Novità

RITARDO

Sempre al confronto con gli eminenti lottologi del passato,

si può rilevare contrario ai loro originali insegnamenti ed alle regole del gioco

che da quando il Lotto è Lotto i Numeri sono 90. Da 1 a 90.

Senza lo zero.

Poi forse qualcuno pensò che il 90 nella sua nona decina era unico.

Forse uno zero mal interpretato.

Naturalmente? così ... nacquero nuove decine.

Quelle cabalistiche che iniziano con il 90 nelle veci dello Zero.

Perché il primo numero è zero

Dunque sono 8 le decine...

Zero la decina.

Zero il ritardo.

E via di seguito discorrendo.

* * * I N V E C E * * *

Le in Excel, per esempio, si hanno queste indicazioni per l'uso corretto della numerazione:

"Il riferimento alle celle è chiamato formato R1C1.

In questa notazione, sia le righe che le colonne vengono indicate utilizzando numeri."

Oppure come tutti ben sappiamo A1 "E' la PRIMA Lettera" & "UNO il PRIMO Numero"

Nel Basic e prima ancora che esistesse excel,

i riferimenti alle stringhe considerano come "UNO" LA PRIMA "quantità".

Ad esempio :

Codice:
Option Explicit
Sub Main
Dim A
  A =  "123456"
   Scrivi Mid (A,1,1)
End Sub

Restituisce "1" perché "1" è il PRIMO CARATTERE ed è "1".

La sua lunghezza è "1 Carattere" qualsiasi sia il carattere presente ed estratto dalla stringa.

Se si mette uno zero, come indirizzo al primo carattere si crea un errore.

Cioè eseguendo Mid (A,0,1) si ottiene un ERRORE.

Analogamente se vogliamo allineare le posizioni degli estratti DICIAMO o CAPIAMO COSA SIGNIFICA:

Bari è la prima Ruota =1
Cagliari è Seconda = 2
fino a ...
VENEZIA è la decima Ruota ed è uguale a 10

Inoltre:

1 = PRIMO ESTRATTO
2 = SECONDO ESTRATTO
3 = TERZO ESTRATTO
4 = QUARTO ESTRATTO
5 = QUINTO ESTRATTO

E' CONVENZIONE UNIVERSALE che le quantità si misurino in multipli di 1.

MAI IN MULTIPLI DI ZERO.

Per esempio: Se su un contenitore c'è scritto10 Litri.

Indipendentemente dal suo contenuto ... contiene 10 litri.

Come si è detto 1 metro è 1 metro e ... "1 metro" è l'unità di misura delle distanze.

1 Secondo è un Secondo e ... 1 secondo è l'unità di misura del tempo.

Analogamente ... se il Ritardo si misura in Estrazioni,

1 Ritardo = 1 Estrazione e 1 Estrazione è l'unità di misura del ritardo.

Nell' elencare altri esempi reali, nel trattare la stringa degli estratti ANTEPONIAMO ZERO

proprio per indicare che la "posizione uno" è per "il primo estratto" e tra loro coincidono.

SI ANTEPONE LO ZERO PER ESCLUDERLO dall'essere conteggiato come primo numero.

Dunque il ritardo è "UN RITARDO" e NON può essere ZERO RITARDI.

Perché "zero ritardo" è un nulla.

Una quantità INESISTENTE.

Però per contraddire tutti gli Ingegneri, i Professori, i Programmatori,

i Creatori di Excel, del Basic, e TUTTI quelli che con un numero indicano dele quantità,

Come: 2 Litri di latte / 5 Pere / 4 carote / 100 Km / 1 Caffè / 10 Secondi / 4 caratteri.

(Sui caratteri e la stampa fornirò "1 ESEMPIO" specifico e dettagliato).

Alcuni lottologi dimostrano in numerosi che in lottologia

si può essere così tanti che tutti gli altri sono "bastian contrari"... gli altri.

È vera logica? Basta una conta?

