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☼ ☼ INTER 2019-2020 - E ALTRO ☼ ☼

Zac

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Mi spiace Roberto ma mi pare che il Barcellona abbia meritato.
Però se l'inter avesse sfruttato quelle due occasioni con un po di fortuna......comunque recriminare non serve.
Ciao
 

Roberto57

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Mi spiace Roberto ma mi pare che il Barcellona abbia meritato.
Però se l'inter avesse sfruttato quelle due occasioni con un po di fortuna......comunque recriminare non serve.
Ciao
Io non stò recriminando...ma con quella vignetta sono anche autoironico.
Abbiamo perso con il BARCELLONA "B" questo deve far riflettere Conte.
Buona serata
 

Zac

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Scusa non mi riferivo a te, il recriminare era generico, non era riferito alla vignetta che chiaramente era autoironica.
Ciao Roberto buona serata.
 

Roberto57

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Quanto costa la retrocessione in EL. Ma Conte sa come si riparte
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Per compensare economicamente la mancata qualificazione agli ottavi di Champions, il club nerazzurro dovrebbe arrivare alla finalissima di Danzica. Ma il tecnico leccese suona la carica. Lui sa come rialzarsi. I suoi precedenti dicono che...

La parola d'ordine? "Ripartire". In fretta. Subito. Ma è inutile nasconderlo: la mancata qualificazione agli ottavi di Champions è un passo falso per il progetto portato avanti dall'ad Marotta. Una botta da metabolizzare ma da archiviare. Il giorno dopo l'eliminazione ad Appiano ha suonato la carica il presidente Zhang. Nel frattempo però nella nuova sede nerazzurra di Porta Nuova si fanno i conti. È inevitabile.

MANCATE ENTRATE - Perché quanto costa la retrocessione in Europa League? Senza tenere in considerazione incassi e market pool, parliamo di 9,5 milioni di premio fisso che la Champions garantisce. Ora, per compensare a questa mancata entrata, l'Inter dovrebbe raggiungere la finalissima di Danzica, in Polonia, in programma il prossimo 27 maggio. Eh sì, perché qualificarsi agli ottavi di Europa League vale 1.1 milioni, ai quarti 1.5, alla semifinale 2.4, alla finale 4.5. E altri 4 sono previsti per la squadra vincitrice del trofeo. Insomma, l'Inter, probabilmente, non può snobbare l'Europa. Ma c'è di più. Perché ai premi vanno aggiunti gli introiti da market pool e gli incassi delle partite. Più giochi, più guadagni. E, questo ormai è un dato appurato, il tifo nerazzurro sa come riempire San Siro: lo dimostra l'entrata record ( 7,8 milioni) della sfida Champions col Barcellona.

I PRECEDENTI DI CONTE
"Nelle cadute e nelle delusioni si impara sempre qualcosa. Usciamo più forti", ha commentato Antonio Conte che ha fretta di voltare pagina. Detto questo, lo dicono i numeri, nella carriera del tecnico leccese l'Europa non ha mai sorriso. Ma è altrettanto vero che, dopo le sue quattro eliminazioni con Juve e Chelsea (tre di Champions e una di Europa League), il tecnico leccese ha sempre reagito alla grande: vincendo le successive partite di campionato. Ecco i precedenti:

JUVE 2013: il 10 aprile esce dalla Champions ai quarti (0-2 in casa col Bayern; in gol Mandukic che poi diventerà bianconero), il 15 vince 2-0 sul campo della Lazio (Vidal e Vucinic).
JUVE 2014: l'11 dicembre esce dai gironi di Champions con la sconfitta 1-0 col Galatasary, segna Sneijder. Il 15 dicembre batte 4-0 il Sassuolo in casa (tripletta di Tevez e Peluso).
JUVE 2014: esce dall'Europa League (era retrocessa dalla Champions) l'1 maggio, con lo 0-0 col Benfica dopo il 2-1 portoghese al Da Luz. Il 5 batte in casa 1-0 l'Atalanta (gol di Padoin).
CHELSEA 2018: il 14 marzo perde 3-0 a Barcellona, dopo l'1-1 dell'andata, doppietta di Messi e Dembelè. Il 18 vince il quarto di finale di FA CUP sul campo del Leicester ai supplementari. Finisce 2-1 con Morata, pari Leicester con Vardy e gol decisivo di Pedro al 105'.
 

