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►INTER 2020-2021 - E ALTRO◄

Roberto57

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Sab 12 dicembre 2020

CdS - Inter unica insufficiente tra le sfidanti al Milan. Dodici giorni per puntare alla vetta​

"Alla sosta di Natale mancano 12 giorni, con quattro giornate di campionato: ritmo serrato, emozioni sicure e pronostici complicati" per le squadre che vorranno e dovranno puntare il Milan, in cima alla classifica e senza accenni di voler cedere il passo. "Escludendo l’Atalanta che oggi ha un distacco troppo pesante dal Milan (12 punti), cinque delle sei qualificate in Champions e in Europa League vanno considerate in corsa per lo scudetto, almeno quanto l’Inter, l’unica esclusa dalle coppe, per la quale lo scudetto è diventato un obbligo" sottolinea il Corriere dello Sport. Il Milan però vince e convince anche Ibrahimovic, il voto del quotidiano romano a quanto fatto finora dalla squadra di Pioli è 8.

Con qualcosa da correggere, il Sassuolo di De Zerbi, zoppicante nell ultime uscite, si prende una sufficienza: 6. Lo stesso voto dato alla Roma di Fonseca che potrebbe meritare di più ma viste le ultime due partite potrebbe fare di più. Mezzo in più alla Lazio di Inzaghi, che non ha ancora mostrato la sua vera natura: a momenti di forma incredibili che fanno ricordare la squadra pre-lockdown, alterna periodi meno entusiasmanti. La difficile qualificarsi in Champions fa ben sperare: 6,5. Poco sopra a tutte il Corriere dello Sport mette Juventus e Napoli, 7 a testa. Mentre insufficiente e sotto a tutte le sopraccitate c'è l'Inter, dopo la seconda batosta consecutiva con Conte in panchina che impone di guardare solo "l’orizzonte italiano, dove coraggio, idee e sentimenti positivi sono essenziali per andare avanti. In Serie A la forza fisica di Lukaku può essere sufficiente. Continueremo a vedere i palloni volanti verso il gigante, o magari Conte ci sorprenderà col segretissimo piano B. Voto allo stato di forma attuale: 5".
 

Roberto57

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Cagliari-Inter, ore 12,30 e le probabili formazioni.

Dopo la delusione in Champions i nerazzurri cercano il riscatto in campionato per non perdere il passo del Milan, Di Francesco punta sui giovani: Carboni favorito per affiancare Walukiewicz


L’Inter cerca il riscatto dopo l’eliminazione in Champions League. “Dobbiamo essere uniti e compatti” ha proclamato ieri il tecnico Antonio Conte, che alle 12.30 a Cagliari dovrà cercare di non perdere il passo della capolista Milan, ora a +5. L’Inter punta sui totem Lukaku, Barella e Skriniar per ritrovare la via. Con Vidal ancora fuori, potrebbe essere il giorno di Eriksen. In attacco, anche in vista dell’impegno di mercoledì a San Siro contro il Napoli, potrebbe esserci un turno di riposo per Lautaro, con Alexis Sanchez favorito come spalla di Lukaku. A riposo anche Gagliardini, con Perisic e Darmian pronti a prendere il posto di Young e Hakimi. Di Francesco è invece orientato a confermare i giovanissimi Carboni e Walukiewicz come coppia centrale della difesa.

Le probabili formazioni —​

Cagliari (4-2-3-1): Cragno; Lykogiannis, Carboni, Walukiewicz, Faragò; Marin, Rog; Zappa, Joao Pedro, Sottil; Pavoletti. All. Di Francesco.

nter (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Darmian, Brozovic, Barella, Perisic; Eriksen; Lukaku Sanchez. All. Conte.

i precedenti —​

Nelle 80 sfide tra Inter e Cagliari giocate finora, 38 sono state vinte dai nerazzurri (28P, 14P). L’ultima partita, il 26 gennaio scorso, è finita con un pareggio (1-1) a San Siro. L’Inter ha vinto sei delle ultime nove partite di Serie A contro il Cagliari (1N, 2P), parziale nel quale ha segnato 21 gol (2,3 di media a match), ed è la squadra contro cui il Cagliari ha subito più gol in Serie A (134). Dal 2015 ad oggi, solo contro il Napoli (cinque sconfitte su cinque), il Cagliari ha perso più volte in casa in Serie A che contro l’Inter (quattro ko in cinque gare).
 

