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☼ ☼ INTER 2019-2020 - E ALTRO ☼ ☼

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A Eriksen sono bastati 20 minuti. "Vittoria speciale. Qui i tifosi li senti pure nel bus..."

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Il danese entusiasta del derby, nonostante 70 minuti in panchina: "E se fosse entrata la punizione sarebbe stata l’estasi"

10 febbraio - 10:46 - Milano

La panchina non è un problema, se alla fine puoi fare festa così. Il primo derby di Christian Eriksen è un successo, anche se dura poco più di venti minuti. In realtà il danese se l’è goduto tutto, anche il tempo seduto vicino ai compagni, anche l’avvicinamento allo stadio di San Siro. Per uno affamato di nuove esperienze, l’atmosfera del derby è stata una conferma della bontà della scelta. Lo spiega alla stampa danese a fine match, con una faccia che non lascia dubbi sulla sua soddisfazione: "Alla fine è stata una grande esperienza: il primo tempo era stato triste, ma vincere così, in rimonta, è molto molto speciale. E adesso esco dallo stadio con questo grande sorriso…".

L’ATMOSFERA — Christian è stato colpito dall’accoglienza alle squadre dei tifosi: "Avevano preparato questa grande coreografia che occupava tutta la Curva. In Premier è qualcosa che non succede, anche perché non glielo permettono. Ma qui senti davvero la spinta dei tifosi, sin da quando arrivi con l’autobus. Battono sulle fiancate, li senti vinci e carichi, capisci quanto è importante il match".

LA PUNIZIONE — E così quando entri in campo, lo fai come ha fatto Eriksen, andato subito vicinissimo a far esplodere San Siro, con una punizione che da queste parti i tifosi non vedevano da tempo: "All’inizio pensavo di metterla in mezzo, di provare una soluzione di quelle studiate. Ma poi ho visto che il Milan difendeva molto profondo e c’erano poche possibilità. Ho guardato Brozovic, che mi ha detto di provare a tirare. E ho tirato. L’ho presa proprio bene, o forse no, visto che non è entrata. Ma visto come è finita, la traversa non sarà un incubo, ma resta una soddisfazione. Certo, se fosse entrata sarebbe stata l’estasi, una ciliegina su una super-torta".

LA JUVE — Ma anche così Eriksen, che a fine match si è fermato a parlare a lungo con il c.t. Åge Hareide, è andato vicino al derby sognato: "Sento davvero che molti tifosi sono felici del mio arrivo. E la cosa mi gasa, mi stimola, mi spinge nella giusta direzione e mi aiuta ad ambientarmi. Finora è andato tutto bene". Compresa la vetta ritrovata della classifica: "È bello vedere che abbiamo gli stessi punti della Juve, ma mancano ancora tante partite prima della fine".
 
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A Eriksen sono bastati 20 minuti. "Vittoria speciale. Qui i tifosi li senti pure nel bus..."

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Il danese entusiasta del derby, nonostante 70 minuti in panchina: "E se fosse entrata la punizione sarebbe stata l’estasi"

10 febbraio - 10:46 - Milano

La panchina non è un problema, se alla fine puoi fare festa così. Il primo derby di Christian Eriksen è un successo, anche se dura poco più di venti minuti. In realtà il danese se l’è goduto tutto, anche il tempo seduto vicino ai compagni, anche l’avvicinamento allo stadio di San Siro. Per uno affamato di nuove esperienze, l’atmosfera del derby è stata una conferma della bontà della scelta. Lo spiega alla stampa danese a fine match, con una faccia che non lascia dubbi sulla sua soddisfazione: "Alla fine è stata una grande esperienza: il primo tempo era stato triste, ma vincere così, in rimonta, è molto molto speciale. E adesso esco dallo stadio con questo grande sorriso…".

L’ATMOSFERA — Christian è stato colpito dall’accoglienza alle squadre dei tifosi: "Avevano preparato questa grande coreografia che occupava tutta la Curva. In Premier è qualcosa che non succede, anche perché non glielo permettono. Ma qui senti davvero la spinta dei tifosi, sin da quando arrivi con l’autobus. Battono sulle fiancate, li senti vinci e carichi, capisci quanto è importante il match".