Roberto57

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Calendario Serie A 2019/2020
Partite della 16° giornata del campionato di Serie A 2019/2020.


oggi ore 15:00

  • Brescia Lecce -
oggi ore 18:00
  • Napoli Parma
oggi ore 20:45

  • Genoa Sampdoria -
dom 15 DIC ore 12:30

  • Verona Torino -
dom 15 DIC ore 15:00

  • Bologna Atalanta -
  • Juventus Udinese -
  • Milan Sassuolo -
dom 15 DIC ore 18:00

  • Roma Spal -
dom 15 DIC ore 20:45

  • Fiorentina Inter -
lun 16 DIC ore 20:45

  • Cagliari Lazio
 

Roberto57

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LA CONCENTRAZIONE L'HANNO LASCIATA NEGLI SPOGLIATOI :mad:

Inter ripresa dalla Fiorentina al 92': Conte agganciato in vetta dalla Juve

Segna subito il grande ex Borja Valero, i nerazzurri sprecano e nel recupero si fanno beffare in contropiede da Vlahovic

Uno splendido gol del giovane Vlahovic in pieno recupero regala alla Fiorentina l’1 a 1. Una prodezza che regala un punto prezioso alla squadra viola e salva la panchina di Montella. L’Inter, che viene agganciata dal la Juve in testa alla classifica, può solo recriminare. Dopo la rete, nei primi minuti di gara, dell’ex Borja Valero la squadra di Conte ha avuto più di un’occasione per mettere al sicuro il risultato. Ma come era successo in Champions contro il Barcellona gli attaccanti nerazzurri non sono stati concreti. In particolare Lukaku che nel secondo tempo ha sbagliato una comoda occasione solo davanti a Dragowski. Dopo l’eliminazione dalla Champions un altro passo falso. L’Inter conferma di avere bisogno di forze fresche. Di rinforzi. Il mercato invernale è alle porte.

Gol e scuse..Ribery è in tribuna. Boateng in campo al suo posto. Montella riparte dal 3-5-2. Nell’Inter invece ci sono tanti ex viola. Ed proprio uno di questi, forse il più amato dai tifosi della Fiorentina, Borja Valero ad andare subito a segno. Elegante la triangolazione con Brozovic e micidiale la conclusione dello spagnolo. Borja allarga le braccia quasi a volersi scusare con il suo vecchio pubblico. E dire che non segnava con l’Inter dal maggio 2018. Da segnalare che la squadra nerazzurra è andata segno nel momento in cui la Fiorentina era in dieci uomini per un infortunio a Badelj. Problema non grave. Non a caso al 15’ il centrocampista croato sfiora il pareggio con una bella conclusione da fuori area. Ma Handanovic è super e devia in angolo. La squadra di Montella cerca di pressare alto. Di mettere in difficoltà i nerazzurri. Ma appare evidente la mancanza di una vera punta centrale. Chiesa si batte ma fatica ad arrivare al tiro. Il talento viola per due volte è costretto a ricorrere all’intervento dello staff medico dopo alcuni interventi duri dei difensori nerazzurri. Bastoni viene ammonito.

Sprechi—Con il passare dei minuti la Fiorentina attacca con sempre minore equilibrio e l’Inter riesce a ripartire con accelerazioni sempre più pericolose. Lukaku sfiora il gol con un tiro rimpallato. E al 39’ la squadra di Conte deposita ancora una volta il pallone in rete. Verticalizzazione di Brozovic per Lukaku che trova Lautaro solo in area. L’argentino controlla e realizza. L’arbitro annulla dopo la verifica della Var. L’attaccante belga è partito in fuorigioco. Ancora Lukaku fa gridare al gol in chiusura di primo tempo. Ma la sua conclusione di testa viene respinta con un intervento miracoloso da Dragowski. L’Inter prova a fare molto possesso palla nei primi minuti della ripresa. Sfruttando anche una certa confusione tattica da parte della squadra di Montella. Incapace di trovare i giusti punti di riferimento nel pacchetto offensivo e quindi sempre troppo bassa. Al 13’ l’Inter sviluppa bene un’azione di contropiede. L’ultimo tocco di Lukaku è per Lautaro che però viene anticipato in uscita da Dragowski. Al 14’ Montella richiama in panchina uno zoppicante Chiesa (con evidenti problemi a una caviglia) e inserisce Vlahovic. Un cambio accolto dai fischi di molti tifosi viola. Ma è chiaro che si è trattato di un cambio forzato. L’Inter sembra padrona della partita. Al 18’ bel cross dell’ex Biraghi e girata di testa di Lautaro di poco fuori. La Fiorentina prova a reagire. Al 20’ un destro velenoso da fuori area di Castrovilli viene respinto in tuffo da Handanovic.