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Cagliari-Inter 1-3: gol di Barella, D’Ambrosio e Lukaku. Conte vince in rimonta

Pazza Inter. A Cagliari domina, va sotto ma nel finale trova la vittoria. È a -2 dal Milan​

Cragno si esalta, Sottil trova il gran gol al 42', ma nel finale Barella, D'Ambrosio e Lukaku riescono a ribaltare il risultato​

Rimonta, fantasmi scacciati e pure il piano B: ecco cosa c’era nel menu a pranzo dell’Inter a Caglari. Tre a uno per la squadra di Conte, che va sotto – dopo aver sprecato tantissimo – nel primo tempo con il gol di Sottil, ma poi nel secondo tempo – dopo il passaggio alla difesa a quattro, fa tre gol e trova la quarta vittoria consecutiva in campionato, lasciandosi alle spalle la delusione per l’eliminazione Champions di mercoledì.

PRIMO TEMPO —​

L’Inter approccia il match come meglio non potrebbe. E infatti, tra il 9’ e il 15’, i nerazzurri hanno sui piedi cinque occasioni per passare in vantaggio. In serie: al 9’ doppia chance, prima grazie a una magia di Eriksen per Lukaku, murato da Cragno che poi è bravo pure sul sinistro dello stesso danese. Al 12’ un cross di Eriksen trova Bastoni in area, ma la girata al volo col sinistro finisce alta. Ancora Inter, solo Inter, il Cagliari sta a guardare. Al 14’ combinazione Lukaku-Sanchez, con conclusione del belga sulla quale Cragno dice ancora no. E il portiere di Di Francesco si esalta ancora al 15’, quando su cross di Darmian Sanchez di testa non riesca a batterlo, trovando la respinta con i piedi. Il Cagliari non riesce ad alzare il baricentro, al 22’ il destro di Rog dai 20 metri è quasi un alleggerimento. C’è sempre Cragno in copertina, con l’intervento più difficile del primo tempo: è il 24’, Sanchez entra bene in area leggermente defilato sulla destra, ma la conclusione è ancora fermata dall’estremo difensore dei sardi. Prodotto lo sforzo più grande, ma senza passare in vantaggio, l’Inter sembra quasi rifiatare. Ci riprova Barella al 38’ con una bella girata al volo di destro su cross di Darmian: destro a lato. Sottil è il più vivo dei suoi, in mezzo Marin e Rog danno battaglia. Al 42’, quasi all’improvviso, passano i ragazzi di Di Francesco. Faragò avanza sulla destra, mette dentro ma trova la respinta di De Vrij, il pallone finisce sui piedi di Sottil che viene murato da Skriniar. L’azione però non è finita: il pallone si impenna, Sottil si coordina benissimo e con il sinistro al volo trova l’angolo più lontano: Cagliari avanti, al primo tiro nello specchio di Handanovic. L’Inter accusa il colpo, un minuto dopo Perisic fallisce l’ennesima chance quando solo davanti a Cragno – ma un po’ defilato sulla sinistra – calcia malissimo sul fondo. Dall’altra parte, al 46’, il Cagliari va vicino pure al 2-0: Faragò per Zappa, tiro cross con Pavoletti che sotto porta fallisce il (non semplice) tap-in.