LA PUNIZIONE — E così quando entri in campo, lo fai come ha fatto Eriksen, andato subito vicinissimo a far esplodere San Siro, con una punizione che da queste parti i tifosi non vedevano da tempo: "All’inizio pensavo di metterla in mezzo, di provare una soluzione di quelle studiate. Ma poi ho visto che il Milan difendeva molto profondo e c’erano poche possibilità. Ho guardato Brozovic, che mi ha detto di provare a tirare. E ho tirato. L’ho presa proprio bene, o forse no, visto che non è entrata. Ma visto come è finita, la traversa non sarà un incubo, ma resta una soddisfazione. Certo, se fosse entrata sarebbe stata l’estasi, una ciliegina su una super-torta".

LA JUVE — Ma anche così Eriksen, che a fine match si è fermato a parlare a lungo con il c.t. Åge Hareide, è andato vicino al derby sognato: "Sento davvero che molti tifosi sono felici del mio arrivo. E la cosa mi gasa, mi stimola, mi spinge nella giusta direzione e mi aiuta ad ambientarmi. Finora è andato tutto bene". Compresa la vetta ritrovata della classifica: "È bello vedere che abbiamo gli stessi punti della Juve, ma mancano ancora tante partite prima della fine".


LA JUVE GIOCA CON UN UOMO IN MENO """""SARRI"" ? ? ? ? ? ? ? ?
 
LA JUVE GIOCA CON UN UOMO IN MENO """""SARRI"" ? ? ? ? ? ? ? ?
Ciao Pietro sono contento della tua decisione di rimanere tra noi.
Secondo il mio umile pensiero la Juve fa male a puntare solo su Ronaldo...ci sono altri giocatori bravi nella rosa ma chissà come mai sembra che c'è solo lui.
E' quello che stà succedendo al Milan con Ibra.
Ma sono vere le voci che girano che Icardi va alla Juventus?...DUE GALLI NON POSSONO STARE IN UN POLLAIO!!!!!
A proposito Lucia è inc....ta nera nel primo tempo era gasatissima ma poi ha messo un broncio, per fortuna il derby è solo due volte l'anno.:eek:
Buon pomeriggio:cool:
 
Ciao Pietro sono contento della tua decisione di rimanere tra noi.
Secondo il mio umile pensiero la Juve fa male a puntare solo su Ronaldo...ci sono altri giocatori bravi nella rosa ma chissà come mai sembra che c'è solo lui.
E' quello che stà succedendo al Milan con Ibra.
Ma sono vere le voci che girano che Icardi va alla Juventus?...DUE GALLI NON POSSONO STARE IN UN POLLAIO!!!!!
A proposito Lucia è inc....ta nera nel primo tempo era gasatissima ma poi ha messo un broncio, per fortuna il derby è solo due volte l'anno.:eek:
Buon pomeriggio:cool:

Non Credo che il problema sia RONALDO.. Lui segna ad ogni partita . Anche conti conta su LUKAKU e Martinez . Sarri non è un allenatore di grossi Club .. Poi deve scegliere un Modulo di Gioco , ogni volta cambia . I giocatori no ci capiscono piu' .. Ero rimasto allibito del risultato del Primo Tempo dell 'inter (anche un po contento devo dire ) ma dopo pochi minuti del secondo tempo quando L'inter a segnato o capito che era Finita per il MILAN . Infatti dopo un paio di minuti sul 2 a 2 ho pensato ora il MIlan ne prende na cinquina ..
 