No. Assolutamente NO perchè:

1 Ragione è 1 Ragione

100 errori sono 100 errori,

e100 errori non fanno 1 ragione.

Una ragione si dimostra mentre le dimostrazioni di cento errori sono fatte

balbettamenti, autoreferenzialità, fumo negli occhi, gran caos, divagazioni,

diversivi (più maldestri che tattici), elementi di distrazione, insulti,

maleducazione e mai e poi mai un "buon esempio".

Mai prove a supporto delle asserite ragioni.

Il passato insegna che così fan tutti ... nulla più e nulla meno.

Asuniverso hai redatto una buona descrizione del VECCHIO tabellone analitico.

Su mio ESEMPIO e suggerimento, invece, LuigiB ha introdotto alcuni anni fa,

in Spaziometria la possibilità di selezionare le ruote ed unirle a gruppi di 2 o più.

Questo permette, tra l'altro, di avere un Tabellone Analitico capace di calcolare il ritardo a tutte.

Dunque ...prima ... esistevano molte versioni simili dello stesso tabellone analitico,

e prima erano tutte ri-edizioni e/o copie sostanzialmente identiche.

Dal basso all' alto o dall'alto al basso ... è un pò come la scrittura.

C'è chi scrive da destra a sinistra, (come allo specchio e come Leonardo da Vinci), chi su rotoli,

chi da sinistra a destra e da destra a sinistra invertendo la direzione ad ugni fine riga.

Se non ricordo male si chiama scrittura bustrofetica.

In questo secondo me ... si deve guardare ai contenuti più che alla forma.

Ed in sintesi la nuova versione del Tabellone Analitico presente in Spaziometria,

ha nuove funzioni e maggiore potenza di calcolo.

anche trascurando, chi come e perché si è aggiunta anche velocità.

Sono dati oggettivi e fattuali.

Le critiche costruttive sono ben accette.

PERÒ il tentativo di far credere che non si sappia cos'è e come funziona il tabellone analitico

è guardare al dito anziché alla luna. Nella migliore delle ipotesi.

Oppure è gettare discredito addosso a chi invece ha già dato prove di capacità e merito.

Dunque è utile descrizione per chi non conosce il tabellone analitico

ed inutile tentativo di delegittimazione nonché critica infondata che non aggiunge nulla di nuovo.

Quando si saprà apportare altrettanta innovazione, sarò il primo a riconoscere il merito a chi di dovere.

Per ora ... è così che stanno le cose.

Per ora ... formule risolutrici di problemi con zero al denominatore non se ne vedono.

Quando ci saranno ...

ci saranno buone ragioni anche dei (TANTI ?) detrattori.

:)
 
Ciao Legend , pure io mi sono dato ai post goliardici .. :)
Tanto entrare nel merito è inutile perche diamo alla parola ritardo due concetti diversi , per me è una quantità derivata da un conteggio di una determinata condizione (l'evento non c'è), e una quantità puo tranquillamente essere rappresentata con lo 0 .. in certe circostanze è addirittura positivo avere una quantita 0 di qualcosa .. per esempio io ho 0 debiti ...:-)

notte a tutti ...
 
Ciao Legend , pure io mi sono dato ai post goliardici .. :)
Tanto entrare nel merito è inutile perche diamo alla parola ritardo due concetti diversi , per me è una quantità derivata da un conteggio di una determinata condizione (l'evento non c'è), e una quantità puo tranquillamente essere rappresentata con lo 0 .. in certe circostanze è addirittura positivo avere una quantita 0 di qualcosa .. per esempio io ho 0 debiti ...:)

notte a tutti ...
Questa è troppo TROPPO FORTE! ahimè io invece ho ancora 3 rate del mutio da pagare , ma dopo l'ultima di Dicembre festeggerò alla grande e mi unirò alla schiera dei [ ZERO Debiti ]!
Leggasi ( 0 ) ma anche ( Ø )!
Saluti anche da parte mia, Nikor.
 
