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TIMELINE SEQUENZA TEMPORALE

Bepy78

Advanced Member >GOLD<
Sappiamo che ad ogni estrazione, c'è una data indicatrice del tempo, escono 5 numeri per ruota, e che il ciclo naturale di ogni numero è 18, significherebbe che tra ogni singola estrazione teoricamente dovrebbero uscire nei tempi da 1/18 tutti i 90 numeri nell'ordine 1,2,3,4,5, sino ad arrivare 88,89,90, ma sappiamo a priore che i numeri non escono secondo l’ordine naturale, quindi alcuni escono con una frequenza maggiore, mentre altri escono con una frequenza minore.
Ma attenzione questo termine si può più propriamente sostituire con quello di ritardo naturale. Il criterio generale è quello che il ritardo naturale di una combinazione è uguale all’inverso della sua probabilità di estrazione.

La probabilità favorevole dell’estratto è:
1/18 = 0,0555555

quindi il ritardo naturale è:
1/0,0555555 = 18

1/0,0555555 =18 costituisce il ritardo naturale di una combinazione, e non la frequenza naturale che ha significato opposto. Se questa importanza non è compresa da molti, è perché non molti vi hanno riflettuto a sufficienza.

Si crede che per avere maggiori possibilità di realizzare un pronostico basti sapere attraverso l’indagine statistica che quel numero o quella formazione abbia varcato di tanto la soglia del limite del ritardo e di avere anche raggiunto un interessante scompenso, ma non è sempre così perché non bastano i soli due elementi di ritardo e scompenso.

Per dare un’idea di tutto ciò, descriviamo il modello che rappresenta lo scompenso della componente del momento totale della quantità di moto di un corpo numerico.

Ogni singola estrazione è indipendente, ma dettata da uno spazio tempo (date) per cui se ad ogni estrazione escono 5 numeri e volessimo fare un confronto tra i numeri che escono in 18 estrazioni per confrontare le frequenze, la soluzione da noi acquisita è questa sottostante

Con i novanta corpi numerici, si formano 117.480 terzine a ruota, mentre se estendessimo la nostra indagine sulle dieci ruote, queste diventerebbero 117.480 x 10 = 1.174.800. Riflettiamo per un momento e proviamo a ritornare indietro nel tempo, dal punto iniziale. Sappiamo che lo scorrere del tempo intercambia il passato con il futuro. Se le leggi della fisica non fanno distinzione tra futuro e passato, il disordine aumenterebbe nello stesso ordine (dallo stato iniziale allo stato finale). Ma l’equazione di Boltzmann indica il contrario, dice che dietro le leggi della fisica deve esserci un’altra spiegazione. Ora la spaventosa verità è chiara: significa che più ci si allontana dal passato più aumenta lo stato disordinato. Tutto questo ci fa capire che servono meno informazioni per descrivere uno stato ordinato, mentre ne servono molte di più per descrivere uno stato disordinato.

In 1620 estrazioni il ciclo naturale, di un corpo numerico composto da una terna, è 270, mentre la probabilità favorevole è 3/18 = 0,1666666.

Se si considera di misurare tutto lo spazio a un sistema di riferimento, è impossibile trovare un punto di riferimento che permetta di distinguere la preferenza da uno all'altro. Si può scegliere di misurare i suoi assi di moto nelle sue immediate vicinanze, così ogni effetto del disordine viene regredito e di conseguenza in tale spazio limitato, seppure non al di fuori di esso, si applichino i principi della separazione. Questa conclusione è della massima importanza, perché ci consente di usare entro i limiti i risultati stabiliti per lo spazio-tempo non soggetto a forti influenze da parte dell’entropia. Così, mentre la piena potenzialità degli stati possibili di entropia massima conservi una caratteristica completa, quella che osserviamo noi (spazio minimo) sembra romperla.