STASERA PIZZATA TRA INTERISTI......SPERO NON MI VADA DI TRAVERSO!!!!! :LOL: :LOL:



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Diretta Inter-Napoli ore 20.45: probabili formazioni

I nerazzurri, reduci dalla vittoria in rimonta nel derby, sfidano nella semifinale d'andata di Coppa Italia la squadra di Rino Gattuso che, nel turno precedente, ha eliminato i campioni in carica della Lazio

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MILANO - L'Inter di Antonio Conte, reduce dall'incredibile vittoria in rimonta nel derby contro il Milan, ospita stasera alle ore 20.45 allo stadio Meazza il Napoli di Rino Gattuso per la semifinale d'andata di Coppa Italia. Gli azzurri, che sembravano essersi messi alle spalle un periodo complicato dopo le due vittorie consecutive in campionato, domenica hanno perso in casa contro il Lecce (3-2). Il Napoli è arrivato fino a questa fase della coppa nazionale eliminando prima il Perugia (2-0) e poi i campioni in carica della Lazio grazie alle reti di Lorenzo Insigne, unico marcatore azzurro nella competizione. L'Inter, invece, agli ottavi ha superato il Cagliari (4-1), mentre nei quarti ha battuto la Fiorentina (2-1) grazie ai gol di Candreva e Barella. Dopo la sfida di stasera al Meazza, le due squadre si ritroveranno nuovamente di fronte il 5 marzo al San Paolo per il match di ritorno

Le probabili formazioni di Inter-Napoli

Conte cambia qualcosa rispetto all'11 iniziale del derby. In attacco ritrova Lautaro Martinez che dovrebbe far coppia con Lukaku. A centrocampo dovrebbe rientrare Sensi, con Moses e Biraghi sulle fascie. In difesa, con il rientro di Bastoni, squalificato per la stracittadina, si ricompone il tridente completato da Skriniar e De Vrij. Non recupera Handanovic, pertanto tra i pali dovrebbe essere confermato Padelli. Gattuso dovrebbe rispondere con un 4-3-3 a trazione anteriore. In difesa dovrebbe riposare Koulibaly, con Maksimovic e Manolas che dovrebbero comporre la coppia centrale. Ancora panchina per Allan. In mediana dovrebbero infatti giocare Fabian Ruiz, Demme ed Elmas. Al centro dell'attacco non dovrebbe esserci Milik, che dovrebbe partire in panchina, bensì Mertens, con Callejon e Insigne larghi.


INTER (3-5-2): Padelli; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Moses, Barella, Brozovic, Sensi, Biraghi; R.Lukaku, L.Martinez. ALL.: Conte.

A DISP.: Berni, Stankovic, Godin, D'Ambrosio, Ranocchia, Young, Candreva, Vecino, Eriksen, Borja Valero, Esposito, Sanchez.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Mario Rui; Elmas, Demme, Fabian Ruiz; Callejon, Mertens, Insigne. ALL.: Gattuso.

A DISP.: Meret, Karnezis, Luperto, Koulibaly, Allan, Lobotka, Politano, Llorente, Lozano, Milik.

ARBITRO: Calvarese di Teramo.
 
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Notizie Nerazzurre

16 febbraio 2020 - 7:54

Lazio-Inter, le probabili formazioni: c’è Correa con Immobile, Eriksen parte dalla panchina

Le possibili scelte di Inzaghi e Conte per il match dell’Olimpico

Sfida dal sapore di vetta quella che coinvolge Lazio ed Inter all’Olimpico. Questa sera i biancocelesti di Inzaghi, imbattuti in casa in campionato, ricevono i nerazzurri di Conte che in trasferta non hanno mai perso. Scontro ad alta quota tra le due formazioni, pronte a darsi battaglia per provare ad insidiare da vicino la Juventus e perché no provare a scappar via, con i bianconeri in scena questo pomeriggio in casa contro il Brescia. La Gazzetta dello Sport racconta le probabili formazioni del match con i dubbi dei due tecnici protagonisti.

Nel 3-5-2 di Conte spazio a Skriniar, Godin ed il grande ex De Vrij al centro della difesa, con Padelli confermatissimo tra i pali. A centrocampo, Candreva in vantaggio per la maglia da titolare sulla corsia di destra, con Young invece dirottato in zona mancina. Brozovic in regia, con Barella e Vecino, con l’uruguaiano dal 1′ complice l’infortunio di Sensi ed il rodaggio di Eriksen. In avanti torna in campionato la coppia Lukaku-Lautaro, con l’argentino al rientro post squalifica. Tra i biancocelesti mancherà Lulic sulla fascia sinistra, sostituito da Jony. Luiz Felipe, Acerbi e Radu comporranno il terzetto difensivo davanti a Strakosha, con Lazzari in scena sull’out di destra. Leiva, Milinkovic e Luis-Alberto in mezzo, con Immobile supportato da Correa, in vantaggio su Caicedo per l’altra maglia dell’attacco. Queste le probabili formazioni di Lazio-Inter, in un match che si preannuncia caldissimo.