Questa è troppo TROPPO FORTE! ahimè io invece ho ancora 3 rate del mutio da pagare , ma dopo l'ultima di Dicembre festeggerò alla grande e mi unirò alla schiera dei [ ZERO Debiti ]!
Leggasi ( 0 ) ma anche ( Ø )!
Saluti anche da parte mia, Nikor.
Grande Nikor , ciao .. si scherza naturalmente , lungiu da me l'idea di fare polemiche un saluto pure al caro Joe .. Eheh potevo pure fare l'esempio di quando da ragazzo mi trovai in mezzo alla strada con la lancetta del carburante fissa sullo 0 .... ahime lo 0 esiste eccome :-)
 
Ciao.

Allora se ho ben capito,

quelli della squadra “Ritardo 0 --> n” (Claudio,LuigiB,ecc. ), affermano che il termine Ritardo indica sia l’assenza che la presenza di un numero o di una combinazione in un estrazione qualunque:

Ritardo 0 = Presenza del numero o della combinazione

Ritardo n = Assenza del numero o della combinazione

Mentre quelli della squadra “Ritardo 1 --> n” (Joe,Gam,ecc)

affermano che il termine Ritardo indica l’assenza di un numero o di una combinazione in un estrazione qualunque:

Ritardo 0 = Non esiste

Ritardo n = Assenza
del numero o della combinazione

La domanda è: quale delle due definizioni di Ritardo è più coerente?
Ma soprattutto, quale delle due definizioni si adatta meglio alla ricerca ed al calcolo statistico?:unsure:

Grazie.
:giggle:
 
Ultima modifica:
Nel sito skuola.it riguardo le misure si legge:

"Il metodo scientifico è un procedimento che consiste nell'osservare un fenomeno,
definire le grandezze che lo riguardano, formulare un’ipotesi e verificarla."

Come ho avuto modo di scrivere più volte.

Ritardo è una indicazione generica del contenuto che si vuole rappresentare

ma se si la vuole ricondurre, alla DEFINIZIONE, che abbiamo assunto essere vera,

IL RITARDO E' UNA CERTA QUANTITA' DI ESTRAZIONI.

Esiste un qualcosa che si chiama "Zero-Estrazione"

da divenire "unità di misura" con cui "inziare" a misurare,

stabilendo scientificamente quanti "multipli di zero" ci potrebbero essere ?

La risposta è semplicissima ed è: NO.

Inoltre, questa errata misurazione, non considera la definizione di ritardo.

E poi si divide ancora in 2 sotto-misurazioni lottologiche:

Una prevede che il ritardo si azzeri ad ogni evento.

L'altra ... è quella che Luigi ebbe a darmi e che, a parer mio

è preferibile perché almeno di questa si capisce cosa si vuol dire,

ed è perlomeno si adegua perlomeno nella formulazione alla definizione di ritardo.

Ritardo è il Numero di Estrazioni, TRA 2 EVENTI che rimangono esclusi dal conteggio.

Per me va bene ... l'ho scritto molte volte.

Però queste 2 misurazioni sono sbagliate.

Tutte e 2 sbagliate.

Anche se, eventualmente portassero allo stesso risultato e vanno bene a 1000 lottologi.

Lo dimostrerò, dapprima con un esempio semplicissimo:

C'è il treno Torino-Roma.

Il percorso: Torino,Alessandria, Genova, LaSpezia, Pisa ... Roma.

Alla stazione di Pisa si ascolta l'annuncio:

"Stazione di Pisa, si avvisano i signori passeggeri che il treno Torino -Roma
viaggia con 10 minuti di ritardo."

Quando il treno arriva a Pisa ... il ritardo si azzera ?

Se a LaSpezia non c'era ritardo allora non c'è a Pisa ?

Chiaramente è NO per tutte e 2 le errate ipotesi.

Si stima che arriverà a Pisa con 10 minuti di ritardo.

Dunque il ritardo è un tempo. ed esso non dipende da dove o con cosa lo si misura

è una grandezza a sé stante totalmente indipendente dal cosa misura.