Forze fresche—Montella prova a mettere forze fresche inserendo Benassi al posto di uno stanco Badeli. Un centrocampista con caratteristiche più offensive per cercare di aumentare la potenzialità negli ultimi trenta metri. Ma è ancora l’Inter a sfiorare il gol. Lukaku si libera di forza ma da due passi spara addosso a Dragowski. Al 31’ Dragowski anticipa in uscita Lautaro, l’argentino invece di saltarlo lo colpisce. E si becca un meritato giallo. L’attaccante nerazzurro va poi a scusarsi con Dragowski. Primi cambi al 38’ per l’Inter: entrano Politano e il giovane debuttante Agoumè al posto di Lautaro Martinez e di un applauditissimo Borja. Ultimo cambio per la Fiorentina con Eysseric al posto di Castrovilli. L’Inter sembra in controllo. Ma non è finita. Al 92’ Vlahovic si invola da solo, entra in area e fulmina Handanovic. Una magia che vale l’1-1.
 

Roberto57

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CLASSIFICA 16^ GIORNATA



PosSquadraPuntiGVNPGFGS
1
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Inter 39 1612313214
2
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Juve 39 1612312916
3
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Lazio 36 1611323816
4
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Roma 32 169522916
5
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Cagliari 29 168533221
6
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Atalanta 28 168443825
7
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Parma 24 167362319
8
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Napoli 21 165652521
9
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Torino 21 166372124
10
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Milan 21 166371619
11
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Bologna 19 165472427
12
t126_b.png
Verona 19 165471720
13
t125_b.png
Fiorentina 17 164572024
14
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Sassuolo 16 154472627
15
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Lecce 15 163672032
16
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Sampdoria 15 164391325
17
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Udinese 15 164391127
18
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Brescia 13 1541101426
19
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Genoa 11 162591731
20
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Spal 9 1623111025
 

Roberto57

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Il calendario della 17^ giornata

  • Sampdoria-Juventus, mercoledì 18 dicembre, ore 18.55 (anticipo per impegno nella Supercoppa italiana);
  • Fiorentina-Roma, venerdì 20 dicembre, ore 20.45;
  • Udinese-Cagliari, sabato 21 dicembre, ore 15.00;
  • Inter-Genoa, sabato 21 dicembre, ore 18.00;
  • Torino-Spal, sabato 21 dicembre, ore 20.45;
  • Atalanta-Milan, domenica 22 dicembre, ore 12.30;
  • Lecce-Bologna, domenica 22 dicembre, ore 15.00;
  • Parma-Brescia, domenica 22 dicembre, ore 15.00
  • Sassuolo-Napoli, domenica 22 dicembre, ore 20.45;
  • Lazio-Hellas Verona, mercoledì 8 gennaio 2020, ore 20.45 (postico per impegno nella Supercoppa Italiana).
 

Roberto57

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Inter-Genoa,
Thiago Motta: "Contro l'Inter per dimenticare il derby"



Il grande ex si gioca molto a San Siro: "Conte tecnico super. Lukaku? Forte, ma possiamo fermarlo"

Il giorno del giudizio? Difficile prevederlo. Thiago Motta si presenta all’appuntamento contro il suo passato – interista ed azzurro, all’epoca di Conte c.t. – alle prese con l’ennesima emergenza, galleggiando fra il 3-5-2 e un possibile ritorno alla difesa a quattro, in una partita che può dire molto anche sul suo futuro: “Parlate di Inter in emergenza? Anche noi dobbiamo pensare alle assenze, allora siamo tutti in emergenza. Favilli e Sturaro stanno bene, vedremo dopo l’ultimo allenamento in vista di domani. La squadra sta bene, mi aspetto una reazione dopo una sconfitta nel derby a mio modo di vedere non meritata. Bisogna dimenticarla con una buona prestazione domani. Ho sempre bei ricordi dell’Inter, una squadra in cui ho giocato ottenendo cose straordinarie, ma è finita. Non ho comunque mai avuto problemi con Conte, visto che con lui c’è sempre stata una buona comunicazione diretta. Ecco perché ora da allenatore mi aspetto la stessa cosa dai miei giocatori. Oggi penso comunque solo alla mia squadra per fare una buona prestazione e come tutte le gare che ho affrontato andare a vincere. Conte è un grandissimo allenatore, lo sta ancora dimostrando, le sue squadre da affrontare sono sempre difficili, perché lottano e lavorano insieme, creando tanti pericoli all’area avversaria. Ho grande rispetto di lui, ma spero che sia una grande partita”.