INTER (3-5-2): Padelli; Skriniar, de Vrij, Godin; Candreva, Barella, Brozovic, Vecino, Young; Lautaro, Lukaku.
All. Conte


LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile.
All. Inzaghi
 
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"Inter mal di testa. Lazio e Juve festa": così La Gazzetta dello Sport in apertura. Alla Lazio lo scontro diretto con l'Inter: biancocelesti al secondo posto, a -1 dalla Juve capolista, tornata alla vittoria ieri nel match contro il Brescia. Vittoria nel posticipo per la formazione di Inzaghi. Successo in rimonta. Il gol di Young illude gli ospiti. Nella ripresa un rigore di Immobile e il gol di Milinkovic-Savic lanciano la Lazio. Il centrocampo più forte d'Italia schianta l'Inter. E' corsa a 3 per lo Scudetto. Inzaghi a -1: "Siamo da titolo". Conte a-3: "Non siamo ancora grandi".
La Juve - Tante buone notizie per la Juventus che nel pomeriggio aveva battuto il Brescia con il punteggio di 2-0. "Sarri primo da solo. Dybala segna e zittisce i fischi. Il ritorno di Chiellini". Segna Dybala su punizione. I bianconeri la chiudono con Cuadrado e vincono anche senza Ronaldo. Nel finale l'atteso ritorno di Giorgio Chiellini a oltre 5 mesi dall'infortunio al crociato.
Monday night - La giornata di Serie A non è ancora finita. Stasera in campo Milan e Torino. "Ibra-Belotti a San Siro. Gullit: 'Milan, segui Boban e Maldini. Serve chiarezza'". Intervista all'ex campione rossonero: "Solo i giovani non bastano".
Rilancio Napoli - Ritorna il sorriso anche in casa Napoli. Vittoria in trasferta, alla Sardegna Arena, con una magia di Dries Mertens. "Magia Mertens, il Napoli va. Ma Gattuso: 'Non mi fido'. Contestazione Cagliari". Altre di A: Gervinho torna e il Parma è sesto. La Fiorentina ne fa 5: Samp a picco.
 
CLASSIFICA 24^ GIORNATA
1
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Juve 57 2418334623
2
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Lazio 56 2417525521
3
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Inter 54 2416624922
4
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Atalanta 45 2413656332
5
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Roma 39 2411674332
6
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Verona 35 249872824
7
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Parma 35 2410593230
8
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Milan 35 2410592631
9
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Napoli 33 249693734
10
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Bologna 33 249693739
11
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Cagliari 32 248883836
12
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Sassuolo 29 2485113839
13
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Fiorentina 28 2477103135
14
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Torino 27 2483132743
15
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Udinese 26 2475122036
16
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Lecce 25 2467113245
17
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Sampdoria 23 2465132643
18
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Genoa 22 2457122743
19
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Brescia 16 2444162144
20
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Spal 15 2443171842
 
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20 febbraio 2020 - 15:53

Ludogorets-Inter, 18,55
Dopo l'eliminazione dalla fase a gironi della Champions, i nerazzurri di Antonio Conte sfidano la squadra bulgara nei sedicesimi di finale di Europa League

Di fronte ci sarà la squadra che sta dominando il campionato bulgaro

Siamo a poche ore dal fischio d’inizio alla Ludogorets Arena per la gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra Ludogorets ed Inter. Il club nerazzurro torna in Bulgaria dopo la sfida all’ Etar Veliko nella Coppa Uefa 1974/75.