E evidente che non si azzera a Pisa e neanche in tutte le altre stazioni.

Oppure è come pare essere per alcuni lottologi: I treni non hanno mai ritardo.

Altro esempio banalissimo fisso un appuntamento e poi mezz'ora dopo non mi sono ancora presentato.

E' chiaro che sarò in ritardo di almeno mezz'ora.

Quando mi presento ... però ... il ritardo si azzera!

Queste si ... sono barzellette ... o meglio vere e proprie cartine di tornasole ...

per misurare la logica uguale allo zero, di alcuni lottologi.

Se mi è permesso, prima di iscrivere d'ufficio LuigiB e tanti altri ... al gruppone di testa ...

io, da buon ritardista, aspetterei qualche colpo.

Perché come si usa dire, "I punti si contano a "bocce ferme".

:)
 
Ultima modifica:
Ciao Joe , non so in che gruppo debba finire qui la discussione sembra metafisica :-) però rimango dell'idea che il conteggio si azzeri (ebbene si) alla presenza dell'evento.

Riallacciandomi all'esempio del treno voglio modificarlo ...

facciamo finta che un treno viaggi sul rettilineo con un ponte ogni 10 km , ogni ponte è lungo 1 km

Due amiici viaggiano sul treno e uno chiede da quanti km non viaggiamo su un ponte ?

Ora se la domanda fosse posta mentre si viaggia sul ponte che risposta si dovrebbe dare ? io direi 0 siamo dentro l'evento.

Se la domanda venisse posta mentre il treno viaggia in un tratto al di fuori dei ponti i km sarebbero quelli che ci separano dalla fine del ponte non dal suo inizio e fino al punto in cui siamo ..

Al livello di utilità statistica non saprei se è meglio calcolare questa quantità partendo da 0 o da 1 per via del fatot che lo considero ininfluente in ogni caso e pure secondo i piu famosi lottologi il ritardo non è un buon parametro da tenere in considerazione in quanto se è gia alto piu che destinato a rompersi è destinato a crescere e nessuno sa di quanto ,puo portare alla disfatta...
 
Buon Giorno a Tutte/i.

Luigi, ti rispondo nei prossimi messaggi.

....

Quando circa 30 anni fa avevo da compilare le dichiarazioni dei redditi,

o l’ ICI ecc ecc e non c’erano programmi specifici ed i PC non avevano interfaccia

grafica. Si potevano avere dei prestampati, in modulo continuo,

per una stampante da 80 colonne con trascinatore. Però questi moduli,

nel mio Comune, venivano consegnati gratuitamente e con il “contagocce”.

Pertanto, guai a sbagliare. Nel medesimo periodo, ad una fiera,

trovai un gadget utilissimo, che conservo gelosamente ancora oggi.

Era la pubblicità di una ditta di Torino (che nel web vedo ancora presente).

E’ un righello con 4 scale.

Una in millimetri, le 3 altre in pollici e con 3 scale:

Sesti di Pollice / Ottavi di Pollice / Decimi di Pollice.

Dunque scegliendo la dimensione in “caratteri per pollice”

ed una spaziatura delle linee adatta al prestampato,

con le misure rilevate per mezzo di questo righello

è possibile inserire dati anagrafici, il codice fiscale, CAB, ABI,

numeri, testi, crocette, luoghi e date nei riquadri predisposti.

Senza errori o perlomeno senza la necessità di apportare molte correzioni.

Come si vede chiaramente da questa immagine:

righello.jpg

Le colonne sono 1/2/3/4/5 e si contano 1/2/3/4/5 ecc.

Evidentemente perché anche in Ragioneria, quando si contano le colonne si parte da 1.

Perché Zero è Zero ed è il margine mentre il primo carattere è 1.

E … se ci si presta attenzione, per misurare è vero che si parte da zero.

Ma se si rimane allo zero non si misura nulla.

Dunque il numero minimo per avere una misura è 1.

