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Inter a +8 sul Milan, 1-0 a Bologna con Lukaku: nona vittoria consecutiva, scudetto più vicino​

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L'Inter vince e va a più 8 sul Milan secondo, con una partita ancora da recuperare. A Bologna la risolve il solito Lukaku, che, dopo una respinta di Ravaglia su un suo colpo di testa proprio del belga, la appoggia comodamente col destro in rete. Un'Inter che va a folate, senza avere mai il dominio totale del gioco ma che quando riesce a distendersi fa paura. Ed è così che, nel secondo tempo, Lautaro Martinez colpisce il palo.

Il Bologna dell'ex Mihajlovic è gagliardo, coraggioso e con le idee chiare: parte forte sia a inizio gara che a inizio ripresa, rendendosi pericoloso dalle parti di Handanovic con Sansone, Soriano, Schouten, ma senza mai preoccupare sul serio il portiere interista, non mollando mai fino alla fine, provandoci anche con Juwara e Vignato, entrati, e bene, nel finale per dare l'ultimo assalto. Ma la squadra di Conte resiste e allunga: nona vittoria consecutiva e scudetto un po' più vicino.



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Inter-Sassuolo, ufficiale la data del recupero: si gioca il 7 aprile alle 18:45​


La Lega ha deciso la data del recupero di Inter-Sassuolo, rinviata causa Covid: si gioca il 7 aprile alle 18:45, in contemporanea con Juve-Napoli.

La Lega ha deciso la data del recupero di Inter-Sassuolo, rinviata causa Covid-19 qualche giorno fa: si giocherà il 7 aprile alle 18:45, in contemporanea con Juve-Napoli, altro recupero.
La partita, valevole per la 28esima giornata del campionato di Serie A, doveva disputarsi allo Stadio San Siro di Milano con il calcio d'inizio previsto per le ore 20.45 di sabato 20 marzo scorso.
Ma la partita, dopo i casi di Covid presenti in casa Inter (D'Ambrosio, Vecino, Handanovic e De Vrij), è stata vietata dall'ATS di Milano. Decisione che ha costretto la Lega a rinviare la gara alla data del 7 aprile, appunto.
 

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28ª GIORNATA
7/418.45Inter-Sassuolo


30ª GIORNATA
10/415.00Spezia-Crotone
10/418.00Parma-Milan
10/420.45Udinese-Torino
11/412.30Inter-Cagliari
11/415.00Juventus-Genoa
11/415.00Sampdoria-Napoli
11/415.00Verona-Lazio
11/418.00Roma-Bologna
11/420.45Fiorentina-Atalanta
12/420.45Benevento-Sassuolo
 

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Classifica Serie A 29^ giornata

Inter 68
Milan 60
Atalanta 58
Napoli 56
Juventus 56
Lazio 52
Roma 51
Verona 41
Sassuolo 40
Sampdoria 36
Bologna 34
Udinese 33
Genoa 32
Fiorentina 30
Spezia 29
Torino 24
Cagliari 22
Parma 20
Crotone 15
 

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Alle 18.45 si torna in campo: le probabili formazioni di Inter-Sassuolo e Juventus-Napoli​


In attesa di capire quando si giocherà Lazio-Torino, la Serie A prova a rimettersi in pari con i recuperi di due sfide d’alta classifica. Alle 18.45 infatti scenderanno in campo Inter-Sassuolo e Juventus-Napoli, due partite che potranno dire qualcosa in più tanto sulla corsa Scudetto quanto sulla lotta Champions League. Di seguito le probabili formazioni delle due sfide.

INTER-SASSUOLO - Mercoledì, ore 18.45, stadio Giuseppe Meazza
INTER (3-5-2)
: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Darmian; Hakimi, Barella, Eriksen, Gagliardini, Young; Lukaku, Sanchez.
Allenatore: Conte.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Marlon, Peluso, Kyriakopoulos; Maxime Lopez, Magnanelli; Traore, Djuricic, Boga; Raspadori.
Allenatore: De Zerbi.

