che parte con la squadra più in forma del campionato: la Lazio (10 vittorie consecutive) oggi alle 15 ospita la Samp. La Juve capolista è di scena alle 20.45 di domani sera in casa contro il Parma, mentre nel pomeriggio (ore 15) l'Inter va a Lecce. Milan-Udinese è il lunch match di domani alle 12.30, Napoli-Fiorentina l'anticipo delle 20.45 di stasera. Chiude il programma Atalanta-Spal lunedì sera alle 20.45.

LAZIO-SAMPDORIA (oggi, ore 15)
Lazio Lulic squalificato, Correa non ancora al 100%: Simone Inzaghi schiera Jony a sinistra e davanti conferma Caicedo con Immobile. In difesa Patric in vantaggio su Luiz Felipe, si ferma per 3 settimane Cataldi.
Sampdoria Ranieri dovrebbe confermare in toto l'11 che ha battuto il Brescia: ancora indisponibili Depaoli e Ramirez, davanti Gabbiadini-Quagliarella

SASSUOLO-TORINO (oggi, ore 18 )
Sassuolo Rispetto alla brutta sconfitta di Udine, due rientri pesanti per Roberto De Zerbi: Locatelli ha scontato la squalifica e si riprende il posto, affiancato da Magnanelli più che da Obiang. Davanti torna Berardi dopo lo sconto del giudice sportivo, accanto a lui Djuricic e Boga alle spalle di Caputo con Traoré in panchina.
Torino In difesa Djidji recupera e gioca a scapito di Bremer. A centrocampo riecco Rincon al posto di Meité, mentre davanti spazio a Verdi e Berenguer dietro Belotti. Indisponibile Zaza

NAPOLI-FIORENTINA (oggi, ore 20.45)
Napoli Mario Rui fermato dal giudice sportivo, a sinistra va uno tra Hysaj e Luperto. Nel secondo caso, conferma per Di Lorenzo centrale, con l'albanese a destra. Prima panchina per i nuovi arrivati Demme e Lobotka, anche se il tedesco insidia già la titolarità di Fabian Ruiz. In attacco ancora il tridente Callejon-Milik-Insigne. Sempre out Mertens.
Fiorentina Cutrone ha convinto in Coppa Italia e scalza Vlahovic dall'undici titolare. In coppia con l'ex Milan c'è Chiesa. Per il resto il 3-5-2 di Iachini è quello visto con la Spal.

MILAN-UDINESE (domani, ore 12.30)
Milan Gigio Donnarumma potrebbe recuperare per la panchina: Begovic scalda i guanti, pronto subito al debutto. Conferma per Kjaer al centro e Conti a destra in difesa, con Musacchio e Calabria out per problemi fisici. Centrocampo e attacco sono gli stessi di Cagliari, anche se Calhanoglu non è al top e Bonaventura spinge per una maglia da titolare: Ibra fa coppia con Leao.
Udinese Gotti è intenzionato a riproporre la formazione che ha sconfitto il Sassuolo. Becao dunque in vantaggio in difesa su De Maio, Lasagna in attacco su Nestorovski.

BOLOGNA-VERONA (domani, ore 15)
Bologna Dopo il debutto a Torino, Dominguez potrebbe essere pronto alla prima da titolare. In realtà, sono comunque in corsa in quattro per due posti in mediana: l'argentino e Schouten favoriti su Dzemaili e Poli. Nessuna sorpresa nel resto della formazione, con il nuovo arrivato Barrow che parte dalla panchina.
Verona Juric potrebbe partire ancora senza un centravanti di ruolo, con Verre da falso nove e la coppia Pessina-Zaccagni alle spalle. Il nuovo arrivato Borini va in panchina.

BRESCIA-CAGLIARI (domani, ore 15)
Brescia Tornano Cistana e Tonali e Corini è pronto a lanciare subito da titolare Skrabb dietro a Balotelli e Torregrossa. Al posto dello squalificato Bisoli c'è Ndoj.
Cagliari Maran non cambia, nonostante la serie di risultati negativi. Nainggolan (pare recuperato da un piccolo acciacco) e Joao Pedro a supporto di Simeone in attacco, Pisacane-Klavan coppia di difesa.

LECCE-INTER (domani, ore 15)
Lecce Recupera Falco, ma si ferma nuovamente Lapadula. Calderoni, Farias e Shakhov non ce la fanno. Liverani dovrebbe così adattare l'ex di turno Donati a sinistra in difesa, con Meccariello a destra, a meno che non sia pronto Dell'Orco. In mediana spazio a Deiola, davanti Falco-Babacar assistiti da Mancosu.
Inter L'unico vero dubbio di formazione è tra Bastoni e Godin, con l'italiano favorito. In mezzo Sensi e Barella con Brozovic, davanti Lukaku e Lautaro. Il nuovo acquisto Young ha scelto la maglia numero 15 e potrebbe addirittura andare in panchina per velocizzare il suo inserimento.