:)
 
Come già detto più volte . Il ritardo ( convenzionale) nel gioco del lotto parte da zero. Se si vuole iniziare il conteggio da 1 basta dichiararlo per allineare i dati soprattutto se conteggia uno scarto o un rapporto.
Non vedo l utilita di tutto questo, ognuno rimarrà nelle proprie posizioni ed è giusto che sia così.. a mio avviso basta dichiarare il modo di conteggiare.
Ciao :)
 
Buon Giorno a Tutte/i.

Luigi, ti rispondo nei prossimi messaggi.

....

Quando circa 30 anni fa avevo da compilare le dichiarazioni dei redditi,

o l’ ICI ecc ecc e non c’erano programmi specifici ed i PC non avevano interfaccia

grafica. Si potevano avere dei prestampati, in modulo continuo,

per una stampante da 80 colonne con trascinatore. Però questi moduli,

nel mio Comune, venivano consegnati gratuitamente e con il “contagocce”.

Pertanto, guai a sbagliare. Nel medesimo periodo, ad una fiera,

trovai un gadget utilissimo, che conservo gelosamente ancora oggi.

Era la pubblicità di una ditta di Torino (che nel web vedo ancora presente).

E’ un righello con 4 scale.

Una in millimetri, le 3 altre in pollici e con 3 scale:

Sesti di Pollice / Ottavi di Pollice / Decimi di Pollice.

Dunque scegliendo la dimensione in “caratteri per pollice”

ed una spaziatura delle linee adatta al prestampato,

con le misure rilevate per mezzo di questo righello

è possibile inserire dati anagrafici, il codice fiscale, CAB, ABI,

numeri, testi, crocette, luoghi e date nei riquadri predisposti.

Senza errori o perlomeno senza la necessità di apportare molte correzioni.

Come si vede chiaramente da questa immagine:

Vedi l'allegato 2242411

Le colonne sono 1/2/3/4/5 e si contano 1/2/3/4/5 ecc.

Evidentemente perché anche in Ragioneria, quando si contano le colonne si parte da 1.

Perché Zero è Zero ed è il margine mentre il primo carattere è 1.

E … se ci si presta attenzione, per misurare è vero che si parte da zero.

Ma se si rimane allo zero non si misura nulla.

Dunque il numero minimo per avere una misura è 1.

:)


tu guarda le coincidenze il righello in questione lo ho anche io .. ricordo dell'ufficio :)

 
Come già detto più volte . Il ritardo ( convenzionale) nel gioco del lotto parte da zero. Se si vuole iniziare il conteggio da 1 basta dichiararlo per allineare i dati soprattutto se conteggia uno scarto o un rapporto.
Non vedo l utilita di tutto questo, ognuno rimarrà nelle proprie posizioni ed è giusto che sia così.. a mio avviso basta dichiarare il modo di conteggiare.
Ciao :)

No.

Mi spiace, ma non è così semplice.

Non sono misurazioni né confrontabili e né equiparabili.

:) Buona serata.
 
Ciao Luigi, hai scritto:

pure io mi sono dato ai post goliardici ..

Tanto entrare nel merito è inutile perche diamo alla parola ritardo due concetti diversi , per me è una quantità derivata da un conteggio di una determinata condizione (l'evento non c'è), e una quantità puo tranquillamente essere rappresentata con lo 0 .. in certe circostanze è addirittura positivo avere una quantita 0 di qualcosa .. per


Questa tua nuova definizione-interpretazione e modo di misurare,

purtroppo lo devo dire (a parer mio) sbagliato.

MA NON TROPPO perché è capibile ed utile.

Sono in accordo che in un periodo ristretto (in genere meno di 250 Estrazioni)

un numero possa NON essere PRESENTE.

Quindi le sue PRESENZE in questo periodo SONO ZERO.

GIUSTAMENTE si contano: Zero Presenze.

Sino a qui, non c'è nessun problema.

IL CONTEGGIO DEL RITARDO INCOMINCIA DA ZERO. E' VERISSIMO.