Per comprendere la portata di questo principio, consideriamo tutti i corpi numerici che formano le 117.480 terzine costretti a muoversi su una linea a velocità costante. Di conseguenza, con il punto di accelerazione costante, è possibile trovare un punto di riferimento che permetta di distinguere la preferenza da uno all'altro. Si può scegliere di misurare i suoi assi di moto nelle sue immediate vicinanze, così ogni effetto della misura viene regredito e di conseguenza in tale spazio limitato, seppure non al di fuori di esso, si applichino i principi della separazione. Perciò noi diciamo che possiamo venire a conoscenza di quei corpi numerici che si muovano con velocità minore a quella della velocità costante, e in tutti i nostri risultati la scelta del corpo numerico in assoluto ricade sull’asse di direzione che produce meno velocità .

Per fare capire ora come si possa spiegare il moto di sistemi che ci sembrano soggetti a forze esterne considererò un esempio semplice, quello del solo regolatore di intervalli temporali 270.

Vedi l'allegato 2226365
Questo ben noto regolatore di intervalli temporali 270 non articolato ai rispettivi intervalli spaziali e restanti intervalli temporali fissa un solo anello, che non può scorrere lungo i due assi.Per cui il solo asse genera tutte le 117.480 terne del valore 270, mentre se includiamo gli intervalli spaziali e gli intervalli temporali, tutto il dispositivo è animato da un rapido movimento intorno ai due assi. Le due forze tendono a diminuire le terne e di conseguenza a sollevare il corpo/i di minore moto. Questo corpo/i di minore moto è quindi sottoposto a una trazione che è tanto maggiore quanto più rapida è il suo arresto.

Perciò noi diciamo che possiamo venire a conoscenza di quei corpi numerici che si muovano con velocità minore a quella della velocità costante, e in tutti i nostri risultati la scelta del corpo numerico in assoluto ricade sull’asse di direzione che produce meno velocità . Le equazioni semplificate ci dicono quali di questi possibili fenomeni si verifichino realmente; ma è utile sistematizzare gli effetti generali della velocità e sviluppare modelli teorici per trattarli. L'idea è quella di distinguere in anticipo fra ciò che ci si deve attendere e ciò che è sorprendente.

Su tutte le possibili terne 117.480 che si generano con tutti i 90 corpi numerici, il modello ne ha messo in evidenza solo 8 che si muovevano con velocità minore.
Vedi l'allegato 2226366

Lascio a voi il compito dei riscontri a ruota secca.

Saluti….
Bravissimo Asuniverso,mi associo alla domanda di Giancarlo
 

Bepy78

Advanced Member >GOLD<
Grazie mille a te Asuniverso,mamma mia che lavorone incredibile da scienziato. Per stasera non riesco a giocare perché finisco tardi a lavoro,ma ci si tiene aggiornati.. buona serata carissimo
 

Bepy78

Advanced Member >GOLD<
Ciao Asuniverso stasera nulla dei 3 terni,a parte il terno di Genova si è trasformato in ambo a Torino sua diametrale...ma rimangono ancora ottime da giocare o erano solo a colpo?
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
A prima vista questa nostra ipotesi pare strana: perché mai, accanto ai corpi visibili, introdurre degli ipotetici corpi invisibili? La statistica classica introduce le forze (ritardi, frequenze, scompensi, ecc.) che sono costituiti da corpi numerici visibili, mentre la teoria energetica introduce ( grandezze. Misure, moto ecc.) le cosiddette forze invisibili di natura ignota che sono di entità invisibili agli occhi della statistica classica. Si potrebbe discutere su questo punto e argomentare che le entità delle nuove teorie devono essere preservate proprio a causa della loro natura misteriosa, ma lasciamo perdere, e vediamo quale vantaggio traiamo da queste ipotesi.

I moti numerici di questo sistema, non soggetti a forze esterne, sono retti da un’unica equazione che renderà massima la somma delle masse moltiplicate per il quadrato delle accelerazioni. Per comprendere la portata di questo principio, consideriamo un esempio , quello dell’accelerazione. Questa accelerazione deve essere dettata da una costante; a tal fine è necessario che l’accelerazione is/it si annulli, essendo is intervallo spaziale e it intervallo temporale.