RIBALTONE —​

Nel secondo tempo Conte cambia subito: fuori Perisic, ancora deludente, dentro Hakimi a destra con Darmian che va a sinistra. L’Inter riparte in maniera vigorosa, al 5’ è Skriniar a trovare la deviazione a centro area su assistenza di Darmian: pallone alto. Dopo 13’ finisce la gara di Eriksen: dentro Sensi. E poi anche Young per Darmian. E dopo neppure un minuto l’inglese va subito vicino al pareggio, con un sinistro sul palo lungo deviato in angolo da Cragno. Gara dal copione scritto, l’Inter palla a terra riesce a trovare la conclusione, come quando al 17’ Sensi innesca Sanchez, il cui destro è deviato in angolo. Altri cinque minuti ed è lo stesso Sensi a trovare la conclusione, dopo un inserimento centrale su cross di Hakimi. Primi cambi per Di Francesco: minuto 23 fuori Sottil e Faragò, dentro Nandez e Klavan, minuto 23, il Cagliari passa dunque a difendere a tre. Di qua Conte gioca il tutto per tutto: esce Bastoni, dentro Lautaro a 18’ dalla fine, con il passaggio alla difesa a quattro. E’ una partita a scacchi: Pavoletti non ne ha più, è il turno di Cerri, siamo ormai nell’ultimo quarto d’ora. E l’Inter sfiora ancora al gol con Sensi: destro deviato in angolo. Ed ecco l’1-1: corner di Sensi, Cragno respinge, dal limite dell’area Barella trova un destro al volo perfetto, proprio contro la sua ex squadra. Non cambia l’inerzia della gara, nerazzurri ora alla ricerca del ribaltone. Hakimi esce per infortunio, dentro D’Ambrosio a 7’ dalla fine. Ed è lui l’uomo del 2-1: cross di Barella sugli sviluppi di un angolo, sul secondo palo D’Ambrosio trova il colpo di testa che batte Cragno. Lo stesso portiere a 2’ dalla fine blocca il sinistro di Lukaku. Il Cagliari si butta in avanti. E a 100” dalla fine Cerri si divora il 2-2, dopo l’inserimento di Lykogiannis. Dentro Simeone, fuori Carboni, mentre nell’Inter Sanchez resta in campo nonostante un problema muscolare. Cinque minuti di recupero, al terzo dei quali Cragno su butta in area su corner. Ma così favorisce la ripartenza dell’Inter, Lukaku in campo supera proprio il portiere avversario a metà in campo e poi vola a porta vuota verso il 3-1. Lo Shakhtar è dimenticato.


 

Roberto57

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CLASSIFICA 11^ GIORNATA

Pos.PtsGVNPDRForma
1
Milan
Milan271183014VVN
2
Inter
Inter241173114VVV
3
Napoli
Napoli23 *1180315VVV
4
Juventus
Juventus231165014NVV
5
Sassuolo
Sassuolo22116419PNV
6
Roma
Roma21116328PNV
7
Verona
Verona19115426VNV
8
Atalanta
Atalanta17105235NPV
9
Lazio
Lazio1711524-2PVP
10
Udinese
Udinese1310415-1VVV
11
Cagliari
Cagliari1211335-5NNP
12
Bologna
Bologna1211407-6VPP
13
Sampdoria
Sampdoria1111326-3NPP
14
Parma
Parma1111254-7VNN
15
Benevento
Benevento1111326-10NNP
16
Spezia
Spezia1011245-8NPP
17
Fiorentina
Fiorentina911236-8PNP
18
Torino
Torino611137-8NPP
19
Genoa
Genoa611137-12PNP
20
Crotone
Crotone511128-15PPV
 

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Inter-Napoli, h. 20,45 le formazioni.​

Conte perde Sanchez, torna Lautaro con Lukaku. Riposa Ruiz​


Scontro diretto tra i nerazzurri e la squadra di Gattuso che potrebbe far riposare Ruiz. Inter senza Vidal, a centrocampo il trio Barella, Brozovic e Gagliardini



Inter (3-5-2 1): Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 15 Young; 9 Lukaku, 10 Lautaro. All.: Conte

Napoli (4-2-3-1): 25 Ospina; 22 Di Lorenzo, 44 Manolas, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 4 Demme, 5 Bakayoko; 11 Lozano, 20 Zielinski, 24 Insigne; 14 Mertens. All.: Gattuso
Arbitro: Massa

È diventata oramai un classico, stavolta però lo scontro è d’altissima quota. Inter e Napoli s’affrontano per la quinta volta nel 2020, ma per la prima sono una di fianco all’altra in classifica, divise da appena un punto (quello di penalizzazione del Napoli), insieme a caccia del Milan e tallonate dalla Juventus.