Non può essere che così!

Ma se l'evento c'è, così facendo, stai misurando: 1 RITARDO ... UGUALE ... UNA NON PRESENZA.

"C'è" o "non c'è" sono le rilevazioni dello stesso evento misurato con logica positiva o negativa,

C'è = 1 Presenza / Non c'è = 1 Ritardo

Ed è così, che è ben dimostrato, l’errore avere 2 entità differenti (in genere considerate oppose)

che si misurano, l'un l'altra, con la stessa unità di misura.

Unità di Misura è il "non c'è" = -1 PRESENZA, per misurare il RITARDO.

Più dettagliatamente 2 Unità di Misura .. in 1 ... che si annullano vicendevolmente.

... ... ... ... ...

"Zero Debiti" è relativamente giusto, per indicare il non avere debiti.

Ed è vero che non avere debiti è meglio che averne uno.

Ma "debito" è un qualcosa di astratto e non definito.

Pertanto debito non è idoneo ad essere usato come "unità di misura".

I debiti NON sono quantità omogenee pertanto non possono essere contate

ed uguagliate ad atri debiti sino a diventarne un multiplo o sottomultiplo.

Perché i debiti, il più delle volte, sono diversi tra loro.

Per questa ragione non sono riassumibili in numero, tale per cui, possono essere contati,

ed anche esposti come "numero = quantità" che ne indica il loro valore.

Dunque:

NON hai debiti = Vero

Oppure:

Sei in debito nei confronti di 1 creditore = Falso.

C'è pertanto una sola condizione binaria. Si / No.

Perché l' unità di misura del debito non è il debito ma è un qualcosa diverso dal debito.

Le Unità di Misura del debito possono, essere per esempio gli Euro con i suoi multipli o sottomultipli.

Oppure anche altri beni fungibili come 1 cena / 1 pizza / 1 pieno di benzina ...

o comunque qualcosa di idoneo a "quantificare" il debito con multiplo o sottomultiplo

della misura, del debito stesso.

Non sono adatte le cose astratte.

Per esempio: Ti devo un favore perché non è possibile assegnare "un quanto" al termine favore.

In sintesi: Ho un debito di 1000 Euro. E' un’espressione definibile corretta.

Cioè essa è idonea a comunicare il concetto di debito e a stabilire quanto esso sia.

Quanto è, nel suo essere, misurabile, con un multiplo o sottomultiplo dell'unità di misura adottata.

L'Euro.

Poi ... che ci sia gente che non capisce cosa hai scritto, è problema di tutt'altra natura.

:)
 
Ultima modifica:
E' chiaro che il ritardo sia il contrario della presenza in quanto si incrementano a condizioni opposte , io sostengo che il calcolo del ritardo sia implementato secondo l'idea classica e in questo contesto perciò è corretto , che poi ci sia una'altra misura opposta e uguale non fa niente è come dire sono le 12 e 45 piuttosto che l'una meno un quarto ..
Poi la misura di questa quantita serve ad identificare quante volte è capitato un fenomeno o da quante volte non capita , è ovvia che ci voglia un' estrazione per valutare un fenomeno , ma il conteggio si riferisce alla rilevazione di una condizione non direttamente alle estrazioni..

inoltre ora che ci penso le presenze non hanno alcun bisogno di azzerarsi possono solo crescere ...
 
E' chiaro che il ritardo sia il contrario della presenza in quanto si incrementano a condizioni opposte , io sostengo che il calcolo del ritardo sia implementato secondo l'idea classica e in questo contesto perciò è corretto , che poi ci sia una'altra misura opposta e uguale non fa niente è come dire sono le 12 e 45 piuttosto che l'una meno un quarto ..
Poi la misura di questa quantita serve ad identificare quante volte è capitato un fenomeno o da quante volte non capita , è ovvia che ci voglia un' estrazione per valutare un fenomeno , ma il conteggio si riferisce alla rilevazione di una condizione non direttamente alle estrazioni..

inoltre ora che ci penso le presenze non hanno alcun bisogno di azzerarsi possono solo crescere ...

