mihael
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SANTA MARIA DELLA NEVE
Il culto della Madonna della Neve è legato alla nascita della più grande chiesa dedicata alla Vergine: Santa Maria Maggiore e all’evento della straordinaria nevicata avvenuta durante la stagione estiva. L’importanza di celebrare la contemporaneità di questi due avvenimenti è nel fatto che Maria è immagine stessa della Chiesa. Nel IV secolo, sotto il Pontificato di Papa Liberio, un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni e sua moglie, non avendo figli, decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata. La Madonna gradì il desiderio e apparve in sogno ai due, la notte fra il 4 e il 5 agosto, dicendo che avrebbe indicato con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa. La mattina dopo, i coniugi si recarono da Papa Liberio a raccontare il sogno fatto e si scoprì che anche il Papa aveva fatto lo stesso sogno. Si recarono sul luogo indicato, il colle Esquilino, che trovarono coperto di neve, in piena estate. Il Pontefice tracciò il perimetro, seguendo la superficie del terreno innevato e lì fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi. Questo narra la tradizione che, però, non trova riscontro in nessun documento. La chiesa fu detta “Liberiana” dal nome del Pontefice, ma dal popolo fu chiamata Santa Maria “ad Nives”, della Neve. Più tardi, questa chiesa fu abbattuta da Sisto III che fece edificare una basilica più imponente e maestosa, a cui diede il nome di Basilica di Santa Maria Maggiore, per indicare la sua preminenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
Il culto della Madonna della Neve è legato alla nascita della più grande chiesa dedicata alla Vergine: Santa Maria Maggiore e all’evento della straordinaria nevicata avvenuta durante la stagione estiva. L’importanza di celebrare la contemporaneità di questi due avvenimenti è nel fatto che Maria è immagine stessa della Chiesa. Nel IV secolo, sotto il Pontificato di Papa Liberio, un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni e sua moglie, non avendo figli, decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata. La Madonna gradì il desiderio e apparve in sogno ai due, la notte fra il 4 e il 5 agosto, dicendo che avrebbe indicato con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa. La mattina dopo, i coniugi si recarono da Papa Liberio a raccontare il sogno fatto e si scoprì che anche il Papa aveva fatto lo stesso sogno. Si recarono sul luogo indicato, il colle Esquilino, che trovarono coperto di neve, in piena estate. Il Pontefice tracciò il perimetro, seguendo la superficie del terreno innevato e lì fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi. Questo narra la tradizione che, però, non trova riscontro in nessun documento. La chiesa fu detta “Liberiana” dal nome del Pontefice, ma dal popolo fu chiamata Santa Maria “ad Nives”, della Neve. Più tardi, questa chiesa fu abbattuta da Sisto III che fece edificare una basilica più imponente e maestosa, a cui diede il nome di Basilica di Santa Maria Maggiore, per indicare la sua preminenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.