GENOA-ROMA (domani, ore 18)
Genoa Pesante l'assenza per squalifica di Criscito, sostituito da Goldaniga. Ankersen confina Ghiglione ancora in panchina, Pajac è favorito su Barreca sulla fascia opposta. In attacco ancora Pandev-Sanabria, sebbene Favilli spinga per una maglia da titolare.
Roma Senza Zaniolo, sarà Under a partire a destra nel trio alle spalle di Dzeko, dove dovrebbe ritrovare posto Kluivert. In mediana, possibile chance per Cristante vicino a Diawara. Con Florenzi e Kolarov squalificati, Fonseca pensa al rilancio di Bruno Peres a destra, con Santon a sinistra.

JUVENTUS-PARMA (domani, ore 20.45)
Juventus Sarri ha un unico dubbio: sì o no al Dygualdo? Se davvero Dybala, Higuain e Ronaldo giocassero insieme, il sacrificato sarebbe Ramsey, altrimenti panchina per il Pipita. Scontato il resto della formazione, con De Ligt a fare coppia con Bonucci in difesa.
Parma Gervinho più no che sì: Kucka avanza nel tridente con Kulusevski e Inglese, mentre Barillà e Kurtic saranno le due mezzali. Hernani in vantaggio su Scozzarella.

ATALANTA-SPAL (lunedì, ore 20.45)
Atalanta Hateboer fermato dal giudice sportivo, scelta obbligata Castagne-Gosens sulle corsie esterne. Gasperini dovrebbe confermare Zapata in attacco con Ilicic seconda punta e Gomez suggeritore. Pasalic in mediana insieme a De Roon, Malinovskyi arma dalla panchina.
Spal Semplici ha perso Tomovic, uscito malconcio dalla partita con il Milan in Coppa Italia. Cionek torna tra i tre dietro, mentre in fascia si rivede Reca. In mezzo al campo Dabo dal 1', in attacco coppia Di Francesco-Petagna.
 

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L'Inter stecca anche a Lecce: solo 1-1.
E ora la Juve può scappare a +4


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Conte torna a casa, ma i tifosi del Lecce lo accolgono con uno striscione volgare

I supporter giallorossi non dimenticano che il tecnico nerazzurro ha guidato in panchina i rivali del Bari

19 gennaio - 18:29 - Milano

Non è stato un bel ritorno a casa per Antonio Conte. A Lecce è nato, ha militato nel vivaio e ha esordito in Serie A il 6 aprile 1986, a 16 anni e 8 mesi, nel finale della partita contro il Pisa. Ma Lecce non gli ha riservato una grande accoglienza, tutt'altro.

STRISCIONE INSULTANTE

I tifosi giallorossi non hanno scordato l’esperienza dell'allenatore interista sulla panchina del Bari e perciò hanno srotolato uno striscione insultante, volgare: "Conte uomo senza identità, sei la m... della nostra città". Come se non bastasse, la sua Inter in campo non è andata oltre il pareggio.
Una brutta domenica.
:(:(:(
 

Roberto57

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CLASSIFICA 20^ GIORNATA
1
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Juve 51 2016313919
2
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Inter 47 2014514117
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Lazio 45 1914324618
4
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Roma 38 2011543722
5
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Atalanta 35 2010555028
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Cagliari 30 208663531
7
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Parma 28 208482727
8
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Milan 28 208482126
9
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Torino 27 208392628
10
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Verona 26 197572222
11
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Napoli 24 206682828
12
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Bologna 24 206682932
13
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Fiorentina 24 206682529
14
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Udinese 24 2073101931
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Sassuolo 22 2064103235
16
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Sampdoria 19 2054112033
17
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Lecce 16 2037102339
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Spal 15 2043131430
19
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Brescia 15 2043131938
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Genoa 14 2035122141
 

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Diretta Inter-Cagliari ore 12.30: probabili formazioni e dove vederla in tv