E' chiaro, che a me il modus operandi, è noto da molti anni ed era inutile discuterne.

Infatti era tutto prevedibilissimo per non scrivere certo.

Esattamente come ho avuto modo di scrivere in risposta a Cinzia.

Ma ... il giudizio che ne dai, è molto in anticipo sulla conclusione, definizione,

soluzione del problema.

Per ora, si è appena, delineato il contorno dell'errore.

Anche se ho già scritto tutto ... quasi tutti ... non ci hanno capito nulla.

:)
 
Ciao Luigi.

Lo so che è difficile spiegarsi perché.

Presenze e Ritardi, sono la stessa cosa, che si misura in Estrazioni ma uno si azzera e l'altro no!

Non sono io lo psicologo del gruppo e la risposta a questo, io non la posso certo dare.

Dunque proseguirei per la mia strada, poi se qualcuno, come te, scrive cose degne di considerazione

e si dimostra che ci sono errori, ne discutiamo e all'evidenza ... li correggiamo.

L' imprinting, che porta ad identificarsi con una pseudo-scienza ove ... la prima cosa ...

"è certa" non la ritenga una confutazione degna, di un pensiero umano, scientifico, illuministico.

Anche perché ci si schianta clamorosamente, come si è dimostrato, con tutti gli innumerevoli esempi.

Dunque ludicamente su un sito di Chimica ... ove si tratta anche di giochi.

Si spiega che in un mazzo di carte (Francesi) oltre i 2 Jolly ci sono 52 carte che

si contano per essere 13 per ognuno dei 4 semi. Esattamente come 13 x 4 = 52


52_Carte.jpg

Penso, sia condivisibile sia il modo di contare le carte che la descrizione di esse.

:)
 
Non credo di essere all'altezza di poter dire la mia, come titolo di studio ho una misera licenza media, purtroppo quando dovevo scrivermi alle superiori in famiglia avevano bisogno di un'altro stipendio. Poi però finita l'emergenza economica, mi sono arruolato nell'esercito e ho continuato gli studi, anche se alla fine non ho chiesto nessun certificato che potevo benissimo aver riconosciuto, dopo circa 40 anni di servizio e andato in pensione con il massimo grado dei Sottuficiali dell'Esercito Italiano. In tutto il mio servizio ho capito che non è un titolo di studio che conta nella vita reale, ma saper capire e risolvere i problemi senza vantarsi e rispettando tutti i pareri. Nel righello che avete postato hanno dimenticato che inizia con Zero, e dopo dieci piccole tacche compare l'1 , quindi suppongo da ignorante che l'1 senza lo Zero non può esistere. Concludo che non penso sia importante se si parte da ZERO o da 1 , visto le ultime estrazioni, molto spesso i numeri si ripetono sulla stessa ruota anche 3 volte di seguito cioè 0, 0, 0, o 1, 1, 1, ??? chissà, il problema è che sarà sempre più difficile beccare quell'ambata che continua a essere ripetitiva almeno finchè provi a giocarla, ma che esce subito quando smetti. Scusate il disturbo ma volevo dire qualcosa anche io :LOL: :ROFLMAO::LOL::ROFLMAO:
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    venerdì 22 novembre 2024
    Bari
    27
    45
    81
    17
    55
    Cagliari
    78
    66
    45
    03
    14
    Firenze
    14
    90
    72
    88
    55
    Genova
    33
    23
    82
    81
    24
    Milano
    25
    79
    13
    42
    15
    Napoli
    39
    35
    65
    01
    14
    Palermo
    25
    83
    69
    50
    36
    Roma
    25
    71
    22
    10
    55
    Torino
    59
    30
    43
    74
    49
    Venezia
    39
    90
    77
    05
    35
    Nazionale
    82
    60
    62
    65
    59
    Estrazione Simbolotto
    Torino
    44
    12
    32
    06
    13
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