Come riporta Inter.it infatti, l’Inter ha tutti precedenti positivi contro le squadre bulgare: sono due le vittorie e tre i pareggi. Allo stesso modo anche il Ludogorets hanno bei ricordi contro la Lazio nella stagione 2013/2014, un po’ meno con il Milan nel 2018 che gli costò l’eliminazione dall’Europa League proprio a favore dei rossoneri. Il club del mister Vrba domina da anni il campionato ed arriva a questo match con 15 vittorie e 6 pareggi nella Serie A bulgara.

Se parliamo di sedicesimi di finale di Europa League ed anche di Coppa Uefa, l’ultima eliminazione dell’Inter risale alla stagione 1981/1982. Romelu Lukaku è il bomber della competizione: il belga ha infatti segnato in tutte le ultime cinque partite disputate con la maglia dell’Everton (otto gol).


probabili formazioni

Ludogorets-Inter:

LUDOGORETS (4-2-3-1): Iliev; Cicinho, Moti, Terziev, Nedyalkov, Dyakov, Anicet; Jorginho, Marcelinho, Wanderson; Keseru. ALL.: Vrba.
A DISP.: Stoyanov, Ikoko, Manolev, Badji, Cauly, Swierczok, Tchibota.

INTER (3-5-2): Padelli; Godin, Ranocchia, D'Ambrosio; Moses, Vecino, Borja Valero, Eriksen, Biraghi; Sanchez, Martinez. ALL.: Conte.
A DISP.: Stankovic, De Vrij, Young, Barella, Candreva, Lukaku, Pirola.

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna).
 
E L'ANDATA....E' ANDATA :p:p:p:p

Ludogorets-Inter 0-2: gol e highlights dei sedicesimi di Europa League

20 feb 2020 - 20:48

LUDOGORETS-INTER 0-2

71' Eriksen, 94' rig. Lukaku
Un mattone importante sulla qualificazione. L’Inter non fallisce l’appuntamento di Razgrad e mette in ghiaccio il passaggio del turno grazie al 2-0 ai danni del Ludogorets. Gara risolta nella ripresa dai nerazzurri, con il primo gol ‘italiano’ di Christian Eriksen. Prima e dopo anche due legni per la squadra di Conte, uno dei quali colpiti proprio dal centrocampista danese, cresciuto alla distanza. Il punto esclamativo sull’incontro lo mette poi Lukaku, entrato nell’ultimo quarto di gara al posto di Lautaro, non in forma smagliante e costretto a saltare la sfida di ritorno a causa del giallo che gli varrà la squalifica. Poco male per l’Inter, chiamata tra una settimana a difendere questo doppio vantaggio contro una squadra, quella bulgara, incapace quest’oggi di impensierire Padelli all’interno dei 90 minuti. Sottovalutare l’impegno sarebbe un errore, ma la strada verso gli ottavi è tutta in discesa.

Ampio turnover per Conte – forzato in parte – che propone Eriksen titolare, con Vecino e Borja Valero a completare la cerniera di centrocampo. In attacco Sanchez fa coppia con Lautaro, in difesa torna Ranocchia. Dall’altra parte Vrba sceglie il 4-3-3, con Swierczok punta centrale e Marcelinho-Wanderson ai lati. L’Inter approccia bene il match e crea il primo pericolo dopo meno di due minuti, con il sinistro di Biraghi murato in corner. La pressione, però, si alleggerisce e permette agli avversari di venir fuori e non farsi schiacciare. L’unico altro brivido del primo tempo lo produce ancora il terzino della Nazionale, questa volta con un destro al volo a incrociare che trova l’opposizione del portiere. Decisamente più divertente la ripresa, inaugurata dal palo di Sanchez. Il cileno va di tacco sull’assist di Moses e, complice una deviazione, colpisce il legno. A questo punto della partita sale in cattedra Eriksen che scalda il destro e mira l’angolo, chiamando Iliev al grande intervento. Al 71’, però, l’estremo difensore del Ludogorets non può nulla: Lukaku fa sponda per il danese che, dal limite, piega le mani del portiere e fa 1-0. L’ex Tottenham prende fiducia e va subito a un passo dal raddoppio, ma questa volta la traversa gli nega la gioia del gol. L’Inter gestisce il vantaggio e, in pieno recupero, riesce anche a trovare la rete della sicurezza. Il Var segnala un fallo di mano in area di Anicet e dal dischetto Lukaku fa 2-0. Tra una settimana il ritorno a San Siro.