A San Siro i nerazzurri di Conte cercano tre punti per non perdere terreno dalla Juventus. I sardi di Maran non vincono una gara ufficiale dal 5 dicembre

domenica 26 gennaio 2020 08:45

MILANO – L’Inter di Conte cerca di non farsi distrarre dalle voci di mercato e affronta il Cagliari, nel lunch match della 21ª giornata, con la necessità di vincere per non perdere contatto dalla Juventus capolista e, perché no, anche per sperare di rosicchiare qualche punto ai bianconeri, impegnati stasera a Napoli. A San Siro arriva la formazione sarda di Maran, che non vince dal 5 dicembre, ma che domenica scorsa, a Brescia, ha interrotto una serie di 5 sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia: dopo un inizio di stagione con sogni da piazzamento Champions, il Cagliari sta tentando di ripartire nella speranza di non sciupare quanto di buono fatto fino a qualche settimana fa. Oggi si affrontano le due squadre che, in questo campionato, hanno segnato più gol di testa (8 ciascuna). Nel Cagliari c’è un Nainggolan con tanta voglia di rivincita dopo la bocciatura nerazzurra dell’estate scorsa. L’Inter, peraltro, è la vittima preferita in Serie A del centrocampista belga che ha segnato cinque reti, in passato, ai nerazzurri. Le due squadre si sono affrontate in Coppa Italia il 14 gennaio, a San Siro, con successo dell'Inter per 4-1.

Probabili formazioni

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Young, Barella, Borja Valero, Sensi, Biraghi; L. Martinez, R. Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, Godin, Ranocchia, D’Ambrosio, Dimarco, Agoumè, Sanchez, Esposito. All.: Conte.


CAGLIARI (4-3-2-1): Cragno; Faragò, Klavan, Walukiewicz, Lu. Pellegrini; Nandez, Cigarini, Ionita; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone. A disposizione: Olsen, Rafael, Mattiello, Lykogiannis, Birsa, Oliva, Castro, Porru, Gagliano. All.: Maran.


Arbitro: Manganiello di Pinerolo.
 
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Non è stata una bella partita da vedere, Conte deve fare meno polemiche e sfruttare meglio la rosa di giocatori che ha.
 

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R.I.P. CON LA TUA BAMBINA

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Morto Kobe Bryant, il campione Nba che parlava italiano, rideva sempre e non mollava mai

Il mondo del basket italiano sotto choc per la scomparsa dell’ex campione Nba Kobe Bryant, un esempio di dedizione e rispetto, un campione leggendario che in Italia tanti sentivano vicino come un compagno.

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Kobe Bryant è morto. Purtroppo non è una bufala, è tutto vero. Il mondo della pallacanestro italiana non ci vuole credere. La notizia della morte di una delle leggende viventi del basket mondiale piomba dopo le partite della domenica: e l'intera comunità del basket rimane attonita, incredula, sotto choc. Le notifiche dei gruppi Whatsapp impazziscono: "Ragazzi, smettetela di diffondere queste notizie". Purtroppo non è una bufala, purtroppo è vero: "Lo dicono tutti i giornali del mondo, ha avuto un incidente in elicottero, è morto, e anche sua figlia".

Di Kobe Bryant, gli appassionati di basket, ne parlano ogni giorno. Quando lo si paragona a Jordan e LeBron James, contendendo loro lo scettro del più grande, quando lo si ricorda per i record mostruosi (tipo 12 triple in una partita) oppure per le sue "origini" italiane, visto che ha iniziato a giocare proprio da noi, seguendo il papà in giro per l'Italia (tra il'84 e il '91 da Rieti a Reggio Calabria, poi Pistoia e Reggio Emilia).

Ne avevano parlato di nuovo soltanto ieri, scavalcato nella classifica marcatori di sempre dall'amico LeBron James, un sorpasso che subito Kobe aveva voluto onorare con un tweet: "Continui a spingere il gioco più avanti. Molto rispetto, fratello".

Kobe, per chi gioca a basket e per chi lo segue, era un personaggio unico, vicino, come un amico o un compagno di squadra o un avversario. E in Italia sono molti i ragazzi, che oggi hanno una quarantina d'anni, che in ogni campetto, sotto ogni post, ogni volta che possono giustamente si vantano: "Oh, guarda che io ho giocato contro Kobe".

Kobe era una leggenda, sul campo e fuori. Un personaggio tutto sorrisi, lavoro, dedizione. Il sorriso per tutti, il rispetto per i grandi rivali che poi non potevano non diventare suoi amici.

Oggi è l'11 settembre per chi gioca a basket e per chi lo segue. Oggi chi ha giocato a basket a qualsiasi livello o ha amato questo sport in qualche momento ha perso un compagno. Non un mito, un campione inarrivabile, un compagno. Uno che non mollava mai, che si allenava molto di più di chiunque altro, che avresti potuto incontrare in campetto o al palazzetto, dove arrivava con diverse ore di anticipo e andava via sempre per ultimo. Esempio di fedeltà sportiva (sempre e solo con i Lakers), leader, trascinatore.