JUVENTUS-NAPOLI - Mercoledì, ore 18.45, Allianz Stadium
JUVENTUS (4-4-2)
: Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Morata, Ronaldo
Allenatore: Pirlo.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Demme, Fabiàn; Lozano, Zielinski, Insigne; Mertens.
Allenatore: Gattuso.
 

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Inter-Sassuolo 2-1: gol di Lukaku e Lautaro Martinez. Nerazzurri a +11​

La squadra di Conte batte anche il Sassuolo, nel recupero della 28^ giornata, e conquista il 10° successo consecutivo che permette l’allungo a +11 sul Milan secondo. Finisce 2-1 a San Siro, risultato sbloccato dal solito Lukaku con un colpo di testa al 10’. A metà ripresa il belga fornisce l’assist a Lautaro per il raddoppio dell’Inter in contropiede, gli ospiti accorciano nel finale con una splendida rete di Traoré ma non basta. De Zerbi resta 9°

INTER-SASSUOLO 2-1​

10' Lukaku (I), 67' Lautaro Martinez (I), 85' Traoré (S)

Allungo completato. La striscia vincente dell’Inter non si ferma neanche davanti al Sassuolo e vale il +11 in classifica sul Milan a nove giornate dal termine. La squadra di Conte fa suo il recupero della 28^ giornata, inanellando il decimo successo consecutivo nonostante la sofferenza finale e una buona prova in generale dei neroverdi. Il gol del vantaggio è opera del solito Lukaku, a segno di testa, poi il belga si trasforma in assist-man per il raddoppio di Lautaro. Il Toro sale a 15 centri nella classifica marcatori e registra il suo personale primato in A. La splendida rete a giro di Traoré a cinque minuti dal termine rende intenso anche l’epilogo del match che, tuttavia, non cambia il risultato finale: l’Inter batte 2-1 i ragazzi di De Zerbi e dà l’ennesimo segnale di fuga.

Lu-La trascina l'Inter a +11: al Sassuolo non basta Traoré

Conte sceglie Gagliardini e Darmian al posto degli squalificati Brozovic e Bastoni, con Young sulla corsia sinistra di centrocampo. In difesa torna De Vrij, Lautaro vince il ballottaggio con Sanchez e affianca Lukaku in attacco. De Zerbi rinuncia ancora ai reduci dalle Nazionali e conferma lo stesso 11 titolare che ha pareggiato contro la Roma. Raspadori è l’unica punta, alle sue spalle il tridente Traoré-Djuricic-Boga. Il Sassuolo – come curiosamente capitato nella gara d’andata – perde una palla velenosa con Chiriches sulla propria trequarti dopo 44 secondi, ma poi inizia a macinare gioco e trova subito due conclusioni dalla distanza, prima con Djuricic e poi con Obiang, che non inquadrano lo specchio. Dall’altra parte arriva prima il tentativo di testa a lato di Hakimi, poi al 10’, sempre di testa, ci pensa il solito Lukaku in torsione a sfruttare il cross di Young e regalare il vantaggio ai nerazzurri. La formazione emiliana non si fa demoralizzare e riprende il suo lungo possesso palla che fatica, tuttavia, a trovare impreparata la difesa avversaria. Ci riesce parzialmente in chiusura di primo tempo, con la bella imbucata per Boga che anticipa Skriniar e calcia ma subisce l’opposizione in recupero dello stesso slovacco. Prima dell’intervallo c’è anche spazio per un destro a giro di Young, impreciso di un paio di metri.