Vedi l'allegato 2225630
Per dare un’idea di tutto ciò, descriviamo il modello in assoluto che rappresenta la maggiore velocità su un campione di ben 3.000.000 di numeri elaborati che ci sembrano soggetti a forze maggiori.

Vedi l'allegato 2225631
Leggenda:
1) corpo numerico valore assoluto.
2) corpo numerico minore
3) corpo numerico minore

Le difficoltà che abbiamo a lungo esaminato all’inizio di quanto riportato si possono così riassumere. I principi della dinamica sono stati esposti in parecchi modi diversi: ma non si è mai distinto in maniera sufficientemente chiara ciò che è definizione, ciò che è verità sperimentale, ciò che è teorema matematico.

Saluti...
Immagine 2.jpg

Saluti...
 

Elleuca

Advanced Member >PLATINUM<
Ciao Asuniverso. Stamattina sono riuscito a passare anche da queste parti e noto con piacere che il tuo "vizietto" di ipotizzare correttamente le sfere non l'hai per nulla perso.
Bravo e complimenti per i tuoi studi ,lontani da quello che conosciamo già e rivolti al futuro. Buona domenica e a presto!
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Ciao Asuniverso. Stamattina sono riuscito a passare anche da queste parti e noto con piacere che il tuo "vizietto" di ipotizzare correttamente le sfere non l'hai per nulla perso.
Bravo e complimenti per i tuoi studi ,lontani da quello che conosciamo già e rivolti al futuro. Buona domenica e a presto!
Grazie Elleuca per le tue belle parole che apprezzo; riporto una frase che ho letto in qualche parte che mi ha colpito particolarmente: l'ignoranza porta il caos, non la conoscenza. Ciao e buona domenica Elleuca!
 

ciccioriccio

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Buona sera asuniverso ti domando scusa se non sono riuscito a capire cosa e dove giocare. I terni inseriti il 4 dicembre? E dove?
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Supponiamo che lo sviluppo del corpo numerico 54-70-89 sia rappresentato dalla seguente tabella, in cui le unità di tempo e di spazio sono:

Immagine 1.jpg

Si vede nella tabella gli intervalli temporali misurati a partire dall'inizio aumentano tutti uniformemente in egual misura. Infatti la somma di ogni singolo intervallo di eventi successivi di velocità è 172, 170 e 169, analogamente la somma per i 3 eventi di velocità globale varrà 511; e d'altra parte la somma tra gli eventi di intervallii temporali è 215. I problemi che conducono a queste equazioni identiche o quasi identiche appartengono alle più diverse branche della matematica. Spero che in tal modo qualcuno riuscirà senza difficoltà a distinguere gli elementi che esse hanno in comune, e di conseguenza ciò che contengono di essenziale. Vediamo dunque che, per poter determinare l'intervallo temporale, è necessario ricavare valori di variabili diverse per stabilire un corpo numerico che faccia una netta distinzione tra i restanti altri corpi numerici.

Saluti...
 
Ultima modifica:

Ciccio90

Advanced Member >GOLD<
Supponiamo che lo sviluppo del corpo numerico 54-70-89 sia rappresentato dalla seguente tabella, in cui le unità di tempo e di spazio sono:

Vedi l'allegato 2227022

Si vede nella tabella gli intervalli temporali misurati a partire dall'inizio aumentano tutti uniformemente in egual misura. Infatti la somma di ogni singolo intervallo di eventi successivi di velocità è 172, 170 e 169, analogamente la somma per i 3 eventi di velocità globale varrà 511; e d'altra parte la somma tra gli eventi di intervallii temporali è 215. I problemi che conducono a queste equazioni identiche o quasi identiche appartengono alle più diverse branche della matematica. Spero che in tal modo qualcuno riuscirà senza difficoltà a distinguere gli elementi che esse hanno in comune, e di conseguenza ciò che contengono di essenziale. Vediamo dunque che, per poter determinare l'intervallo temporale, è necessario ricavare valori di variabili diverse per stabilire un corpo numerico che faccia una netta distinzione tra i restanti altri corpi numerici.