TABELLINO
LUDOGORETS (4-2-3-1): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Dyakov (67' Badji), Anicet, Souza (90' Biton); Marcelinho, Swierczok (76' Tchibota), Wanderson. All. Vrba

INTER (3-5-2): Padelli; Godin, Ranocchia, D'Ambrosio; Moses (72' Barella), Vecino, Borja Valero, Eriksen, Biraghi (81' Young); Sanchez, Lautaro Martinez (64' Lukaku). All. Conte

Ammoniti: Lautaro Martinez (I), Grigore (L), Wanderson (L), Tchibota (L), Anicet (L)
 
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Qualche rotazione per Conte, che guarda anche alla sfida di domenica contro la Juventus. Squalificato Lautaro, Lukaku dovrà fare gli straordinari, mentre Eriksen partirà di nuovo dall'inizio. Brozovic va verso un turno di riposo: al suo posto pronto Borja Valero

Un ultimo scatto verso gli ottavi di finale. L'Inter, che ha vinto la partita di andata in Bulgaria per 2-0, vede ad un passo il passaggio del turno ma c'è un ultimo sforzo da fare. A San Siro, davanti ai propri tifosi, che daranno la carica anche in vista del big match di campionato in programma l'1 marzo all'Allianz Stadium contro la Juventus. Dall'altra parte il Ludogorets, che ha perso tutte le ultime tre partite in competizioni europee contro squadre italiane, senza segnare neanche una rete. Tutto fa ben sperare Conte, anche perché l’Inter ha superato il turno in 17 delle precedenti 18 sfide ad eliminazione diretta tra Champions ed Europa League dopo aver vinto la gara d’andata. L’unica eccezione è stata contro il Villarreal nei quarti di finale di Champions nel 2005/06. L'allenatore nerazzurro si affiderà a Lukaku che, grazie al gol su rigore al 95' e l’assist per Christian Eriksen nel match d’andata, è diventato il giocatore dell'Inter che ha preso parte a più reti di ogni altro giocatore in stagione in Europa League (sei: tre centri e tre assist).

Inter, Conte con Eriksen dal 1'
Qualche rotazione per Conte, che guarda inevitabilmente alla gara dello Stadium contro la Juventus. Fra i pali ci sarà ancora una volta Padelli, in attesa del recupero di Handanovic. Oltre al portiere sloveno, non sono a disposizione Gagliardini e Sensi, con il primo dubbio che riguarda la difesa: ballottaggio fra Bastoni e Godin, anche se il primo appare nettamente favorito per una maglia da titolare. In mediana Brozovic va verso un turno di riposo, con Borja Valero pronto a prenderne il posto. Staffeta fra Barella e Vecino, ma sarà l'ex Cagliari molto probabilmente a prendere parte alla gara. Ancora dal 1', così come all'andata, Eriksen, mentre davanti - squalificato Lautaro - toccherà a Lukaku fare gli straordinari.

INTER (3-5-2) probabile formazione: Padelli; D’Ambrosio, Ranocchia, Bastoni; Moses, Barella, Borja Valero, Eriksen, Biraghi; Lukaku, Sanchez. All. Conte

Ludogorets, Keseru stringe i denti
Molti meno dubbi, invece, per Vrba, che cercherà il miracolo con i titolari. Difficile, quasi impossibile, ribaltare il 2-0 subito in casa, ma la squadra bulgara si presenta a San Siro al gran completo. Confermato il 4-2-3-1, con Iliev fra i pali e la linea difensiva composta da Cicinho, Terziev, Grigore e Nedyalkov. A centrocampo si candidano per una maglia da titolare Anicet e il capitano Dyakov. Sulla trequarti pronto Marcelinho, con Keseru - bomber della squadra - che ci sarà nonostante qualche problema fisico accusato negli ultimi giorni.

LUDOGORETS (4-2-3-1) probabile formazione: Iliev; Cicinho Terziev, Grigore, Nedyalkov; Anicet, Badji; Lukoki, Marcelinho, Wanderson ; Keseru. All. Vrba.