Quando annunciò il suo ritiro, scrisse una lettera al basket: "Cara pallacanestro, sono pronto a lasciarti andare, in modo che entrambi possiamo assaporare ogni momento trascorso insieme. Quelli belli e quelli brutti. Ci siamo dati tutto". Kobe ha dato tutto al basket e se n'è andato, come fanno i miti.
 

Roberto57

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CLASSIFICA 21^ GIORNATA
1
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Juve 51 2116324021
2
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Inter 48 2114614218
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Lazio 46 2014424719
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Roma 39 2111643823
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Atalanta 38 2111555728
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Cagliari 31 218763632
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Parma 31 219482927
8
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Milan 31 219482226
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Verona 29 208572522
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Napoli 27 217683029
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Bologna 27 217683233
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Torino 27 2183102635
13
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Fiorentina 25 216782529
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Udinese 24 2173111933
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Sassuolo 23 2165103235
16
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Sampdoria 20 2155112033
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Lecce 16 2137112342
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Spal 15 2143141533
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Genoa 15 2136122141
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Brescia 15 2143141939
 

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Coppa Italia
In ricordo di Kobe: stasera minuto di raccoglimento, Milan e Toro col lutto al braccio

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La Lega Serie A ha concesso ai rossoneri l'omaggio al campione di Nba scomparso domenica

28 gennaio - 11:20 - Milano
Con 60 secondi di raccoglimento e 90 minuti con il lutto al braccio, stasera a San Siro il Milan renderà omaggio a Kobe Bryant, scomparso domenica in un incidente in elicottero. Come comunica infatti il club rossonero sul proprio sito ufficiale, la Lega Serie A ha concesso alla società questo doppio gesto in onore del campione di Nba. Il quarto di finale di Coppa Italia contro il Torino sarà quindi anticipato da un minuto di raccoglimento.

Il comunicato — "Ufficiale. In accordo con la Lega Serie A il Milan questa sera indosserà il lutto al braccio in memoria della leggenda del basket e grande tifoso rossonero Kobe Bryant, scomparso domenica scorsa in un tragico incidente aereo insieme alla figlia Gianna Maria e altre 7 vittime. Tutto il pubblico di San Siro osserverà inoltre un momento di tributo e raccoglimento a pochi minuti dal fischio di inizio - #semprekobe #legendsneverdie". E alla commemorazione di Bryant si aggiunge anche il Torino: anche i granata stasera con il lutto al braccio.
 

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Coppa Italia, le probabili formazioni di Inter-Fiorentina

29/01/20 16:45

Dopo la qualificazione del Milan che ha battuto il Torino, l’ultimo quarto di finale di Coppa Italia vede di fronte l'Inter di Conte e la Fiorentina, match in programma questa sera che deciderà la semifinalista che affronterà poi il Napoli.

Una sfida importante soprattutto per i nerazzurri, reduci da due pareggi consecutivi in campionato, mentre la squadra di Giuseppe Iachini ha ottenuto cinque risultati utili nelle ultime cinque gare tra campionato e Coppa Italia.

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Conte convoca subito Eriksen (arrivato a titolode finitivo dal Tottenham), anche se dovrebbe partire dalla panchina. Davanti ad Handanovic nuova chance per Godin, che completerà la difesa insieme a Ranocchia e Bastoni. A centrocampo spazio a Vecino, Valero e Barella, mentre ai loro lati si rivede Candreva, dall’altro Young. In attacco dovrebbe giocare Lautaro vista la squalifica di due giornate in campionato (salterà il derby), accompagnato da Sanchez, con Lukako dunque in panchina.

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Tra i viola l'unica variazione è invece quella di Terracciano, che come annunciato in conferenza stampa da Iachini, sostituirà tra i pali Dragowski. Assente Pezzella, in difesa spazio a Milenkovic, Caceres (entrambi squalificati in campionato) e Ceccherini. Nessuna novità a centrocampo, fatta eccezione per Castrovilli (si era fermato durante la partita col Genoa), che potrebbe essere sostituito da Badelj. In attacco Cutrone affiancherà Chiesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (3-5-2): Terracciano; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Lirola, Benassi, Badelj, Pulgar, Dalbert; Chiesa, Cutrone. All. Vincenzo Montella.


Inter (3-5-2):
Handanovic; Godin; Ranocchia, Bastoni; Candreva, Vecino, Borja Valero, Barella, Young; Lautaro, Sanchez. All. Antonio Conte
 

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???????