Saluti...
GIOCATO. GRAZIE MAESTRO
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Chi studia statistica dovrebbe conoscere molto bene l’argomentazione che stiamo trattando. Al momento che scriviamo la nostra attenzione è rivolta ai corpi 57-61. Partendo da questo concetto, presenteremo in successione la teoria, evitando di trattare argomenti che non sono necessari al nostro scopo. La principale caratteristica del materialismo logico è infatti che il concetto di un qualsiasi ente appare dato solo in quanto dato come sintesi. Il compito della conoscenza è quello di ricostruire la struttura dell’ente dato nel concetto, attraverso la sua correlazione con altri; ogni analisi di un concetto è la sintesi di un nuovo concetto, la ricostruzione di un ulteriore dato correlato al primo in forma necessaria. In altre parole, la conoscenza è un far valere la legge dell’oggetto nel processo di pensiero.

Vedi l'allegato 2225861
La nostra analisi è:
Venezia 57-61 ambate ed ambo
Per sorti superiori 16-61-57.

Saluti...
2° colpo ambata 57
8° colpo ambata 61
9° colpo ambetto 16-56

Saluti...
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Abbiamo tratto indizi dal mondo reale. Spesso gli indizi ci sono venuti da aree del tutto diverse da quelle della loro applicazione finale. Anche se tutto quello che facciamo è trarre conclusioni logiche da assunti iniziali. La nostra indagine svolge sulle dieci ruote, ed analizziamo tutti i novanta corpi numerici che vanno a formare le 1.174.800 terzine. Dalle nostre osservazioni che è emerso finora, è che, quando un sistema di corpi numerici è sottoposto a maggiori sollecitazioni, gli stati osservati perdono velocità e guadagnano complessità sia spaziale sia temporale.

Questo stato di caratteristiche permette infatti di discernere in esso imperfezioni che ne rendono la struttura distinguibile. Quel che troviamo è uno stato che in un certo senso sembra presentare, al meno in media, meno velocità dello stato da cui è emerso. La maggior parte delle regolarità che abbiamo descritto si formano attraverso perdite di misure. Il corpo si divide, perde misura e guadagna meno velocità. Pare ragionevole chiederci quale effetto le misure, gli intervalli, la velocità abbiano sulla dinamica caotica. Tutto questo può coesistere col caos o regolarità? I due termini sembrano contraddittori. Eppure la risposta è sì e conduce ad un argomento che merita di essere esplorato per il suo interesse.

Ci proponiamo ora di fornire una rapida introduzione all’argomento descritto. Supponiamo di voler costruire un modello di come le 1.174.800 terzine variano nella loro dinamica. Ma quale regola dovremmo scegliere?

Una scelta allettante è quella di fornire una rappresentazione grafica dei fenomeni:
Vedi l'allegato 2225618
Di conseguenza la storia completa del corpo numerico dalla formazione al mutamento, è rappresentata da una curva nello spazio che ha inizio in A e termine in B. Naturalmente ogni corpo numerico ha una sua propria linea temporale e l'insieme completo di ogni corpo costituisce la linea spaziotemporale. Quando B compila un elenco di eventi discrepanti rispetto ad A, B fa semplicemente una partizione temporale di queste linee è ciò sceglie su di essi punti che si trovino non alla stessa altezza rispetto al piano A.

I corpi numerici che si muovono velocemente saranno d'accordo con A sulle sue conclusioni, mentre i corpi numerici in netto minore movimento otterrà misure così diverse di tempo e di spazio che le linee che si creano avranno una forma diversa sul piano di B.

Vedi l'allegato 2225619

La ragione per tentare di capire il mondo dei numeri non è quella di trovare nuovi materiali, bensì quella di riuscire a comprendere quale sia il nostro piano generale delle cose, e quanto mirabile e inatteso possa essere tale piano. Il fine della matematica non è solo la produzione di nuovi strumenti, bensì l’arricchimento della conoscenza. E' questo è ciò che accade quando la velocità è minore, cioè quando la velocità tra gli eventi è minore rispetto agli altri corpi, quest'ultima non può coprire la distanza da uno dei due posti all'altro, perché su quest’ultima agisce una forza minore e quindi in linea teorica dovrebbe interrompere il suo moto.