Il Sassuolo ha il giusto approccio anche nella ripresa e chiude l’Inter nella propria metà campo. Come successo in avvio di gara i tiri arrivano dai piedi di Obiang e Djuricic, quasi dalla stessa mattonella, ma Handanovic prima e l’imprecisione del n° 10 poi negano la gioia del gol. La capolista è costretta a indietreggiare e non riesce a offendere, ma alla prima occasione utile in contropiede colpisce: gli ospiti lamentano una trattenuta in area di De Vrij su Raspadori, i nerazzurri scappano via in ripartenza con Lukaku che serve Lautaro, letale col mancino in diagonale che vale il 2-0. La squadra di De Zerbi non molla neanche stavolta e si procura un paio di opportunità, in particolare con Traoré, fino a riuscire a dimezzare il passivo all’85’. La rete la firma proprio il classe 2000 con un destro a giro che non lascia scampo al portiere. L’Inter resiste comunque all’assalto finale, vince la decima di fila e mette la freccia destinazione scudetto.
 

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Inter-Cagliari, h. 12,30​

Conte cambia: tocca a Sensi e Sanchez, c’è anche un’esclusione eccellente​


Secondo La Gazzetta dello Sport, Conte avrebbe in mente di tenere fuori, almeno dall'inizio contro il Cagliari, anche un big

"Testa dura per tirare giù i muri, certo. Ma pure per vincere il campionato, respingere il sussulto del Milan che ieri si è affacciato a meno otto, in definitiva spodestare la Juventus. E scrivere record, allungare strisce verso l’infinito e oltre. Cambiando pure l’Inter, perché lo stress di queste ore è pari alla stanchezza della terza partita in nove giorni". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alle parole di Antonio Conte in conferenza stampa prima della sfida contro il Cagliari. L'obiettivo dei nerazzurri è di centrare una vittoria che riporterebbe il vantaggio sul Milan, vittorioso ieri a Parma, a 11 punti invece degli 8 attuali.

Mai in svantaggio​

Il lavoro di Conte all'Inter è incredibile e lo dicono anche i numeri: "Nel girone di ritorno l’Inter non ha passato neppure un minuto in situazione di svantaggio. Nessuna squadra è riuscita a mettere il muso avanti sull’Inter. L’ultima a riuscirci, momentaneamente, è stata la Roma il 10 gennaio scorso: 91 giorni sono passati, una vita fa, quando ancora il primo posto non era ancora realtà e il Milan andava inseguito, non respinto. Poi è arrivata la vittoria sulla Juve, quella della svolta", ricorda La Gazzetta dello Sport.

Scelte di formazione​

Intanto Conte ha deciso come sarà il centrocampo che affronterà il Cagliari: complice la squalifica di Barella, il terzetto dovrebbe essere composto da Brozovic, Eriksen e Sensi, con quest'ultimo che torna titolare, cosa che non accadeva dal 30 settembre. Non è l'unico cambio, però, perché Hakimi dovrebbe lasciare spazio a Darmian mentre Sanchez supera Lautaro e si candida ad una maglia da titolare al fianco di Lukaku.
 

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Serie A: Inter-Cagliari 1-0, Darmian rimanda il Milan a -11​

Un gol del difensore su assist di Hakimi regala a Conte l'11° successo di fila


Nella 30a giornata di Serie A, l'Inter batte 1-0 il Cagliari, conquista l'11a vittoria di fila e rimanda il Milan a -11 in classifica.
A San Siro i sardi sono tenuti a lungo in vita dalle parate dell'esordiente Vicario: il vice-Cragno è super su Eriksen e Darmian nel primo tempo e sempre sul danese e Sensi nella ripresa. De Vrij colpisce la traversa (69'), poi al 77' il gol di Darmian su assist di Hakimi. Sardi a -5 dalla salvezza.

LA PARTITA
Con le unghie e con i denti, soffrendo solo nei 10' finali, l'Inter mette in cascina altri tre mattoncini nella corsa scudetto e ad Appiano è ormai tempo di prendere in mano la calcolatrice: con 8 giornate da giocare e 24 punti in palio, ai nerazzurri ne servono al massimo 13 per mettersi sulla maglia lo scudetto numero 19 della storia. La gioia irrefrenabile di Conte al gol di Darmian è la foto dell'esultanza di un popolo intero, che ormai vede vicinissimo un traguardo che manca dal lontano 2010. Come nelle ultime uscite contro Atalanta, Torino, Bologna e Sassuolo, Lukaku e compagni devono sudarsi la vittoria che arriva nel finale grazie a un'intuizione di Hakimi e il gol dell'uomo che meno ti aspetti, Darmian, bravo in scivolata a buttare giù il muro del Cagliari, tenuto in piedi fino a quel momento dalle parate dell'esordiente Vicario, che non ha fatto rimpiangere il titolare Cragno.