Il nuovo Eriksen, il vero Barella, i polmoni di Brozo: Inter, il tesoro sta nel mezzo

Il gol alla Fiorentina certifica il ritorno al top dell’ex Cagliari, e i colpi di mercato danno più scelta: Conte in mezzo può trovare l’arma in più nella sfida alla Juventus

30 gennaio - 10:43 - Milano

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Barella ha segnato, Eriksen e Moses hanno debuttato, Young si è confermato. Aspettando il ritorno a pieno regime di Brozovic, che Conte spera di recuperare domenica a Udine, l’Inter è comunque sicura di una cosa: il nuovo centrocampo sarà una delle armi in più nella sfida scudetto con Juve e Lazio.

Alzare l’asticella La partita con la Fiorentina ha dato già le prime risposte. Nicolò Barella, al di là dell’importantissimo gol, è nuovamente in rampa di lancio. Anche Conte a fine partita ne ha ricordato l’importanza: “Giocatore intelligente ma anche di forza ed energia. Deve continuare sui livelli prima dell’infortunio”. Nel cuore dell’Inter l’ex Cagliari è l’incursore, il guastatore, l’uomo degli strappi. Accanto a lui Brozovic darà i polmoni ed Eriksen la qualità. L’ultimo arrivato, catapultato in campo in Coppa Italia a causa dei numeri ridottissimi, è l’elemento in grado di far fare il salto di qualità. A centrocampo può giocare ovunque, con Conte farà l’interno sinistro. Nella prima mezzora scarsa in nerazzurro ha iniziato dietro la Lu-La e poi ha preso posto nella sua mattonella: ha i piedi e il cervello, appena entrerà nell’idea di gioco che vuole Conte sarà fondamentale.

Rotazioni lunghe — L’acquisto di Eriksen ma anche quelli di Young e Moses allungano la squadra proprio come voleva Conte. I due esterni, con Biraghi e Candreva alternative, devono dare propulsione al gioco nerazzurro. L’ex United ha già fatto vedere qualcosa, il pupillo di Antonio servirà eccome. In mezzo anche Vecino può dire la sua: era a un passo dall’addio, recuperarlo può essere importante. Così come avere di nuovo al top Sensi: il play, uomo chiave nella partenza sprint, ha un nuovo malanno fisico (è rimasto fuori dalla Coppa per un risentimento muscolare al polpaccio sinistro) e sarà l’alter ego di Eriksen. Per potere dare quella scossa che spesso l’Inter non ha avuto dalla panchina.
 

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Probabili formazioni di Udinese-Inter

01 feb 2020 - 10:19

Nessuna novità nell'Udinese, con Gotti intenzionato a schierare gli stessi 11 della trasferta di Parma. Molti dubbi in più invece per Conte, alle prese con l'emergenza a centrocampo e pronto a lanciare Eriksen dal 1'. Udinese-Inter sarà trasmessa domenica alle 20.45

Torna il palcoscenico della Serie A, dopo gli ultimi colpi di mercato. Una sessione invernale che ha visto grande protagonista l'Inter che riparte dalla trasferta di Udine con una rosa rinnovata, visti gli arrivi di Young, Moses e Eriksen. Acquisti che devono ridare slancio ai nerazzurri che hanno un po' rallentato nell'ultimo mese con 3 pareggi consecutivi in campionato, inframmezzati dalle vittorie in Coppa Italia contro Cagliari e Fiorentina che hanno regalato l'accesso alle semifinali. Anche l'Udinese dal canto suo si è un po' bloccata negli ultimi due turni con le sconfitte sui campi di Milan e Parma, che seguono però un periodo di tre vittorie consecutive contro Cagliari, Lecce e Sassuolo che avevano portato i bianconeri fino a ridosso della parte sinistra della classifica. Una sfida dunque importante per entrambe le squadre: gli uomini di Conte per continuare a tenere il passo della Juventus, la formazione di Gotti per allontanarsi ancora di più dalla zona calda della classifica.

Udinese, confermata la formazione di Parma

La grossa novità nella formazione che Gotti schiererà contro l'Inter è che non c'è nessuna novità. L'allenatore bianconero è infatti intenzionato a riproporre il 5-3-2 schierato nella trasferta di Parma, con gli stessi interpreti del Tardini. Rimane aperto qualche ballottaggio, con Lasagna favorito su Nestorovski in attacco e Becao avanti rispetto a De Maio in difesa, ma la formazione dovrebbe restare identica con il terzetto di centrocampo formato da Mandragora, Fofana e De Paul. In difesa, davanti a Musso, spazio sulle fasce a Stryger Larsen e Sema, mentre al centro, oltre a Becao agiranno Troost-Ekong, recuperato dopo un fastidio muscolare, e Nuytinck.