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Restrizioni, divieti di accesso a tifosi e stampa, conferenze annullate e giocatori bulgari che arrivano a Milano con le mascherine al volto, i guanti a proteggere le mani, il gel disinfettante in valigia e un epidemiologo al seguito: è la vigilia di Inter-Ludogorets stravolta dall'emergenza del Coronavirus. Lo stadio, come già trapelato ieri, sarà off limits anche per i giornalisti. Le attività della vigilia, dalle conferenze, all'allenamento aperto alla stampa fino al pranzo Uefa delle dirigenze, sono state annullate. ''L'Inter - scrive il club in una nota - sta adottando tutte le misure cautelari e preventive necessarie a tutelare gli atleti e il personale che opererà nel corso della gara. Tutti i provvedimenti adottati, come la chiusura degli spazi di ospitalità e l'annullamento di tutte le attività che avrebbero richiesto l'assembramento di persone, hanno visto il club profondere il massimo impegno e sono rivolte al garantire lo svolgimento della gara in condizioni di sicurezza''. E' l'applicazione dei decreti emanati dalle autorità in seguito all'emergenza del coronavirus. Si giocherà in un clima surreale che non piace a nessuno, neppure ad Antonio Conte che domenica tornerà allo Stadium per affrontare la Juventus anche in quel caso a porte chiuse: ''Non è sicuramente bello, alla fine il calcio ha bisogno del pubblico, di sentire intorno l'atmosfera che è la cosa più bella al di là della partita. Però ci rimettiamo a delle decisioni prese per ordine sanitario, mi auguro che però torni tutto quanto prima alla normalità''. C'è preoccupazione soprattutto per il Ludogorets arrivato a Milano con un volo charter in mattinata. La squadra bulgara indosserà sempre la mascherina ed eviterà contatti con i cittadini italiani. Si limiteranno anche le uscite e, una volta rientrati in Bulgaria, tutta la delegazione si sottoporrà ad un test per scongiurare il contagio. ''Non mi era mai successo niente del genere. Lunedì l'allenatore, nel discorso alla squadra - racconta al Mundo Deportivo il preparatore atletico del Ludogorets - ha chiesto ai giocatori se volevano viaggiare. Ha detto loro che se qualcuno non avesse voluto esporsi a questa situazione, l'avrebbe capito''. L'allenatore Vrba ha raccontato le sue sensazioni una volta arrivato a Milano: ''Guardando la situazione a Milano, dico che gli italiani non prendono questo problema seriamente come succede in Bulgaria''. A tranquillizzare i tifosi bulgari preoccupati per la salute dei giocatori ci pensa il capitano della squadra Svetoslav Dyakov: ''Non siamo preoccupati. L'isteria è un po' più grande di quanto dovrebbe essere. Giocheremo una partita. Ci spiace perché lo stadio sarà vuoto. Abbiamo atteso questa partita contro una grande squadra perché arrivassero più persone. Non è bene per noi giocare in uno stadio vuoto''. Nel silenzio di San Siro, l'Inter si giocherà la qualificazione agli ottavi con il risultato favorevole del 2-0 dell'andata. Conte, che ricorda che ogni partita in realtà comincia dallo 0-0, darà una chance ai meno utilizzati. Si rivedranno dal 1' sia Eriksen che Sanchez: ''Sicuramente queste gare sono ulteriori test per capire come stanno dal punto di vista fisico e tattico alcuni giocatori in ritardo come loro e per vedere la loro condizione''. In campo scenderà un'Inter a maggioranza italiana in cui potrebbero trovare spazio ben sei 'azzurri'. L'ultima volta accadde il 28 maggio 2017 contro l'Udinese, prima ancora nel 2003 contro la Reggina. ''Quella che andiamo ad affrontare è una fase che in base ai risultati determina la nostra posizione. Alla fine di questo ciclo vedremo che ambizioni potremo avere, in che posizione saremo'', aggiunge Conte.
Una settimana importante tra Europa e scudetto, con l'ombra del coronavirus che condiziona ma non deve distrarre perché l'Inter nel deserto di San Siro e poi dello Stadium si giocherà gran parte della stagione.