Il pomeriggio del portiere ex Perugia inizia all'11' con il colpo di reni sul destro da fuori di Eriksen. Dopo un gol annullato a Sanchez per un fuorigioco netto, Sensi, lo stesso cileno e il danese non trovano il guizzo vincente. L'unico sussulto degli ospiti è un destro di Nainggolan dalla distanza respinto da Handanovic (40'), mentre il tempo si chiude con il sinistro di Darmian respinto dall'estremo difensore dei sardi. In apertura di ripresa Sensi scalda ancora le mani al 24enne prodotto del vivaio dell'Udinese che, dopo un colpo di testa di Lukaku largo (55'), dice ancora no al destro centrale di Eriksen. E quando non ci arriva ci pensa la traversa a salvarlo sul colpo di testa di De Vrij (69'). Conte, che al via aveva optato per un po' di turnover, manda in campo i pezzi da 90 Lautaro Martinez e Hakimi. E proprio da una giocata (classica) del marocchino arriva il gol-vittoria al 77': Lukaku, un po' in ombra, aziona il compagno che crossa teso sul secondo palo per l'accorrente Darmian che in scivolata non sbaglia. Il Cagliari, sin qua bravo nella fase difensiva ma troppo poco propositivo, si butta a testa bassa alla caccia del pareggio, inserendo anche Simeone, Cerri e Pereiro. L'ultima occasione capita sulla testa di Pavoletti, con Handanovic che vola per alzare sopra la traversa. Per Pairetto, però, c'è un fallo dell'attaccante e l'azione sfuma. Un po' come le speranze salvezza del Cagliari, ora a -5 dal Torino che ha anche una gara in meno. In casa Inter, invece, è quasi tempo di mettere lo champagne in frigorifero.

LE PAGELLE
Darmian 7
- Il jolly nerazzurro segna con il contagocce, ma questo rifilato al Cagliari spiana la strada scudetto all'Inter. Bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo sull'assist di Hakimi, l'uomo che aveva proprio sostituito nell'11 titolare.
Hakimi 6,5 - Un po' spento nelle ultime uscite, la panchina gli fa bene. Quando entra l'Inter cambia passo sulla destra e il suo assist per Darmian è tanto bello quanto prezioso.
Lukaku 6 - Non è nella sua migliore giornata e forse avrebbe anche lui bisogno di rifiatare un po'. Fa a sportellate con la difesa sarda, che gli lascia solo due tiri, un rasoterra e un colpo di testa a lato. Strappa la sufficienza per il tocco che innesca Hakimi in occasione del gol-partita.

Vicario 7,5 - All'esordio in Serie A, il vice-Cragno non sfigura e para tutto il possibile. Bravo nel primo tempo su Eriksen e Darmian, si ripete nella ripresa su Sensi e sul danese. Sempre attento, nulla può su Darmian. Un profilo davvero interessante.
Nainggolan 6,5 - L'ex dal dente avvelenato è il migliore dei giocatori di movimento del Cagliari e anche il più pericoloso, ma Handanovic è attento e respinge. E' l'ultimo ad arrendersi.
Joao Pedro 5 - Di palloni giocabili ne arrivano davvero poi, ma il brasiliano appare svogliato e non riesce mai ad accendere la luce. Un problema per i sardi, che hanno bisogno del suo apporto per centrare una salvezza sempre più complicata.