UDINESE (5-3-2): Musso; Stryger Larsen, Becao, Troost-Ekong, Nuytinck, Sema; Fofana, Mandragora, De Paul; Lasagna, Okaka. All.Gotti

Inter, molti dubbi e Eriksen dal 1'

Se l'Udinese conferma in blocco la propria formazione, l'Inter ha molti dubbi in più. Il primo riguarda Marcelo Brozovic, che nella giornata di ieri si è allenato solo in parte con il gruppo e oggi effettuerà il test decisivo per capire se potrà essere della partita o meno. E' sicuramente il centrocampo il reparto più in difficoltà, visti i problemi muscolari che hanno colpito anche Borja Valero e Sensi, e per questo Conte sembra intenzionato a proporre dal primo minuto Christian Eriksen, insieme a Vecino e Barella. Probabile panchina invece per gli altri due acquisti, Young e Moses, e spazio sulle fasce a Candreva e Biraghi. Meno dubbi invece negli altri reparti, con Bastoni confermato ancora da titolare al posto di Godin, a completare il terzetto difensivo con Skriniar e De Vrij. In attacco la coppia formata da Lukaku e Sanchez, vista la squalifica che terrà fuori Lautaro Martinez per i prossimi due turni.

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Vecino, Barella, Eriksen, Biraghi; Lukaku, Sanchez. All.Conte
 

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NON MOLLIAMO MAI.........


Conte: "Visto? Mettere più qualità in rosa serve..."
Il tecnico nerazzurro: "Cambi giusti al momento giusto, ora ce lo possiamo permettere. Con me Vecino ha sempre giocato. Non la miglior partita di Lukaku"

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L'Inter vince la sua prima partita in Serie A del 2020. Antonio Conte tiene il passo di Juve e Lazio. "Normale trovare difficoltà qui a Udine, dove sono bravi a chiudersi e ripartire. Mettere più qualità nella rosa serve proprio a sbrogliare queste situazione. La vittoria è stata meritata, anche se complicata. Non mi è piaciuto solo come ci siamo abbassati nel finale". I cambi (Brozovic e Sanchez) sono stati decisivi: "Una squadra come l'Inter deve avere anche una panchina importante. In campo dal 1' avevamo un ragazzo di 20 anni, Bastoni, e uno di 17, Esposito. Lavoriamo anche per il futuro, ma l'impatto poi di Brozovic e Alexis è stato ottimo e al momento giusto".

ERIKSEN - È stata la serata dell'esordio in Serie A del nuovo acquisto Eriksen. "Siamo stati costretti a schierarlo, viste le assenze di Sensi, Gagliardini e Borja Valero. Per un ragazzo arrivato da 5 giorni, però, è stato positivo. Sono soddisfatto di lui, anche se deve ancora trovare ovviamente il ritmo con il resto della squadra. I compiti che gli ho dato? Preferirei non dirli (ridendo ndr). Ovvio che può migliorare e giocare con più intensità".

LUKAKU - Il risolutore è stato ancora una volta Romelu Lukaku. "Ha qualità importanti, oggi non ha fatto la sua miglior partita, al di là del fatto che abbia segnato una doppietta. Per noi è comunque determinante e sono felice di aver insistito perché arrivasse".


QUESTIONE NUMERO UNO - La chiusura è sulla porta. "Handanovic ha avuto un problema, speriamo che recuperi per il derby. Sono comunque contento della prova di Padelli, che ha dato sicurezza alla squadra". Vecino sembrava addirittura in partenza, invece sono due partite che parte titolare. "Con me ha sempre giocato, poi sul mercato se ne sentono tante... Gli ultimi giorni ho letto che alcuni attaccanti avrebbero rifiutato di venire qui. Non dimentichiamo che siamo l'Inter".
 

Roberto57

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CLASSIFICA 22^ GIORNATA

1
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Juve 54 2217324321
2
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Inter 51 2215614418
3
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Lazio 49 2115425220
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Atalanta 39 2211655930
5
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Roma 39 2211654027
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Cagliari 32 228863834
7
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Parma 32 229583129
8
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Milan 32 229582327
9
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Verona 30 218672623
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Napoli 30 228683431
11
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Bologna 30 228683434
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Torino 27 2283112639
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Sassuolo 26 2275103637
14
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Fiorentina 25 226792532
15
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Udinese 24 2273121935
16
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Sampdoria 20 2255122237
17
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Lecce 19 2247112742
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Genoa 16 2237122343
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Roberto57

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Uragano derby in arrivo! E per Inter-Milan ecco lo Speciale Gazzetta


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La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina dedica la prima pagina al match più atteso della 23esima giornata di Serie A: la stracittadina di Milano. "Derby kolossal", titola la rosea, che poi aggiunge: "Un gran galà che può valere il primato. A San Siro (20.45) sfida tra i giganti Lukaku e Ibra. L’Inter vuole vincere per l’aggancio in vetta, il Milan non può perdere il treno per l’Europa".