 
Vittoria, turnover e nessun infortunio: l’Inter sbriga la pratica Ludogorets e vola agli ottavi

Ritorno sedicesimi Europa League: la squadra di Conte, forte del 2-0 in Bulgaria, rimonta con Biraghi e Lukaku la rete iniziale di Cauly
27 febbraio - 22:54 - Milano

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Sei minuti di spavento, poi tutta discesa. L’Inter supera il Ludogorets e centra il passaggio agli ottavi di finale di Europa League (sorteggio venerdì a Nyon, ore 13) senza sudare nemmeno troppo, come da speranza di tutto il mondo nerazzurro in vista della sfida scudetto di domenica contro la Juve. Nel deserto di San Siro l’Inter fa il suo dovere, ma qualcosa da rivedere c’è ancora: ha subito ancora una volta gol – seppur al limite dell’irregolare – e concesso nel primo tempo troppo campo ai bulgari. In positivo la buona prova di Sanchez: la condizione cresce, la voglia è la stessa così come la qualità. E gli assist per Lukaku ne sono la prova.

PAURA E SOLLIEVO -
L’avvio dell’Inter è convincente: Sanchez trova Lukaku in campo aperto ma il belga calcia debolmente col destro e grazia Iliev. L’Inter sembra in controllo, ma appena abbassa un attimo l’attenzione viene sorpresa dal Ludogorets. Cualy (26’) è lesto e furbo a far suo un cross dalla destra – con spintarella su Godin – e poi è bravo a calciare dal basso verso l’alto, accarezzando la parte bassa della traversa, per battere Padelli e dare vita alle speranze bulgare. Speranze che durano appena sei minuti: Eriksen trova un bel corridoio per Biraghi che defilata calcia e favorito da una deviazione beffa Iliev per l’1-1. Barella da fuori (39’) impensierisce ancora Iliev, poi nel recupero arriva il vantaggio nerazzurro: Sanchez pennella per Lukaku, il belga schiaccia di testa ma la conclusione viene respinta di piede da Iliev e torna verso Romelu, che da terra e sempre di testa infila il 2-1.

LEGNI AVVERSI
Nella ripresa Conte lascia negli spogliatoi Barella e manda dentro Brozovic (probabilmente cambio calcolato) ma l’Inter invece di provare a gestire cerca subito il colpo del kappao. Sanchez ha voglia di lasciare il segno e al 6’ si libera bene da fuori e spara potente, centrando la traversa. Inter sfortunata anche al 14’: Lukaku calcia potente in diagonale, Iliev tocca quel tanto che basta per mandare la palla sul palo. E’ l’ultimo guizzo del gigante belga, che al 17’ lascia il posto al baby Esposito. L’Inter è in pieno controllo e l’ultima mezzora – anche a causa del silenzio di San Siro – sembra quasi un allenamento infrasettimanale. Tanto che l’atteggiamento dei nerazzurri fa un po’ arrabbiare Conte. Al 22’ dopo un disimpegno pigro di Godin, il Ludogorets costruisce una buona palla gol, ma sul destro violento di Swierczok (appena entrato) Padelli è bravo a metterci una pezza. E’ l’ultimo vero brivido di una sfida durata in realtà poco più di un tempo. Ora l’Inter può pensare soltanto alla Juve.
 
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Il caos recuperi e la polemica tra l'Inter e la Lega con tutti gli scenari, il calcio giocato con la splendida Atalanta di Lecce e la vittoria della Roma a Cagliari, le conseguenze del coronavirus sugli altri sport e molto altro.


2 marzo - 1:30 - Milano


Le conseguenze dell'emergenza coronavirus sulla Serie A, il botta e risposta tra il presidente della Lega Dal Pino e l'a.d. dell'Inter Marotta e naturalmente il calcio giocato, con le vittorie dell'Atalanta e della Roma, protagoniste delle uniche partite disputate nella domenica di campionato. Dalla prima all'ultima pagina, da Juve-Inter alla MotoGP, dallo sci al basket con le pagelle, le opinioni e le interviste dedicate a tutti gli sport.
 

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