IL TABELLINO
INTER-CAGLIARI 1-0
Inter (3-5-2)
: Handanovic 6,5; Skriniar 6,5, De Vrij 6,5, Bastoni 6,5; Darmian 7 (39' st D'Ambrosio sv), Sensi 6 (36' st Vecino sv), Brozovic 6, Eriksen 6,5 (36' st Gagliardini sv), Young 5,5 (25' st Hakimi 6,5); Lukaku 6, Sanchez 6 (25' st Lautaro Martinez 6). A disp.: Padelli, Radu, Ranocchia, Perisic, Pinamonti. All.: Conte 6,5
Cagliari (3-5-2): Vicario 7,5; Rugani 6 (39' st Simeone sv), Godin 6,5, Carboni 6; Zappa 5,5 (46' st Cerri sv), Marin 6, Nainggolan 6,5, Duncan 5,5 (27' st Asamoah 5,5), Nandez 6; Pavoletti 5,5 (46' st Pereiro sv), Joao Pedro 5. A disp.: Aresti, Ciocci, Tripaldelli, Klavan, Calabresi, Lykogiannis, Walukiewicz. All.: Semplici 5,5
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 32' st Darmian (I)
Ammoniti: Brozovic (I), Nainggolan (C)
Espulsi: -
Note: -
 

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Serie A, la classifica aggiornata: vola l'Inter, è bagarre per l'Europa. Male il Cagliari in coda​


Resta tutto invariato in vetta alla classifica dopo la 30esima giornata (completa al netto di Benevento-Sassuolo)
L'Inter fa un ulteriore passo verso lo Scudetto (13 ora i punti mancanti), ma alle sue spalle vincono tutte: Milan, Juventus, Atalanta, Napoli, Lazio e Roma per una lotta per l'Europa che si preannuncia agguerrita. In coda sconfitta pesante per il Cagliari.
Di seguito la classifica aggiornata:
Inter 74
Milan 63
Juventus 62
Atalanta 61
Napoli 59
Lazio 55*
Roma 54
Verona 41
Sassuolo 43
Sampdoria 36
Bologna 34
Udinese 33
Genoa 32
Spezia 32
Fiorentina 30
Benevento 30
Torino 27*
Cagliari 22
Parma 20
Crotone 15
* Una partita in meno
 

Roberto57

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25ª GIORNATA
Rinv.-Lazio-Torino


31ª GIORNATA
17/415.00Crotone-Udinese
17/415.00Sampdoria-Verona
17/418.00Sassuolo-Fiorentina
17/420.45Cagliari-Parma
18/412.30Milan-Genoa
18/415.00Atalanta-Juventus
18/415.00Bologna-Spezia
18/415.00Lazio-Benevento
18/418.00Torino-Roma
18/420.45Napoli-Inter
 

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Napoli, punto d'oro. L'Inter stavolta non vince, ma lo scudetto è vicino​

Per la prima volta in svantaggio nel girone di ritorno sul pasticcio Handanovic-De Vrij, la capolista rimonta con un gran gol di Eriksen. Due legni di Lukaku, uno di Politano Il posticipo che poteva sigillare lo scudetto dell'Inter o permettere al Napoli di agganciare la Juve come ultimo vagone Champions si chiude con un pareggio che tiene tutto aperto.​

Sotto per la prima volta in tutto il girone di ritorno, la capolista reagisce alla grande fino al pareggio di Eriksen. Striscia di 11 vittorie interrotta, ma un +9 sul Milan secondo comunque rassicurante.​