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Roberto57

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IN QUESTA PARTITA CI GIOCHIAMO LO SCUDETTO!!!!!

Diretta Inter-Milan ore 20.45: probabili formazioni

Derby di Milano che chiude il turno di Serie A con i nerazzurri di Conte a caccia dei tre punti per agganciare la Juventus in vetta alla classifica. I rossoneri vogliono sfruttare l'effetto Ibrahimovic per vincere la stracittadina

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domenica 9 febbraio 2020 09:27


MILANO - Derby di Milano da capogiro quello in campo al Meazza tra Inter e Milan e valevole per la 23esima giornata di Serie A. I nerazzurri di Conte vogliono l'aggancio alla Juventus, sconfitta 2-1 a Verona, e per farlo devono prendersi i tre punti in questa sfida, utili anche per bissare la vittoria del derby di andata. Rossoneri, però, completamente diversi rispetto ad un girone fa: Pioli al posto di Giampaolo in panchina e, soprattutto, Zlatan Ibrahimovic che potrebbe essere la carta migliore dei rossoneri. Con 19 punti di distanza tra le due squadre in classifica, potrebbe essere una gara tutta a favore dell'Inter di Conte. Il 2020 del Milan, tuttavia, è molto positivo visto che in 7 gare ufficiali disputate ci sono stati tre pareggi e quattro vittorie per i rossoneri che, quindi, dall'arrivo dello svedese sono ancora imbattuti e vogliono vincere questo match per continuare la rincorsa all'Europa. Stessi risultati positivi nel nuovo anno anche per i nerazzurri che hanno una ghiotta possibilità di portarsi in testa alla classifica insieme ai bianconeri di Sarri e non vorranno di certo sprecarla.

Inter-Milan, probabili formazioni

Conte potrebbe tenersi la carta Christian Eriksen dalla panchina e lanciare un centrocampo più muscolare con Vecino e Barella ai lati di Brozovic. In avanti, invece, in luogo dello squalificato Lautaro Martinez, potrebbe esserci Sanchez ad appoggiare Lukaku, mentre Godin dovrebbe giocare sul centro destra della difesa con Padelli tra i pali e Handanovic in panchina. Per i rossoneri, Pioli dovrebbe scegliere la freschezza di Rebic sulla fascia sinistra con Calhanoglu in appoggio ad Ibrahimovic e Leao dalla panchina. Kjaer in vantaggio su Musacchio in difesa.


INTER (3-5-2): Padelli; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino, Brozovic, Barella, Young; R.Lukaku, Sanchez. ALL.: Conte.


A DISP.: Handanovic, Stankovic, Ranocchia, D'Ambrosio, Biraghi, Moses, Sensi, Borja Valero, Agoumé, Eriksen, Esposito.


MILAN (4-4-1-1): G.Donnarumma; A.Conti, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Castillejo, Kessie, Bennacer, Rebic; Calhanoglu; Ibrahimovic. ALL.: Pioli.


A DISP.: Begovic, A.Donnarumma, Calabria, Gabbia, Musacchio, Laxalt, Biglia, Bonaventura, Paquetà, Saelemaekers, Leao.


ARBITRO: Maresca di Napoli.
 

Roberto57

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RAGAZZI CHE SOFFERENZA....PER FORTUNA IL "MILAN" E' RIMASTO NELLO SPOGLIATOIO :ROFLMAO::ROFLMAO:

È L'INTER DI CONTE:
ANIMA,CUORE,GRINTA,FORZA,PREPOTENZA..TUTTO CIÒ CHE GLI ALTRI ALLENATORI NON HANNO!!!


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Serie A, Inter-Milan 4-2: Conte primo con una rimonta incredibile Rebic e Ibra dominano il primo tempo, poi Brozovic, Vecino e De Vrij rimontano da 0-2 a 4-2

di MAX CRISTINA 09 febbraio 2020

L'Inter vince 4-2 il derby contro il Milan e si prende il primato in Serie A con una incredibile rimonta. Primo tempo dominato dai rossoneri che, dopo un palo di Calhanoglu, vanno all'intervallo avanti di due gol con Rebic e Ibrahimovic. Nella ripresa l'Inter firma l'impresa: Brozovic e Vecino pareggiano i conti nel giro di due minuti (51' e 53'), poi De Vrij incorna la rete del sorpasso al 70'. Nel finale anche Lukaku mette la firma di testa.

