Padova, Musei Civici agli Eremitani
sabato 22 marzo 2008 – domenica 4 maggio 2008
Nell’ambito della manifestazione Padova Aprile Fotografia – passaggi / paesaggi 2 si inaugura Venerdì 21 marzo alle ore 19.00, nelle prestigiose sale dei Musei Civici agli Eremitani, la mostra:
Buby Durini for Joseph Beuys.
La mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, con il sostegno della Regione del Veneto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Lucrezia De Domizio Durini e Enrico Gusella, presenta i lavori di una delle figure più emblematiche dell’arte del novecento. Le opere in mostra sono parte integrante nella sua matrice iconografica e ontologica dell’Operazione Difesa della Natura svolta in Italia negli ultimi 15 anni di vita dal maestro tedesco con la costante collaborazione di Lucrezia De Domizio e con l’occhio magico di Buby Durini, un’operazione diffusa e famosa in tutto il mondo della cultura internazionale. La Difesa della Natura è il più grande capolavoro di Joseph Beuys, uno tra i più significativi ed emblematici personaggi dell’arte mondiale del secondo dopoguerra. L’Operazione non va intesa solamente in un aspetto ecologico, ma principalmente va letta in senso antropologico: difesa dell’uomo, dell’individuo, della creatività, dei Valori Umani, temi oggi più che mai attuali in tutto il pianeta terra.
La mostra inedita, registrata in forma globale, quale proposta culturale, rispecchia un enunciato in cui ogni immagine (gigantografie, grafiche e opere uniche derivate da fotografie di Buby Durini) è rivolta, nella diversa specularità di luoghi e tempi, all’espansione del pensiero beuysiano e all’energia umana intesa come regalità creativa. Per Buby Durini, biologo, ricercatore, studioso di problematiche sociali e agricole, la fotografia era la sua innata passione. Per Durini fotografare corrispondeva al profondo bisogno di soddisfare l’anima, intesa quale punto di osservazione di forze, immagini, gesti: voleva dire sincronizzare tensioni, progettare e comunicare il linguaggio seducente e avvincente dell’avventura umana. Durini fotografava solo ciò che amava: uomini, animali e piante ed è proprio in questo crocevia di amore cosmico che ha vissuto insieme a Joseph Beuys un irripetibile coinvolgimento personale e storico dove una profonda amicizia e una simbiosi di intenti sigillano una relazione di solidale collaborazione rivolta ai fondamenti dell’esistenza umana. Buby Durini è il compagno di viaggio che per circa quindici anni - dal 1971 al giorno della prematura scomparsa del Maestro tedesco, il 23 gennaio 1986 - attraverso l’obiettivo fotografico in diversi paesi del mondo, dall’Abruzzo alla famosa antologica del Guggenheim di New York, da Venezia a Kassel, da Düsseldorf a Roma, dalle Seychelles a Tokyo, da Londra a Napoli… ha vissuto un rapporto esistenziale, unico e costante, tra rappresentazione e cognizione, tra senso umano e ipotesi scientifica.
E’ dall’immane archivio fotografico di Buby Durini che Joseph Beuys crea la regale opera Guggenheim Museo (1979) e, come per la famosa opera Arena, sceglie e firma 100 diverse fotografie: un corpo unico, per ricordare al mondo il suo iter storico dell’intera Operazione Difesa della Natura. Nell’opera Grassello - Pescara Düsseldorf Pescara - , presenza stabile al MART di Rovereto, l’obiettivo fotografico di Buby Durini interpreta l’espressione alchemica della chimica del viaggio. Dalle foto nascono anche grafiche che il Maestro tedesco sigilla come documenti, momenti storici irripetibili come Tram Stop (Biennale di Venezia, 1976), Interno ed Esterno Kassel ( Documenta VI, 1977), quale espansione del suo pensiero: la sua Living Sculpture.
La Mostra Buby Durini for Beuys indica così un ricco e personale percorso operativo e spirituale, una dinamicità volta a caratterizzare l’opera quale ampliamento di autenticità. Nella compartecipazione l’essere personale di Beuys, attraverso l’occhio fotografico di Buby Durini, diviene impersonale e in questo senso l’imm