Antonio Conte rifiuta la condanna scudetto, «mi viene da sorridere a sentire che abbiamo l’obbligo di vincere», però intende arrivare fino in fondo, perché «vogliamo essere protagonisti». Per farlo l’Inter deve correre negli scontri diretti, dove troppo spesso non è riuscita a imporsi. «In questa stagione c’è maggior equilibrio, poi magari una prenderà il largo. Sono importanti gli scontri diretti non solo per la classifica, anche per un aspetto mentale. Ci sono tante squadre ambiziose, vorranno essere protagoniste, alla fine però ne vince una e negli ultimi 9 anni è stata sempre la stessa. Sentir dire che c’è obbligo di vincere mi fa sorridere».
 

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Serie A: il Milan frena, ne approfitta solo l'Inter​

FINALE segna sempre Lukaku, Handa, che miracoli!​

Espulso Insigne. Nerazzurri vincono grazie a un rigore trasformato da Lukaku, ma nel finale soffrono, Petagna colpisce un palo a tempo scaduto​


Un'Inter cinica batte il Napoli in dieci che spreca tante occasioni e si porta a un punto dal Milan che a Genova colleziona il secondo 2-2 consecutivo recuperando la doppietta di Mattia Destro. Il turno infrasettimanale si tinge di nerazzurro perche' Juve e Atalanta danno spettacolo ma finiscono in parita'.

Al momento quindi la serie A vede in fuga le due milanesi e domani la Roma potra' agguantare la Juve al terzo posto se superera' il Torino. Cade il Verona in casa per mano di una Samp in grande ripresa mentre il Sassuolo pareggia a Firenze. Pari spettacolare tra Spezia e Bologna, incolore quello tra Parma e Cagliari.

Dopo il pari in recupero col Parma il Milan paga un po' di stanchezza, mena la danza all'inizio, ma le motivazioni scatenano i liguri che difendono la panchina di Maran. Mattia Destro infila Donnarumma dopo una respinta su Shomurodov, ma il pari arriva presto con una stangata di Calabria. Poi Destro concede in bis di testa ripagando la fiducia del tecnico, ma il grande cuore milanista recupera nel finale con Kalulu, che rimedia all'errore nel gol genoano.

Molto tattica la sfida tra Inter e Napoli. Piu' geometrici gli ospiti, a vampate i nerazzurri che sfiorano il gol con Lautaro. Grave infortunio alla caviglia sinistra di Mertens, che esce piangendo. Nella ripresa sale in cattedra il Napoli che sfiora il gol con un tacco di Insigne respinto da Handanovic, ma un episodio cambia tutto: Ospina stende Darmian, rigore che trasforma Lukaku e Insigne viene espulso per proteste. L'Inter gestisce e il Napoli in dieci sfiora il pari con Petagna e Di Lorenzo, poi prende un palo con Petagna. Per Gattuso un pari beffardo, per Conte tre punti d'oro.

Pari da applausi tra Juve e Atalanta, con Dybala e Gomez all'inizio spettatori (il Papu suscita un vespaio cantando l'inno degli ospiti). Squadre mature e in crescita con la Juve che passa con una bordata di Chiesa , Morata si mangia un gol e allora arriva il pari di Freuler. Poi giganteggia Gollini che vanifica anche un rigore di Ronaldo. Pirlo perde Arthur e medita sui sei pareggi in 12 gare. Resta da sbrogliare la grana Gomez.


Dopo tante prodezze stecca il Verona di Juric. Si rilancia la Samp di Ranieri che passa con un gran gol di Ekdal e una super azione in contropiede di Verre. I veneti reagiscono con un rigore di Zaccagni.