Primo tempo —​

Nessuna sorpresa nelle formazioni. Gattuso preferisce Osimhen a Mertens per guidare l’attacco davanti a Politano, Zielinski e Insigne. Conte ritrova dal 1' Barella e Lautaro, con Darmian che a sinistra vince il ballottaggio su Young.
Anche lo spartito iniziale è quello previsto, con il giro palla napoletano e gli ospiti pronti a ripartire. Ci provano Lukaku e Lautaro, ma il primo a tirare in porta è Fabian Ruiz, che al 17' anticipa lo stesso Lukaku e sull'assist di Insigne impegna Handanovic con il mancino. Ruiz si alterna con Zielinski per soffocare Brozovic, una delle due fonti di gioco della capolista. All'altra, Eriksen, si dedica Demme, con Politano che spesso stringe per tenere Barella. In una gara bloccata - con l'Inter che aspetta nella propria metà campo e chiude ogni varco centrale, scegliendo di lasciare qualche libertà ai terzini di Gattuso - ci provano da palla ferma i due centrali difensivi, ma né De Vrij né Koulibaly di testa trovano lo specchio. Al 27' l'Inter avrebbe la chance per passare in vantaggio ma da ottima posizione Darmian, innescato da Lukaku, invece che tirare cerca Lautaro a centro area, premiando però il ripiegamento di Insigne che libera. Subito dopo, la traversa scheggiata da Big Rom sul tiro di Brozovic certifica che la capolista fa sul serio. E invece al 36' passa il Napoli con un'azione incredibile: sul cross dal fondo di Insigne Handanovic va in presa bassa ma viene pressato da De Vrij per il più comico degli autogol (peraltro il quarto della giornata). In svantaggio per la prima volta in tutto il girone di ritorno, l'Inter comunque reagisce da grande. Lukaku prima fa ammonire Koulibaly, poi centra il secondo legno su punizione di Eriksen. E allo scadere del parziale Meret è bravo in uscita bassa sulla percussione centrale di Barella.


Secondo tempo —​

Nessun cambio nell'intervallo. Ora sono i nerazzurri ad accamparsi nella metà campo avversaria, con il Napoli a "fare" l'Inter, chiudendosi anche grazie al sacrificio degli esterni. Bravissimo per esempio Politano al 49' in ripiegamento su Eriksen. Il danese però si rifà con gli interessi al 54', chiudendo con uno splendido sinistro nell'angolino un'azione travolgente sull'asse Barella, Hakimi, Darmian, sul cui cross Manolas in scivolata aveva anticipato Lukaku. L'Inter insiste e al 57' va vicino al vantaggio con una combinazione nello stretto della Lu-La. Quella che ha più bisogno di vincere per non perdere il treno Champions è però il Napoli, che al 64' sfiora il gol col colpo di testa di Di Lorenzo che sfila sul secondo palo, dove Ruiz non arriva di un soffio. Il ritmo si riabbassa, Conte toglie l'ammonito Darmian per Perisic e Gattuso risponde con Mertens, che prende il posto di un Osimhen che non ha mai trovato un guizzo. Per l'ultimo quarto d'ora entra pure Sanchez per Lautaro. Quando sembra che le squadre si stiano accontentando, l'ex Politano all'80' s'inventa un numero nell'area affollata e col piede "sbagliato" (il destro) centra in pieno il sette, complice anche la deviazione di Handanovic. E nel finale Zielinski invoca un rigore che non c'è (De Vrij prende prima la palla) e Brozovic brucia Insigne mentre stava per calciare da buona posizione. Ma è anche vero che in pieno recupero Hakimi grazia Meret ed esalta Manolas.
 

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Spezia-Inter 1-1: commento al risultato della partita​

Italiano frena Conte, che pareggia la seconda partita consecutiva: Perisic risponde a Farias. I nerazzurri dominano in lungo e in largo senza trovare il gol vittoria

Conte approfitta a metà della sconfitta del Milan contro il Sassuolo: l'Inter non va oltre il pareggio allo stadio Picco. Per battere lo Spezia non basta una partita dominata in lungo e in largo. Dopo il vantaggio raggiunto da Farias al 12' con il primo tiro in porta dei padroni di casa, arriva il pareggio di Perisic al 39'. Il risultato maturato nella prima frazione resiste fino al 94', così come la difesa dello Spezia resiste incredibilmente alla velocità di Hakimi, al palo di Lautaro Martinez e allo strapotere fisico di Lukaku. I due attaccanti nerazzurri segnano un gol a testa nei minuti finali, ma a fermarli in questo caso è il fuorigioco. Conte pareggia così la seconda partita consecutiva per 1-1, dopo la sfida contro il Napoli. I punti in classifica sono 76: inseguono Milan (66), Juventus (65) e Atalanta (64), ma quest'ultima domani potrebbe ritrovarsi al secondo posto in caso di vittoria contro la Roma. Lo Spezia ottiene un punto d'oro in chiave salvezza e sale a quota 33 con Genoa e Fiorentina.