LA PARTITA

Esistesse un modo migliore per tornare in vetta al campionato, non ditelo ai tifosi dell'Inter. La squadra di Conte, irriconoscibile per un tempo e straripante nell'altro, si è presa in un colpo solo derby e primato in classifica (condiviso con la Juve) nella maniera più emozionante possibile, cadendo nel baratro delle stalle al firmamento delle stelle. Il 4-2 finale fotografa l'andamento di una partita dai due volti, comandata e chiusa sullo 0-2 dal Milan nel primo tempo, sulle ali di Ibrahimovic, e dominata dall'Inter nella ripresa con quattro gol a dare un chiaro segnale a Juventus e Lazio. La vendetta perfetta di quel marzo 2004 quando fu il Milan a rimontare nella ripresa uno 0-2 all'intervallo.

Eppure a San Siro si è visto davvero di tutto, uno spettacolo incredibile prima sugli spalti e poi in campo. Nella serata del ritorno di Ibrahimovic in un palcoscenico ben noto allo svedese, sotto quella Nord che prima lo ha amato e poi odiato, lo svedese non ha tradito le attese e per tutto il primo tempo è stato il Milan a fare la partita, con convinzione, tecnica e personalità. Un po' a sorpresa, quasi sorprendente quanto l'arrendevolezza e le poche idee dell'Inter di Conte chiamata ad approfittare dello scivolone della Juventus e a rispondere al successo della Lazio. Nel primo tempo però sono stati i rossoneri a dominare la scena, macinando occasioni (potenziali, spesso ribattute) e sfiorando il gol già al 9' con un palo di Calhanoglu. Le uniche chances per l'Inter sono arrivate con Vecino e Godin, ma prima dell'intervallo Ibrahimovic ha sigillato la sua supremazia regalando a Rebic il gol da due passi per lo 0-1, saltando in testa a Godin, e firmando in prima persona il raddoppio, approfittando degli interventi imprecisi di Padelli.

Nella ripresa, proprio come nel 2004 a colori invertiti, è cambiato tutto. Nonostante un approccio positivo del Milan nei primi minuti, già al 51' è arrivato l'episodio che ha fatto saltare il banco, smascherando i ragazzi di Pioli e ridando a quelli di Conte un coraggio incredibile: un gran gol di destro al volo di Brozovic per l'1-2. Da lì in poi il Milan è scomparso dal campo, smarrito e raggiunto già due minuti più tardi dal rimorchio vincente di Vecino dopo uno scatto al limite del fuorigioco in profondità di Sanchez. Per la rete del sorpasso si è atteso poi fino al 70' quando prima Lukaku si è fatto deviare da Kjaer il destro a botta sicura, poi dal corner è arrivata l'incornata vincente di De Vrij.

Nel finale spazio per un incredibile incrocio dei pali su punizione di Eriksen da distanza siderale e al palo di Ibrahimovic al 90', di testa sovrastando Skriniar nell'unico spunto dello svedese nella ripresa. In pieno recupero poi Lukaku ha autografato la sfida per il 4-2 finale. Per l'Inter quarto derby consecutivo vinto, come non accadeva dal 1983.

LE PAGELLE

Ibrahimovic 7
- Mette una grande firma da uomo più atteso e sotto i suoi ex tifosi. Il suo lo fa, assist volando in cielo e gol. Si spegne come tutta la squadra nella ripresa, ma probabilmente è il meno responsabile del crollo rossonero.
Vecino 7,5 - Mantiene fede al suo ruolo da uomo derby mettendo lo zampino per la terza volta nei suoi ultimi quattro incroci contro il Milan. Pareggia la partita con un rimorchio, ma anche nel primo tempo era stato l'unico a dare segni di vita.
De Vrij 7 - A proposito di uomo-derby, l'olandese torna a segnare in Serie A proprio contro il Milan, come l'ultimo gol nella scorsa stagione. Nel primo tempo fatica a tenere, poi però mette un autografo gigante sulla rimonta.
Padelli 4,5 - Nei due gol subiti ci mette del suo: sbaglia l'intervento con Rebic; non è irresistibile su Ibrahimovic. Senza la rimonta dei compagni avrebbe passato una brutta settimana.
Rebic 6,5 - Primo tempo straripante, poi sparisce nella ripresa. La media è comunque più che sufficiente visto che per un tempo ha messo in grande difficoltà l'Inter.
Kessie 5 - Nel primo tempo con il Milan in controllo fa bene i movimenti, ma sbaglia tecnicamente. Nella ripresa è spazzato via in mezzo al campo.
 

Roberto57

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