Nelle altre gare pari tra brividi alla Spezia. I liguri, per la prima volta sul suo campo, prendono il largo con Nzola e Agudelo. Ma il Bologna si avvicina con Dominguez, pareggia con un tiro da lontano di Barrow che poi sbaglia un rigore al 96'.

Il Sassuolo domina all'inizio a Firenze e passa con Treore' imbeccato da Berardi, poi i viola reagiscono e trovano il pari con un rigore di Vlahovic per fallo su Ribery. Timidi segni di ripresa dei viola, tra gli ospiti si rivede Caputo.

Non ripete la gara di San Siro il Parma e si fa bloccare da un buon Cagliari: di Kurtic e Nandez le occasioni migliori.
 

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Serie A, il calendario del prossimo turno: la 13^ giornata​


Nel weekend si gioca la 13^ giornata di Serie A. Tre gli anticipi del sabato, sette invece le sfide di domenica: alle 15 in campo tra le altre anche Milan e Inter, alle 18 e alle 20.45 i due big match tra Atalanta-Roma e Lazio-Napoli
ROMA-TORINO LIVE


Serie A sempre più protagonista e pronta a tornare nuovamente in campo nel weekend con la 13^ giornata. Dopo l’infrasettimanale, sarà dunque ancora lo spettacolo del nostro campionato a rubare le attenzioni dei tifosi.
- Si parte sabato 19 dicembre con tre anticipi: alle 15 Fiorentina-Verona, poi Sampdoria-Crotone alle 18 e la sera spazio alla Juve di Pirlo che sfida in trasferta il Parma.
- Domenica consueto appuntamento a ora di pranzo quando si gioca Torino-Bologna, poi alle 15 sono in programma 4 gare: Cagliari-Udinese, Benevento-Genoa, Sassuolo-Milan e Inter-Spezia.
- La domenica calcistica prosegue alle 18 col big match tra Atalanta e Roma, mentre la sera tocca alla Lazio sfidare il Napoli nell’altra gara di cartello della 13^ giornata.


Serie A il calendario della 13^ giornata: date e orari

Sabato 19 dicembre

  • Fiorentina-Verona, ore 15.
  • Sampdoria-Crotone, ore 18.
  • Parma-Juventus, ore 20.45.

Domenica 20 dicembre

  • Torino-Bologna, ore 12.30.
  • Benevento-Genoa, ore 15.
  • Cagliari-Udinese, ore 15.
  • Inter-Spezia, ore 15.
  • Sassuolo-Milan, ore 15.
  • Atalanta-Roma, ore 18.
  • Lazio-Napoli, ore 20.45.
 

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Conte: “Inter, un po’ di stanchezza. Mercato? Ora il Verona poi valuteremo. Su Papu…”​


L’allenatore nerazzurro ha parlato dopo la partita contro lo Spezia, penultima del 2020

Tre punti ancora e sesta vittoria di fila per l’Inter di Conte che vince due a uno a San Siro contro lo Spezia. Risponde così al Milan che ha vinto con il Sassuolo in trasferta e resta primo a un punto dai nerazzurri.

L’obiettivo era restare incollati alla vetta nelle ultime due partite dell’anno e la missione è quasi compiuta in attesa della partita con il Verona di mercoledì sera, prima della pausa natalizia. Alla fine della partita contro i liguri, l’allenatore nerazzurro ha commentato la prestazione dei suoi a Skysport.

Queste le sue parole: «Trovati gli equilibri? Sinceramente non lo so. Abbiamo vinto sei vittorie di fila in Serie A, ben vengano questo tipo di risultati. Quando hai continuità riesci a rimanere nella zona alta. Sapevamo poteva essere una partita complicata; hanno chiuso gli spazi e ripartivano con gli attaccanti bravi ad attaccare gli spazi. Nel primo tempo non abbiamo creato tantissimo. Buona vittoria se si considera che era la nona partita. Manca la decima, c’è un po’ di stanchezza, non ci nascondiamo ma dobbiamo finire nel migliore dei modi questo filotto di gare».