L'ULTIMO PASSO-Con Juve e Napoli il Grifone ha giocato due buone partite: “Ora spero che la gara con l’Inter possa essere simile a quelle affrontate con queste due squadre, forse fra l’altro noi ci troviamo meglio giocando fuori casa. In tutte le gare giocate siamo stati vicini a vincere, e sono convinto che se continuiamo così i risultati arriveranno. Dobbiamo mettere tutta la nostra energia sulla partita con l’Inter, giocando da squadra, difendendo e attaccando tutti insieme”. Lukaku? “E’ un grande giocatore, ma si può fermare come tutti gli altri avversari, cioè giocando da squadra”. Poi, su Schone: “Con la qualità che possiede, può giocare ovunque come tutti i giocatori di grande livello, il ruolo conta poco”. Il mio bilancio dopo questo primo periodo? “Lo farò domani dopo la partita, prima di Natale c’è ancora una sfida da giocare. Pinamonti? Lo vedo bene, mi aspetto molto da lui, così come da tutti i suoi compagni".

le probabili formazioni:


INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; D'Ambrosio (Lazaro), Candreva, Borja Valero, Vecino, Biraghi; Politano (Esposito), Lukaku.

GENOA (3-5-1-1): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Ghiglione, Schöne, Radovanovic, Cassata, Pajac (Ankersen); Agudelo; Pinamonti.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino.
 

Roberto57

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Esposito in lacrime: "Non ho chiuso occhio, lo dedico a mia madre"

Il 17enne interista, commosso nel post-gara, ringrazia Lukaku per avergli lasciato il rigore: "Una persona fantastica"

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Sabato sera da ricordare per l’Inter che passerà il Natale in testa alla classifica per miglior differenza reti. Sera ancora più speciale per Sebastiano Esposito, che ha segnato su rigore il suo primo gol da professionista. Il 17enne si è presentato in lacrime all’intervista postpartita: “Ho visto mia madre e mi sono commosso, questo gol lo dedico a lei. Conte mi ha avvisato ieri che avrei giocato titolare, non ho chiuso occhio tutta la notte”. Esposito è diventato il secondo interista più giovane a segnare in serie A, nonché il primo a segnare a San Siro: “Sto raccogliendo i frutti del mio lavoro e di quei panini che mangiavo prima degli allenamenti… Nella vita non bisogna mai mollare”.

REGALO DI NATALE - Parole al miele anche nei confronti di Lukaku, che sul 2-0 gli ha lasciato calciare il rigore: “Romelu non è solo un grande giocatore, come dimostra la sua seconda rete, ma anche una persona fantastica. Mi ha detto ‘vai convinto sulla palla e fai gol’, lo ringrazio”.

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Roberto57

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IL POKER DELL'INTER

Conte, Natale speciale: "I giocatori penseranno un po' a me anche durante le feste"



Il tecnico si gode Esposito e il primo posto con la Juve: "L'avevo detto quando si è fatto male Sanchez che Seb era pronto". Sulla gara con il Genoa: "Non era facile, l'abbiamo resa noi semplice"

Antonio Conte chiude il 2019 in testa. Chissà se se lo aspettava quando alcuni mesi fa firmò per l'Inter. Certo, di mezzo c'è sempre la Juve, che viaggia a braccetto con i nerazzurri. Pare la storia della sua vita calcistica, se ci aggiungiamo che l'esordio sulla panchina interista è arrivato contro il Lecce. Una stagione che ricorderà, comunque vada a finire. Intanto c'è da celebrare il presente: "Le problematiche c'erano oggi come ieri, ma nelle difficoltà questo gruppo si responsabilizza e tutti sono coinvolti - dice il tecnico nerazzurro dopo il 4-0 contro il Genoa -. Abbiamo 42 punti (prima sbaglia e cita 41 punti, poi si corregge ridendo ) a Natale, devo solo dire grazie a questi ragazzi".



INFORTUNI -
Tante assenze, ma anche dei calciatori che hanno recuperato in extremis. "È stata una buonissima partita, nonostante le assenze. Voglio fare i complimenti a Gagliardini, che si è messo a disposizione nonostante non fosse al 100%, e così Vecino e Borja Valero. Giocatori che non antepongono i loro problemi a quelli della squadra".