Saluti…
Immagine 2.jpg

Genova ambetto 28-73

Saluti...
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Supponiamo che lo sviluppo del corpo numerico 54-70-89 sia rappresentato dalla seguente tabella, in cui le unità di tempo e di spazio sono:

Vedi l'allegato 2227022

Si vede nella tabella gli intervalli temporali misurati a partire dall'inizio aumentano tutti uniformemente in egual misura. Infatti la somma di ogni singolo intervallo di eventi successivi di velocità è 172, 170 e 169, analogamente la somma per i 3 eventi di velocità globale varrà 511; e d'altra parte la somma tra gli eventi di intervallii temporali è 215. I problemi che conducono a queste equazioni identiche o quasi identiche appartengono alle più diverse branche della matematica. Spero che in tal modo qualcuno riuscirà senza difficoltà a distinguere gli elementi che esse hanno in comune, e di conseguenza ciò che contengono di essenziale. Vediamo dunque che, per poter determinare l'intervallo temporale, è necessario ricavare valori di variabili diverse per stabilire un corpo numerico che faccia una netta distinzione tra i restanti altri corpi numerici.

Saluti...
Firenze.jpg

Saluti...
 

Asuniverso

Advanced Member >PLATINUM PLUS<
Viaggio all’interno della struttura del modello “TIMELINE SEQUENZA TEMPORALE”

Il primo periodo

Nei problemi di statistica razionale, analoghi a quello che ora ci interessa, le forze numeriche non dipendono che dalla posizione del sistema; una volta che sia noto l’atto di moto del sistema, saranno note non solo le loro coordinate dei singoli punti e le loro velocità, ma anche le loro accelerazioni. E allora possibile dedurre da questi dati quale sarà il nuovo atto di moto del sistema dopo un intervallo decimale. Possiamo dire che, se si conosce l’atto di moto iniziale del sistema, si conoscerà anche il suo atto di moto in un qualsiasi istante successivo. Per stabilire la posizione di un punto nello spazio dobbiamo misurare la loro distanza del punto da ognuno di essi.

Supponiamo di tracciare una retta che corre da A e B.

A-------------------------------------------------B

Per stabilire la posizione di un corpo numerico (corpo di tre elementi che viaggia come un corpo unico), facciamo uso dell’equazione sottostante, che chiameremo equazione di riferimento, e misuriamo il cumulo estrattivo dal punto A al punto B.
Immagine 1.jpg


La relazione stabilisce la posizione dal punto A al punto B, dicendo che esso si trova ad una distanza estrazionale, quantizzata da numero decimale:
Immagine 2.jpg
Ora, poiché conosciamo la distanza estrazionale, analogamente la distanza spaziale tra A e B è definita:

Immagine 3.jpg
di conseguenza il tracciato della linea misura la distanza o intervallo spaziale tra A e B nella direzione della linea (2,0)
Immagine 4.jpg
Quest'ultima relazione mostra come la lunghezza degli intervalli temporali tra A e B si possano calcolare, conoscendo gli intervalli spaziali tra A e B, dalla seguente equazione:

Immagine 5.jpg
Si otterrà la linea di intervallo spaziale che è 6.0
Immagine 6.jpg
Quanto è stato esposto, si riferisce però a un solo caso: quello in cui il moto numerico avviene nella direzione di A ed estendersi sino a B. Le due condizioni, della costanza di tali espressioni, non bastano quindi più a fare restare costante l’espressione trovata da A e B. In altre parole per avere una misurazione completa del sistema, dobbiamo includere A-B-C-D-E. Di conseguenza la misura A-E è la somma delle sue energie di moto lungo tutto l’asse; questo ci conduce a identificare il principio di conservazione del moto equivalente a quello di conservazione delle distanze in tutti i 5 periodi .

Segue.

Saluti…
 

Ultima estrazione Lotto

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