-Ma ogni tanto, soprattutto nel primo tempo, uno dei due centrali di difesa può uscire più in fretta in modo che si possano chiudere meglio gli avversari in avanti? Che ci possano andare quando si sentono tranquilli, sono timorosi i difensori…

Timorosi, cerchiamo di non doverlo essere. La linea bisogna spezzarla e alla fine difendiamo con il 4-4-2. Bisogna avere coraggio e non timorosi, assolutamente. Se hai visto questo non deve accadere, sicuramente.

-Sarà questa l’Inter titolare o ti aspetti un potenziale titolare da acquistare a gennaio?

Adesso c’è da finire il ciclo delle dieci partite, poi ci vedremo col club e faremo le prime valutazioni in maniera serena e intelligente e capire un poco cosa fare e cosa no.


-Papu Gomez potrebbe interessarti?

No, assolutamente non rispondo. Troppo rispetto per i miei calciatori. Dopo il Verona saranno passate quattordici partite e un girone di CL sarà giusto fare un consuntivo e capire quali situazioni la società si aspettava e fare le valutazioni in maniera serena ed obiettiva.
 

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Nel turno infrasettimanale si gioca la 14^ giornata di Serie A, l'ultima del 2020.
Turno suddiviso in due giorni: si parte martedì 22 dicembre con due gare, tra cui Juventus-Fiorentina.
Domenica 23 ben otto partite: su tutte spicca il big match di San Siro tra Milan e Lazio. Il programma completo

Non c'è tempo di fermarsi, dopo le ultime gare ravvicinate la Serie A si prepara a scendere ancora in campo per la 14^ giornata prima della breve pausa per la sosta natalizia. L'ultimo turno di campionato di questo 2020 si giocherà in due giorni, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre. Ad aprire il programma delle partite sarà la sfida salvezza tra Crotone e Parma alle 18:30, mentre nella serata di martedì - ore 20:45 - toccherà alla Juventus, che ospiterà la Fiorentina. Ben otto le gare fissate mercoledì: si partirà alle 18:30 con l'Inter impegnata sul campo del Verona, mentre alle 20:45 tutti gli altri incontri tra i quali spicca il big match di San Siro tra Milan e Lazio. Ecco il programma completo del turno infrasettimanale.


Martedì 22 dicembre

  • Crotone-Parma, ore 18:30 = 2-1
  • Juventus-Fiorentina, ore 20:45 = 0-3

Mercoledì 23 dicembre

  • Verona-Inter, ore 18:30
  • Bologna-Atalanta, ore 20:45
  • Milan-Lazio, ore 20:45
  • Napoli-Torino, ore 20:45
  • Roma-Cagliari, ore 20:45
  • Sampdoria-Sassuolo, ore 20:45
  • Spezia-Genoa, ore 20:45
  • Udinese-Benevento, ore 20:45
 
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IERI GIORNATA NERA PER LA JUVENTUS

Juve-Napoli, accolto il ricorso: restituito il punto e partita da giocare​

Il Collegio di Garanzia del Coni ha deciso: annullata la sconfitta a tavolino contro i bianconeri


Accolto il ricorso del Napoli. È quanto ha deciso il Collegio di Garanzia del Coni che ha annullato la sconfitta a tavolino per 3-0 inflitta al Napoli contro la Juventus, relativa alla partita non disputata del 4 ottobre all'Allianz Stadium. Dunque il punto di penalizzazione verrà restituito immediatamente al club di De Laurentiis, mentre ai bianconeri verranno tolti i tre punti della vittoria. La partita andrà rigiocata, potrebbe disputarsi a gennaio e non è da escludere un rinvio della Supercoppa Italiana: si sta lavorando per trovare una data. La classifica aggiornata vede Juventus, Napoli e Roma appaiate a 24 punti. Le motivazioni della sentenza saranno rese note dopo il 7 gennaio. L'avvocato del Napoli Mattia Grassani a Radio Kiss Kiss Napoli: "Giustizia è fatta, sentenza storica. Ho appena sentito il Presidente De Laurentiis: è soddisfatto, è giusto così. Questa è una che farà giurisprudenza, che sovverte un pregiudizio, ossia che il Napoli dovesse perdere con la Juventus senza giocare. E invece la gara si giocherà, vinca il migliore".