MERCATO E VACANZE
Chissà se nella letterina a Babbo Natale ci saranno particolari richieste anche per Ausilio e Marotta... "Oggi non mi sento di scrivere nessuna lettera. Mancherei di rispetto a questo gruppo che mi sta dando tutto. Ora dobbiamo solo continuare a stupire. Otto giorni di vacanza se li sono meritati questi ragazzi, ma so che sono responsabili e non molleranno neanche durante le feste. E lo sanno bene anche loro: una piccola parte sarà comunque dedicata a me

FENOMENO ESPOSITO
Primo gol in Serie A per il giovanissimo Esposito. "Sebastiano è un ragazzo che da quest'estate a oggi è cresciuto tanto. Lo dissi quando si fece male Sanchez: può giocare dal 1'. È sveglio e ha un avvenire importante, in più ha una famiglia che lo aiuta a mantenersi sul giusto binario. Sono contento per lui e per tutti i ragazzi. Oggi non era facile, l'abbiamo resa noi semplice".
 

Roberto57

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CLASSIFICA 17^ GIORNATA
PosSquadraPuntiGVNPGFGS
1
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Inter 42 1713313614
2
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Juve 42 1713313117
3
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Lazio 36 1611323816
4
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Roma 35 1710523317
5
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Atalanta 31 179444325
6
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Cagliari 29 178543323
7
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Parma 25 177462420
8
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Napoli 24 176652722
9
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Bologna 22 176472729
10
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Torino 21 176382226
11
t120_b.png
Milan 21 176381624
12
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Verona 19 165471720
13
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Sassuolo 19 175482929
14
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Udinese 18 175391328
15
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Fiorentina 17 174582128
16
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Lecce 15 173682235
17
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Sampdoria 15 1743101427
18
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Brescia 14 1742111529
19
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Spal 12 1733111226
20
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Genoa 11 1725101735
 
Ultima modifica:

Roberto57

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NON SEMPRE SI PUO' VINCERE!!!!
ONORE ALLA LAZIO


Supercoppa, Cristiano Ronaldo riceve la medaglia d’argento: la reazione fa il giro del mondo

Non è uno abituato a perdere le finali Cristiano Ronaldo. Dopo la sconfitta della sua Juventus in Supercoppa contro la Lazio, il campione portoghese ha ricevuto con tutti i suoi compagni la medaglia d’argento. Un premio di consolazione, non digerito da CR7 che ha subito provveduto a toglierselo dal collo, tornando di corsa negli spogliatoi. Grande delusione per un giocatore che ha interrotto un ciclo di 12 finali vinte consecutive

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Non è uno abituato a perdere le finali Cristiano Ronaldo. Dopo la sconfitta della sua Juventus in Supercoppa contro la Lazio, il campione portoghese ha ricevuto con tutti i suoi compagni la medaglia d'argento. Un premio di consolazione, non digerito da CR7 che ha subito provveduto a toglierselo dal collo, tornando di corsa negli spogliatoi. Grande delusione per un giocatore che ha interrotto un ciclo di 12 finali vinte consecutive
Cristiano Ronaldo, il gesto dopo la sconfitta della Juventus in Supercoppa

Al termine di Juventus-Lazio 1-3, Cristiano Ronaldo è rimasto sul terreno di gioco per rendere omaggio come da copione ai vincitori della Supercoppa. Al momento della premiazione la formazione di Sarri è stata chiamata sul palco per ricevere il premio per i finalisti, ovvero la medaglia d'argento. Scuro in volto, CR7 dopo aver ricevuto il cimelio non ha resistito: nel giro di pochi secondi, l'attaccante si è subito tolto dal collo la medaglia. Non è abituato ad arrivare secondo il campione portoghese, con il suo gesto che è stato poi emulato da molti compagni.
Ronaldo, la delusione per la conclusione della striscia di finali consecutive vinte

Una grande delusione per Cristiano Ronaldo che dopo una gran prova nel primo tempo, con lo zampino in occasione del gol del momentaneo pareggio è calato alla distanza. Per il centravanti si tratta di una sconfitta per certi versi "storica", visto che interrompe una striscia di 12 finali consecutive vinte, tra Real Madrid, Portogallo e appunto Juventus. Basti pensare che l'ultimo ko in una sfida decisiva per l'assegnazione di un trofeo risale addirittura al 2014. In quell'occasione Cristiano Ronaldo e il Real Madrid si arresero nella Supercoppa Spagnola ai cugini dell'Atletico Madrid, messi ko da un gol di Mario Manduzkic, che proprio in queste ore sta lasciando la Juve per trasferirsi in Qatar.
 

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    martedì 26 marzo 2024
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