Farias gela Handanovic, Perisic pareggia​

I primi minuti della partita scorrono tranquilli, con lo Spezia a difendersi ordinatamente e l'Inter a fare gioco. Ma il solito copione dura poco, perché Farias è subito protagonista di un colpo di scena: al 12' si accentra dalla sinistra e lascia partire un bolide centrale che Handanovic fa colpevolmente passare. Così, al primo tiro utile, i padroni di casa passano in vantaggio. Pronta la reazione dell'Inter, con Lukaku che però conlude debolmente tra le braccia di Provedel. Parte così un costante forcing nerazzurro che porta a diverse azioni pericolose, intervallate da qualche contropiede sempre temibile da parte dei ragazzi allenati da Italiano. Solo al 39' gli sforzi dei primi in classifica vengono ripagati dai due esterni: Hakimi crossa dalla destra, Perisic controlla e beffa Provedel sul lato opposto: è 1-1. Il primo tempo finisce anche prima del 45': l'arbitro decide di far calmare gli animi e spegnere così il nervosismo acceso da un battibecco tra Bastoni ed Estevez.


Provedel ipnotizza due volte Lukaku​

Ad inizio ripresa Italiano sostituisce Ferrer con Vignali. Lautaro Martinez vuole mettere subito la firma sul secondo tempo e al 49' prova a sorprendere Provedel sul primo palo: l'estremo difensore dei padroni di casa, con un po' di incertezza, riesce a far sua la sfera. Marchizza diventa il primo ammonito della gara al 62' per un fallo ai danni di Barella, mentre finisce la partita di Piccoli, che lascia spazio a Galabinov. L'occasione più ghiotta tra le tante per l'Inter capita a Lukaku: il belga approfitta di una ingenuità difensiva dello Spezia, ma una volta in area si lascia ipnotizzare due volte da Provedel che prima gli sradica il pallone dai piedi senza fare fallo e poi si avventa anche sul secondo tentativo, riuscendo a deviare e salvando il pareggio. Cambia anche Conte: Sanchez e Young prendono il posto di Perisic e d Eriksen. Al 76' è Skriniar a provarci in scivolata sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma Terzi e Provedel annullano l'ennesimo tentativo ospite. Farias e Marchizza vengono richiamati in panchina: dentro Gyasi e Dell'Orco. Giusto in tempo per assistere al palo di Lautaro Martinez, colpito con un gran tiro da fuori area al 79'. Leo Sena rileva Maggiore e al minuto 85 Lukaku spedisce il pallone in porta, ma il fuorigioco fischiato dall'arbitro e confermato dal Var toglie il sorriso dal volto dell'attaccante nerazzurro. Stessa identica sorte tocca a Lautaro Martinez due minuti più tardi. Estevez diventa il secondo ammonito all'89' e nel corso dei minuti di recupero il risultato non cambia. L'Inter di Conte pareggia la seconda partita di fila, mentre lo Spezia ottiene un punto prezioso in ottica salvezza.
 

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  • Estrazione del lotto
    martedì 16 aprile 2024
    Bari
    49
    10
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    62
    26
    Cagliari
    42
    80
    16
    39
    65
    Firenze
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    11
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    14
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    51
    44
    Milano
    25
    27
    16
    77
    79
    Napoli
    70
    04
    51
    49
    71
    Palermo
    61
    65
    76
    53
    43
    Roma
    70
    86
    68
    80
    47
    Torino
    17
    71
    64
    72
    40
    Venezia
    22
    42
    39
    72
    30
    Nazionale
    83
    37
    81
    57
    78
    Estrazione Simbolotto
    Genova
    10
    14
    28
    18
    15
Alto