NAPOLI - "Giustizia è fatta, sentenza storica". L'avvocato Grassani, legale del Napoli, esprime tutta la propria soddisfazione ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli dopo la sentenza del Collegio di Garanzia che ha decretato che la partita tra la Juve e gli azzurri si dovrà giocare: "Ho appena sentito il Presidente De Laurentiis - racconta l'avvocato - soddisfatto, giusto così. E' una sentenza storica, il terzo grado ha ribaltato i precedenti due. E' un risultato di grande giustizia che ristabilisce il principio che le partite vanno giocate sul campo. Non si può rischiare la salute per giocare una partita di calcio. E' una vittoria di Davide contro Golia, nel senso che tutti ci davano per perdenti mentre il CONI ci ha dato ragione con un verdetto secco ed inappellabile. Il verdetto accoglie il ricorso, annulla il verdetto e restituisce il punto, oltre ad imporre che si giochi la gara".


Vinca il migliore​

"De Laurentiis era molto felice, anche perchè vincere al terzo ed ultimo grado di giudizio da una sensazione enorme. Abbiamo capito di aver vinto quando anche la Procura Generale del CONI ha mosso critiche alle sentenze di primo e secondo grado della FIGC. Il CONI ha trovato delle falle, già evidenziate da noi. Ecco perchè abbiamo iniziato a credere ad una vittoria che poi è di fatto arrivata. Questa è una sentenza storica, che farà giurisprudenza, che sovverte un pregiudizio, ossia che il Napoli dovesse perdere con la Juventus senza giocare. E invece la gara si giocherà, vinca il migliore. Nessun comportamento da parte dei dirigenti del Napoli è stato un comportamento violativo. L'assenza della FIGC in dibattimento oggi era un atto dovuto. La Federazione, in questo dibattimento, non deve prendere le parti di Juve o Napoli ma lasciare al CONI possibilità di dirimere la controversia. Quando si potrà giocare Juventus-Napoli? Non ne abbiamo parlato. Al CONI c'era una tensione altissima e palpabile, eravamo concentrati solo sull'udienza. Il dato temporale di quando si giocherà passa in secondo piano: la soddisfazione principale è aver portato a casa il risultato"
 

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Dopo la sosta natalizia, il campionato ripartirà il 3 gennaio 2021. Ad aprire il quadro del 15° turno il lunch match tra Inter e Crotone, poi ben sette gare alle 15. Il Milan a Benevento alle 18, in posticipo la Juventus ospiterà l'Udinese. Il programma completo


Soltanto una breve sosta per le festività natalizie, poi sarà nuovamente tempo di campionato. La Serie A ripartirà nella prima domenica del nuovo anno, il 3 gennaio 2021, con tutte e dieci le gare della 15^ giornata in programma nella stessa data. Si partirà con il lunch match di San Siro, dove l'Inter ospiterà il Crotone. Nel pomeriggio, alle 15, saranno ben sette le sfide in calendario: su tutte spicca Atalanta-Sassuolo, interessanti anche le trasferte di Napoli e Lazio sui campi rispettivamente di Cagliari e Genoa. Alle 18 sarà il turno del Milan, che andrà a Benevento, mentre il quadro verrà chiuso dal posticipo tra Juventus e Udinese. Ecco il programma completo del 15° turno di Serie A, il primo del 2021.


Domenica 3 gennaio 2021

  • Inter-Crotone, ore 12:30
  • Atalanta-Sassuolo, ore 15
  • Cagliari-Napoli, ore 15
  • Fiorentina-Bologna, ore 15
  • Genoa-Lazio, ore 15
  • Parma-Torino, ore 15
  • Roma-Sampdoria, ore 15
  • Spezia-Verona, ore 15
  • Benevento-Milan, ore 18
  • Juventus-Udinese, ore 20:45
 

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